Punto Virtus – La panoramica sulla semifinale, domani c’è Venezia

La Virtus Segafredo Bologna arriva alla semifinale scudetto 2024 con qualche inciampo di troppo in quel del Piemonte. Le problematiche fisiche abbattutesi sui bianconeri però hanno inciso parecchio sull’andamento della serie, chiusa in maniera autoritaria con una Gara-5 giocata e gestita ad alto livello. A distanza di due giorni è già tempo di vigilia, facciamo quindi una panoramica sulla semifinale che da domani vedrà affrontarsi Virtus e Venezia.

Come arriva la Virtus?

Il tasto dolente dell’infermeria virtussina è sicuramente Iffe Lundberg, infortunatosi sul finire di Gara-2 il playmaker danese difficilmente si vedrà in campo nella serie contro la Reyer, se non, in caso la serie dovesse allungarsi fino a Gara-5, proprio per il finale. La notizia positiva è sicuramente il riassestamento di tutte quelle situazioni influenzali che durante la serie contro Tortona hanno colpito in ordine: Shengelia, Belinelli, Hackett e Polonara. Rimane poi da capire la situazione Dobric, che sulla carta risulta ancora soffrire gli strascichi di un infortunio alla cavaglia.

Le Vu Nere, proprio in Gara-5 sembra abbiano ritrovato lo smalto di una squadra nuovamente capace di giocare insieme, riuscendo ad attaccare l’area con continuità e creandosi alternative al gioco perimetrale incentrato su Belinelli, che spesso diventa l’unica arma offensiva per coach Banchi. Contro la Reyer ci sarà bisogno di riproporre questo tipo di pallacanestro, con l’utilizzo dei lunghi a dare alternative valide e anche qualche gioco in pick and roll vistosi tra Cordinier e Zizic.

Le rotazioni di coach Banchi si sono allungate nell’arco della gara e hanno evidenziato come tutti possono portare un mattoncino nella costruzione bianconera. La chiave di tutto rimane però la difesa attenta di cui questa squadra necessità per mettersi in ritmo, rotazioni attente e raddoppi sul portatore di palla hanno fatto si che Tortona non trovasse mai continuità nel proprio gioco perimetrale.

Come arriva Venezia?

Quello giocato dagli orogranata è stato il quarto di finale più equilibrato, Reggio Emilia si è confermata squadra ostica per chiunque portandosi due volte in vantaggio nella serie, ma la squadra di Spahjia è stata capace di risollevarsi vincendo Gara-4 e 5 grazie al suo uomo di riferimento: Rayjon Tucker.

Il numero 59 originario di Charlotte ha chiuso le due gare decisive con 24 e 25 punti, confermandosi uno dei giocatori più dominanti del campionato. Sarà quindi lui il più atteso dalla difesa bianconera, con Cordinier papabile soldato in missione per limitarne l’efficacia. L’ex Nba vive inoltre un interessante incrocio di mercato all’interno della serie visto l’apparente interesse della Virtus nel portarlo tra le proprie file nella prossima stagione.

Non solo Tucker però, la Reyer è in generale una squadra che fa dell’atletismo e della forza fisica le sue armi principali: Casarin, Parks, Simms, Brooks e lo stesso Tessitori sono giocatori capaci di tenere un livello agonistico molto alto. C’è poi Mfiondu Kabengele, l’ex Clippers al momento è fermo ai box da Gara-4 e difficilmente sarà disponibile per le prime gare della serie. In grande spolvero anche l’ex Marco Spissu che nella serie contro Reggio ha viaggiato a 12,4 punti e 5,2 assist di media.

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