Basket
Virtus Segafredo, a che punto sei?
Davvero curiosa la situazione che si sta vivendo all’interno del mondo virtussino. Da una parte, la società che lavora – saggiamente – sotto traccia, non lasciando trapelare pressoché nulla per quanto riguarda il mercato, lasciando che i social si sfoghino all’inseguimento delle tante voci che si diffondono su questo e quell’altro giocatore; dall’altra la marea dei tifosi che ovviamente si infiammano e si dividono dietro i nomi che vengono dati per certi, sia in entrata che in uscita, anche perché sono tanti quelli che “sanno” grazie a conoscenze interne che, per lo più, vengono rigorosamente smentite dai fatti. A tutt’oggi, viceversa, si può tutt’al più dire con sicurezza che la prossima stagione mancheranno Tessitori ed Alibegovic; poi, anche senza ufficialità, è abbastanza improbabile che si rivedano Udoh e Sampson (il primo dovrà dimostrare di aver superato i problemi fisici, il secondo viene realisticamente dato per tornato in USA, ma anche questo andrebbe confermato); è abbastanza credibile che si sia raggiunto l’accordo con Jordan Mickey (che dovrebbe essersi sposato la settimana scorsa); viene dato per certo che sia stato preso Ismael Bako, centro belga proveniente dal Manresa (ma non lo era stato pure per Reynolds, pochi giorni fa?); soprattutto, sta diventando un tormentone la vicenda Polonara, che sarebbe uno degli obiettivi più funzionali alla crescita della squadra ma sul quale si sta davvero parlando troppo per essere attendibile fino in fondo. Poi, la vicenda Weems: certi “bene informati” lo darebbero in rotta e ormai tagliato, lui twitta foto di vacanze serene in gondola a Venezia con la famiglia con il like del profilo ufficiale della Virtus. Non credo occorra aggiungere altro, se non che il sole di questa estate torrida presumibilmente accentua certi isterismi, che sono poi gli stessi che hanno trasformato in due e due quattro Jaiteh dal miglior centro europeo, secondo alcuni, con qualche esagerazione, dopo il trionfo in Eurocup, in un modestissimo cambio dopo la sconfitta in finale di campionato, e la Virtus in generale da squadra dalle grandi aspettative in una sorta di gerontocomio da rifondare.
Come stanno, allora, le cose ad oggi, 12 luglio? In primis, la Virtus Segafredo si presenta alla nuova, impegnativa stagione che l’obbligherà ad un salto di qualità con una base tecnica già di assoluto rispetto: Paolo Ronci ieri sera ha dichiarato “Daremo il massimo per fare una Eurolega di livello”, ma d’altronde Teodosic, Hackett, Weems, Jaiteh, Belinelli, Pajola, Abass e sembra proprio anche Shengelia ci sono già; le promesse della società che a questi si assoceranno nomi di spessore ed esperienza europea non vedo perché non debbano essere considerate credibili, viste le vicende di questi anni e i chiari proclami della dirigenza. Per cui l’invito più ovvio resta quello di godersi queste settimane d’estate facendo magari qualche sogno, ma senza rincorrere stressati le voci più disparate. Mi pare più saggio godere della serenità che proviene dall’aver raggiunto, quest’anno, risultati di assoluto prestigio, di rilevanza storica por la società bianconera, piuttosto che rosicare per aver perso una finale cui si è giunti con la pancia piena e le membra spossate. Ci sarà tempo per le rivincite (ma non lo era già questa, a parti invertite?). Intanto, credo che i botti scoppieranno in prossimità del lancio della campagna abbonamenti. Lì se ne saprà certamente di più.
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