Basket
Pirinumbers: L’infortunio e Teodosic contro Teodosic
Tradurre numericamente cosa perde la Virtus senza Teodosic non è possibile in maniera esaustiva. leadership, la pressione tolta ai compagni, il passaggio alla velocità ed altezza giusta per far prendere ai compagni tiri comodi. Poi il dominio nella gestione dei ritmi e della transizione; a questo proposito l’ultimo quarto di Milos nella partita di Eurocup contro Venezia va visto e rivisto come clinic per imparare il concetto di “transizione”.
Proviamo comunque a tradurre tutto ciò in numeri partendo da quelli più semplici riassunti nella prima tabella: le colonne si riferiscono alle statistiche in LBA, Eurocup e accorpate.
Sostanzialmente Teodosic, a parità di minuti in campo, performa decisamente meglio in Eurocup e dunque quando il livello si alza. In generale, Milos gioca il 12% dei minuti totali realizzando il 13% dei punti ma soprattutto distribuisce oltre il 30% degli assist dell’intera squadra che, va ricordato, in questa statistica è la migliore tra tutte le 54 squadre tra Eurocup, Eurloega ed Lba.
A livello individuale Milos è primo assoluto per assist tra i circa 300 giocatori schierati ad oggi in Eurocup e in campionato è dietro solo a Cinciarini e a Robinson che però giocano molti più minuti.
Giudicare o analizzare Teodosic con “statistiche mediate” è però fuorviante ma richiede una analisi più in dettaglio; sappiamo benissimo quanto le sue prestazioni e anche le sue attenzioni si innalzino all’aumentare del valore dell’avversario e all’importanza della partita.
Per ovviare a ciò, nelle Piritabelle seguenti, le 19 partite giocate sino ad oggi da Teodosic sono state suddivise in due categorie distinte: partite contro avversarie TOP e partite contro le ALTRE avversarie a prescindere dal torneo e dal risultato finale. Ecco i match selezionati:
Il risultato del confronto tra i due Milos è eloquente e ben evidenziato nella tabella successiva; queste statistiche non vanno mai dimenticate quando si giudicano le prestazioni del giocatore, talvolta ondivaghe, in qualche partita non di primo livello. Ad esempio, lo “sciopero” del tiro contro Pesaro ma con 9 assist oppure l’1 su 11 con la Fortitudo segnando il dodicesimo tiro con la tripla decisiva.
Impressiona vedere TUTTE le statistiche di gran lunga superiori nelle partite più complicate pur mantenendo un minutaggio pressoché identico e con compagni di squadra di livello adeguato che certamente non hanno problemi a prendersi le responsabilità. La “valutazione”, ovvero la differenza tra le voci positive e quelle negative, dice tanto.
Invito però a soffermarsi sui valori dei possessi, assist e il rapporto con le palle perse. In queste 3 voci troviamo probabilmente una parte della definizione numerica della “leadership”, altrimenti intangibile. Nelle partite più impegnative, Teodosic prende in mano la squadra concludendo il 50% in più dei possessi rispetto alle altre partite e al contempo distribuisce il 50% in più di assist e migliora pure il rapporto con le palle perse.
Sostanzialmente, come amava dire Djordijevic, quando conta, Teodosic si prende la squadra ma senza mai toglierla dalle mani dei compagni. E la colora.
Come back soon Magician!!
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