Basket
Virtus, sei in finale scudetto! Sesto San Giovanni battuto 67-75
PLAYOFF 2022/2023
SEMIFINALE PLAYOFF: GARA 2
ALLIANZ GEAS SESTO SAN GIOVANNI 67-75 VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA (23-21;38-44;45-64)
Allianz Geas Sesto San Giovanni: Dotto 4, Moore 24, Arturi 2, Gorini 15, Resemini ne, Bestagno 2, Tava, Trucco 7, Panzera 5, Ramon ne, Holmes 8. All. Zanotti.
Virtus Segafredo Bologna: Del Pero, Pasa 7, Rupert 5, Barberis, Dojkic 7, Andrè 7, Zandalasini 16, Orsili ne, Parker 12, Laksa 21, Cinili ne. All. Ticchi.
Arbitri: Salustri, Almerigogna, Corrias.
Tiri liberi: SE 13/16 (81%); BO 11/18 (61%).
Rimbalzi: SE 31; BO 43.
Falli: SE 18; BO 19.
Tiri da 2: SE 21/41 (51%); BO 23/38 (60%).
Tiri da 3: SE 4/21 (19%); BO 6/21 (28%).
QUINTETTI INIZIALI
Allianz Geas Sesto San Giovanni: Moore, Gorini, Trucco, Panzera, Holmes.
Virtus Segafredo Bologna: Dojkic, Laksa, Zandalasini, Rupert, Andrè.
E finale fu, nel giorno del compleanno del volto bianconero per eccellenza, il capitano Sabrina Cinili: per il secondo anno consecutivo la Virtus si qualifica come una delle due migliori squadre in Italia, ed approda nella fase finale del campionato di serie A con il fattore campo a favore insieme a una grande voglia di riscattare la delusione dell’anno scorso. Partita impegnativa contro il Sesto San Giovanni di mister Zanotti, che approccia bene la partita e che fino all’ultimo ha cercato di mettere in difficoltà la Virtus, rea di aver commesso un significativo abbassamento d’intensità nei minuti finali dello scontro.
Inizio dai ritmi concitati per le due formazioni, che aggrediscono la partita mostrando reattività a rimbalzo e voglia di segnare: Moore sotto canestro fa la voce grossa segnando e subendo falli (già in doppia cifra dopo 10’), e Trucco con due rubate mette pressione all’attacco Virtus, apparentemente ancora in fase di studio, portando Ticchi al timeout: Zandalasini pareggia i conti con 4 punti di fila, e nonostante l’inerzia sembri in favore di Sesto, la Virtus, grazie ad un’ottima reattività a rimbalzo ed una ritrovata (oltre che mascherata) Pasa, riesce a riavvicinarsi alle lombarde, chiudendo il parziale 23-21.
Botta e risposta immediato tra Laksa e Holmes, ma è la Segafredo a prendere le redini del match portandosi sul 26-32 con Rupert. Sesto non ci sta e sfrutta l’antisportivo dato a Pasa per impattare sul 32 pari, al quale tuttavia rispondono rapidamente Zandalasini e Dojkic che riportano le Vu nere in vantaggio. Una Gorini in gran serata continua a trascinare le sue in fase offensiva, apparentemente più bloccate rispetto al quarto precedente, ma il punto esclamativo dell’attacco Virtus è messo dal canestro di Laksa in sospensione, che manda alla pausa lunga le due squadre sul punteggio di 38-44.
Le triple di Zandalasini e Laksa alla ripresa portano in doppia cifra il vantaggio Virtus contro un Sesto che appare spaesato sul parquet: Moore cerca di dare profondità alle sue, ma dall’altro lato il binomio Parker-Andrè sembra voler imitare le Due Torri bolognesi, guardando lo strapotere offerto dalle due lunghe Virtus. Il 40-57 firmato Laksa costringe Zanetti a chiamare timeout per mettere fine al digiuno offensivo di Sesto (solo 2 punti messi a segno in 5’): l’attacco di casa migliora ma non decolla, mentre la Virtus, in fotocopia a ciò che è accaduto al Paladozza martedì scorso, aumenta senza fare eccessivo rumore il divario sul tabellone, punendo ogni ingenuità avversaria: il +19 Segafredo a fine quarto manda per l’ultima volta in panchina le due formazioni su un 45-64 specchio di un terzo quarto molto più che sottotono per le padrone di casa, annichilite da una Virtus impenetrabile in difesa (solo 7 i punti concessi alla Geas) e chirurgica in attacco.
Riparte più compatto Sesto, che trova anche la stoppata su Parker con Trucco, e col diciottesimo punto di Moore riesce a riportarsi sul -15 a 7’ alla fine. Uno spettacolare reverse di Parker allontana nuovamente le lombarde dalla Virtus, che amministra con intelligenza e senza forzare. Sesto non vuole chiudere la stagione con una sconfitta e con Gorini riesce a trovare il -9 a un minuto e mezzo alla fine, ma non si conclude la rimonta della squadra di casa e la partita si chiude su un giusto 67-75 in favore delle ragazze di Ticchi.
Rinata Zandalasini, apparsa lievemente spenta nei quarti playoff, troneggianti Parker e Andrè, recuperata Pasa (rientrata dopo l’infortunio subito in semifinale di Coppa Italia contro Venezia), Laksa killer da 21 punti: unica sbavatura del match, l’uscita di Rupert per infortunio, del quale non è ancora stata definita la gravità. Per Sesto grandi prestazioni nell’atto conclusivo della stagione di Moore, con 24 punti e 8 rimbalzi, e Gorini, tra le ultime a mollare.
Questa Virtus ha voglia di stupire e di non nascondersi più: seconda finale scudetto di fila, percorso netto ai playoff e tanta, tanta voglia di fare proprio il trofeo inseguito da due stagioni. Ancora non definito l’avversario, perché a metà partita contro Sesto è arrivata notizia della netta sconfitta di Schio contro le lagunari della Reyer, che caparbie ed energiche hanno forzato la serie a gara 3. La Virtus deve chiudere gli occhi ed attendere la propria sfidante, approfittando di qualche giorno in più di riposo regalato dall’allungamento della serie dall’altro lato del tabellone playoff e recuperando energie fisiche e mentali per un ultimo atto della stagione, che si prospetta a dir poco di fuoco.
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