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2 Luglio, il punto su Basket City. C’è già un profumo di derby?

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Può sembrare incredibile, ma nell’aria si comincia già a sentire profumo di derby. L’idea di anteporre all’avvio della stagione regolare un incontro tra Virtus e Fortitudo non è nuova, e per la verità non ha portato bene un paio di stagioni or sono alle V Nere che al Memorial Porelli dovette registrare un infortunio alla schiena di Qvale che avrebbe poi condizionato l’intero campionato del centro americano. Quest’anno, peraltro, prima ancora che in campo sembra che il derby verrà giocato dietro i tavoli istituzionali: in ballo ci sarebbe l’assegnazione di una inedita Supercoppa contesa tra Segafredo Arena e Unipol Arena. La prima, il nuovo temporaneo parquet bianconero; la seconda, l’alternativa al PalaDozza per le nuove ambizioni cresciute in casa biancoblu. La struttura di Casalecchio di Reno, complice presumibilmente la forte crisi del mondo dello spettacolo a causa del Covid 19, ha ritrovato una vocazione sportiva che quasi certamente la porterà ad ospitare pure le partite casalinghe di Reggio Emilia ed ora ambisce a divenire il palcoscenico per la manifestazione che a settembre ufficialmente dovrebbe riaprire la stagione cestistica italiana, garantendo un appropriato numero di posti anche col distanziamento richiesto dalle norme. Una bella gara, insomma, tra i palazzetti che sostituiranno il PalaDozza, un po’ per il problema pandemia, un po’ perché divenuto inadeguato ad ospitare società con mire continentali. In ogni caso, la Supercoppa allargata e probabilmente divisa in gironi dovrebbe anche diventare l’occasione per proporre una prima stracittadina che sarà inevitabile attendere con una curiosità particolare, giacché – Covid permettendo – la prossima annata si preannuncia come quella del rilancio definitivo del mito di Basket City.

La Virtus Segafredo ha platealmente dichiarato infatti di aver costruito una squadra che potrebbe anche partecipare a una Eurolega che, tuttavia, per ora rimane più che altro un desiderio, a meno di clamorosi ribaltoni. Manca, è vero, l’esterno che sostituirà Gaines, ma un roster così ricco, tecnicamente e non solo, le V Nere non lo hanno dai primi anni Duemila, e tutto lascia supporre che il giocatore in arrivo se anche dovesse non essere un crac sarà comunque di livello. A breve si attende l’annuncio del suo nome, poi, a fine mese, la partenza per il ritiro a Folgaria e le prime amichevoli, immaginiamo a porte chiuse.

In casa Fortitudo invece tutto è ancora abbastanza in movimento. La squadra è in costruzione, ma in attesa di una decisione circa l’ala forte titolare (Todd Whiters?) e la conferma di restare o meno da parte di Sims viene da chiedersi se davvero vorrà limitare a soli tre stranieri il proprio roster, prendendosi un rischio bello forte dovendo sostenere il doppio impegno fra Italia e Basketball Champions League che richiederà una moltiplicazione delle energie da spendere. Una sfida notevole, allo stato attuale, per Meo Sacchetti, insomma, mentre da oggi si apre la campagna abbonamenti con l’opzione di prelazione per i vecchi abbonati e si vocifera di un’altra campagna per un azionariato popolare che renderebbe sempre più i tifosi protagonisti nella gestione della società.

Senza basket giocato restano un po’ questi, ad inizio luglio, i motivi di discussione tra i tifosi che soffrono tremendamente l’assenza prolungata dal clima agonistico, mentre si assiste alle finali scudetto di nazioni come Spagna e Germania che lasciano un po’ di amaro in bocca. A virtussini e fortitudini rimane il gusto dei nuovi sfottò che tradizionalmente vanno al di là della reale consistenza tecnica delle squadre, per cui si cominci a discutere sul derby settembrino: Basket City ne avrebbe di certo bisogno.

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