Basket
Punto Virtus – Domani arriva il Real, bianconeri pronti a giocarsi le proprie carte in Fiera
Quello che si prospetta essere l’ultimo tour de force della stagione virtussina partirà nella giornata di domani con la sfida alla capolista Real Madrid, squadra campione in carica della massima competizione continentale, ci saranno poi ben tre trasferte in pochi giorni tra campionato ed Eurolega. Una fase cruciale del cammino stagionale per la squadra di coach Banchi che fino ad ora sta portando avanti una stagione di alto livello, con l’unico neo della Coppa Italia sul groppone. A dar ancora più sostanza al cammino bianconero è arrivata la vittoria interna contro Milano che è valsa non solo i due punti ma anche il vantaggio in classifica e negli scontri diretti ad otto giornate dal termine della stagione regolare.
Capacità di reazione
Dopo la sconfitta del Pireo arrivata per un blackout di dieci minuti nel terzo quarto (i parziali dei restanti tre quarti vedono la Virtus vittoriosa) aleggiava intorno alla squadra la sensazione di un’occasione persa, questo non ha però tolto certezze al roster bianconero che ha saputo cancellare la sconfitta e proporre una delle sue migliori versioni del 2024 nello scontro diretto contro Milano. La sensazione è stata quella di un gioco corale ritrovato ai livelli della prima parte di stagione, tanta circolazione di palla, giochi dentro fuori con un Shengelia non ancora al top ma sulla via del ritorno alla miglior condizione, la combinazione di questi fattori ai quali si aggiunge un buon livello difensivo è valsa un successo importante, arrivato mantenendo il controllo dell’inerzia per tutti e quaranta i minuti. È apparsa decisiva anche la scelta del coach di reinventare il proprio quintetto con Abass e Lundberg in campo dal primo minuto, proprio i due esterni sono stati tra i più positivi nelle fila casalinghe. Domenica la trasferta di Pesaro sarà importante per non sprecare ciò che questa squadra si è riconquistata contro l’Olimpia, in quanto la VL ha estremo bisogno di punti e tenterà di giocare sui quaranta minuti come fossero quelli di una finale olimpica.
La sfida impossibile
Se il Real Madrid ha subito solamente sei sconfitte, di cui tre negli ultimi tre turni il motivo principale è uno solo: i blancos vantano un roster superiore a chiunque altro per profondità e talento. Gli artefici delle sconfitte di Campazzo e compagni sono sempre stati gli stessi giocatori madrileni, sopratutto nelle ultime settimane in cui la condizione psicofisica sembra essere in una naturale flessione data dall’ormai quasi certezza di aversi assicurato il primo posto in classifica. Alla Segafredo Arena però niente è semplice per nessuno, Belinelli e compagni lo hanno sempre dimostrato, non sappiamo se arriverà un Real ancora appannato o con voglia di riprendersi la propria identità di squadra imbattibile, ma quel che non va messo in dubbio è l’importanza che una vittoria bianconera potrebbe avere sulla corsa ad un posto per i playoff diretti. Il play-in è ormai quasi assicurato dalla matematica ma le Vu Nere sanno di non doversi accontentare e hanno dimostrato di non porsi limiti, come nelle grandi rimonte di questa stagione contro squadre ben più quotate. Sarà senza dubbio una gara tecnicamente e tatticamente complicata ma con lo spirito messo in campo contro Milano e la solidità mentale di un gruppo che sta nuovamente dimostrando coesione niente è impossibile, neanche far cadere il gigante.
I singoli
Come detto Shengelia non sembra ancora essere al suo meglio, ma sta dimostrando di aver preso la giusta via verso la sua massima espressione, ritrovando anche quella pericolosità sul perimetro che può dargli vantaggi nei confronti dei diretti difensori. Anche Daniel Hackett, apparso nelle ultime settimane in calo ha fatto vedere segni importanti di ripresa, la sua leadership e cattiveria sportiva non sono mai mancate ma se tornerà anche una maggiore lucidità fisica allora tutti potranno giovarne. Al momento il più in difficoltà sembra essere Cordinier, il francese sta vivendo un periodo sfortunato anche nel trovare il canestro, lo strappo della maglia contro Milano dimostra però quanto il francese soffra il fatto di non poter dare il suo massimo contributo alla squadra, importante sarà quindi avere un Abass come quello che abbiamo sempre visto, pronto a prendersi ogni minuto che gli viene concesso, riuscendo anche a guadagnarsene durante il corso della stessa gara. I dubbi sorgono più sotto canestro dove Mickey sembra sentire particolarmente la sua avventura in bianconero che arriva al capolinea e Dunston non ha (giustamente) la brillantezza della prima parte di stagione, nonostante questo però Zizic continua a trovare poco spazio, la gara contro Tavares e Poirier può rappresentare un’occasione per il 213cm croato, che ha quasi sempre dimostrato di poter essere un fattore positivo.
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