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Punto Virtus – La primavera non deve spaventare ma serviranno pazienza e lungimiranza

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Foto Virtus Pallacanestro


Il momento attuale della Virtus Segafredo Bologna vede una squadra parecchio sbilanciata tra prestazioni interne ed esterne, la sconfitta arrivata ieri a Kaunas però ha messo in luce ancora una volta come la problematica principale sia la gestione delle energie psicofisiche dei bianconeri. 

Le due facce della medaglia

Se la Virtus è al momento quasi certa di centrare l’obiettivo play-in nonostante il record di 3-8 messo insieme dal 10 gennaio ad oggi lo deve alla bellezza, la coesione e l’efficenza del gioco messi in campo nei diciannove turni precedenti, quando il record era di 14-5. In quella prima parte abbondante di stagione però nessuno deve dimenticare chi sono stati i protagonisti e quante energie sono state spese da quegli 8 giocatori più utilizzati che hanno un età media di 31,4 anni e di questi tra i più utilizzati sono proprio i più “anziani” come Belinelli e Hackett ma al tempo di quelle prime 19 gare anche lo stesso Dunston viaggiava oltre 20 minuti abbondanti. Questo non poteva non ripercuotersi sulla fase centrale della stagione, sopratutto se poi tante delle gare giocate ora sono fuori casa, dove la Virtus, togliendo Berlino e Lione, ha vinto solo tre volte dall’inizio dell’anno (Partizan, Baskonia e Monacò). Come detto però, quella prima parte di stagione in cui molti giocatori sono stati spremuti porta ora alle Vu Nere la possibilità di giocarsi la miglior posizione possibile al play-in in quattro gare: due esterne con Stella Rossa e Milano e due interne con Panathinaikos e Baskonia. Al momento quella settima posizione la ricopre il Maccabi che avrà davanti a se: Bayern e Barcellona fuori casa, Valencia e Milano in casa. L’obiettivo è quindi quello di fare una vittoria in più degli israeliani che in caso di parità in classifica (come ora sul 17-13) sarebbero avanti per la differenza canestri negli scontri diretti, guadagnata proprio in quella gara del 10 gennaio finita 95-78 che ha dato il via al calo virtussino. 

Sarà quindi un finale in caduta libera? 

Assolutamente no! Bisogna ribadire il fatto che il Play-in fosse l’obiettivo europeo di questa squadra e tanti non erano neanche convinti che si potesse raggiungere, pronti però a catapultare le Vu Nere alle final four nel momento in cui si galleggiava tra il secondo e il terzo posto. La realtà è invece che le prime sei squadre che andranno dirette ai playoff lo fanno in maniera costante da ormai diversi anni, Monacò e Pana i casi differenti ma con budget da capogiro. Mentre al momento ci si è messi dietro squadre come: Partizan, Stella Rossa, Efes, Zalgiris e la stessa Milano che continua le sue opere di mercato firmando Denzel Valentine e portando così a 18 il numero di giocatori passati per il Forum in una sola stagione, tra i quali molti dagli ingaggi abbondantemente sopra il milione e mezzo di euro. Ora l’obiettivo sarà quello di mettere in cassa le giuste vittorie per mantenere una posizione tra il settimo e l’ottavo posto (possibilmente la prima opzione) riuscendo però ad includere nelle rotazioni chi spesso non ha visto, anche ingiustamente, il campo. La prova messa i campo ieri da Lomazs è la dimostrazione di come spesso si sia tenuta la coperta più corta del dovuto e ora sia necessario allungarla per riportare brillantezza a quei giocatori cardine che torneranno fondamentali durante i playoff scudetto, vero obiettivo dei bianconeri. Sarà importante il recupero di Hackett, come quello sia fisico che mentale di Cordinier, Abass dimostra sempre più solidità e sarà fondamentale da qui alla fine, così come l’utilizzo di Polonara in ottica campionato dovrà aumentare, anche ai danni di un ormai deleterio e in scadenza di contratto Jordan Mickey. Pazienza e lungimiranza saranno le chiavi per un finale di stagione che vede ancora tutti gli obiettivi ampiamente alla portata.      

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