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Punto Virtus – Sfide ad alta quota, stasera per sfatare il tabù Buesa Arena

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Settimane che sembrano mesi quelle della pallacanestro europea, alle quali la Virtus Segafredo Bologna sta approcciando forse nel migliore dei modi, con assoluto equilibrio tra Eurolega ed Lba. Nel “Punto Virtus” della scorsa settimana la squadra di coach Banchi arrivava da una vittoria tra le più entusiasmanti degli ultimi vent’anni contro il Barcellona ma con la testa già improntata per altre due gare altrettanto importanti contro Maccabi e Milano, andiamo quindi ad analizzare le due gare in questione per poi spostarci sulle sfide contro Baskonia e Venezia di questa settimana. 

Maccabi e Olimpia, due vittorie sul campo 

Contro la squadra di coach Kattash le Vu Nere hanno interpretato una gara entusiasmante dall’alto dispendio energetico vista la quantità di possessi giocati e l’attutite a correre il campo degli ospiti, con un primo tempo di “gestione” e un secondo di “aggressione”. I bianconeri hanno di fatto giocato una partita che dal risultato (100-90) sembra essere più in linea alla filosofia dei giallo blu: punteggio alto e possessi veloci,  riuscendo però ad essere più efficaci degli stessi avversari grazie alle maggiori competenze difensive messe in campo e ad uno Shengelia ancora monumentale da 27 punti, 8 rimbalzi e 34 di PIR, oltre ad aver trovato nel solito capitan Belinelli da 22 punti e dai vari Hackett, Smith, Dunnston e Lundberg prestazioni di altissimo livello. Alla fine del tredicesimo turno e di un back to back da due vittorie la Virtus ha quindi mantenuto il terzo posto in classifica salendo a 9 vittorie e mantenendo sopratutto il fattore Segafredo Arena anche contro due roster che puntano alle final four. 

Un roster che ambisce alle final four è anche quello dell’Olimpia Milano, squadra che vive una profonda crisi europea (4-9) dove ha sciupato due grandi occasioni in casa del Bayern e del Partizan e rischiava contro la Virtus di compromettere definitivamente il suo cammino in Italia almeno in vista delle final eight di Coppa Italia. Alla palla a due di domenica pomeriggio (meno di 48h dalla fine del match contro Maccabi) le due squadre arrivavano quindi con “sensi d’urgenza” differenti: una (Milano) obbligata a vincere e l’altra (Bologna) stanca ma forte delle due vittorie europee. Le premesse sembravano quelle di una partita non entusiasmante e con il risultato abbastanza delineato, Milano alla fine l’ha spuntata mettendo in tasca una vittoria tanto importante per il proprio cammino quanto poco cruciale per quello dei felsinei, che nonostante tutto hanno avuto due occasioni, prima con Lundberg e poi con Hackett per portarsi a casa i due punti, è mancata lucidità degli attimi finali del quarto quarto, più qualche nervosismo arrivato poco prima per delle chiamate ai danni di Belinelli che l’hanno estromesso da un finale in cui avrebbe sicuramente fatto comodo agli equilibri offensivi dei suoi. Il punteggio finale (82-80) parla di una Virtus che ha distanza di poche ore è riuscita a mantenere alto il proprio livello, che ha si momentaneamente perso il primato in classifica a favore di Brescia ma che nell’economia della stagione continua a stare ampiamente sopra la linea delle aspettative, tanto per i risultati ma ancor di più per l’espressione del suo gioco. 

Baskonia e Venezia: sfide ad alta quota 

Questa sera Belinelli e compagni scenderanno sul parquet della Buesa Arena di Vitoria, campo storicamente ostico per i bianconeri, sul quale hanno raccolto l’ultima vittoria il primo maggio 2001 (serie finale dell’ultima Eurolega alzata dai bianconeri) da lì in poi quattro sconfitte su quattro, compresa quella dell’anno scorso per 90-79. Il Baskonia sta vivendo un ottimo momento di forma da quando ha riabbracciato Dusko Ivanovic sulla propria panchina: sette vittorie e una sola sconfitta, arrivata proprio in casa contro il Monacò (75-77). I baschi vantano una serie di giocatori tra i più produttivi d’Europa: Howard è al momento il miglior realizzatore da tre punti (3.5 a partita), Sedekerskis è il miglior rimbalzista (8.4 a partita) mentre Moneke vanta il quarto miglior PIR (20.1). Le principali attenzioni della Virtus dovranno concentrarsi sul limitare il gioco perimetrale agli esterni baschi, che vedono in Mcintyre un ottimo creatore con 5.1 assist di media e in Howard, come detto, un finalizzatore micidiale dall’arco, sarà interessante vedere la sfida tra Moneke e Shengelia con l’esperienza del georgiano che sarà fondamentale negli equilibri dello “scontro”. Questa Virtus ha oggi l’opportunità di sfatare due importanti tabù, il primo quello della Buesa Arena, il secondo, molto più importante ma collegato, ritrovare una vittoria in trasferta che manca dalla gara contro Asvel del 27 ottobre (2-5 il record esterno dei bianconeri). Da riportare le due assenze del match, quella certa di Mickey che complica le rotazioni del reparto lunghi e quella ancora incerta di Costello che ha saltato le ultime quattro gare tra Eurolega e Liga, proprio in Liga ACB la squadra di Ivanovic ha giocato un doppio turno tra domenica e martedì. Quella di stasera sarà una gara dal doppio scenario che potrà valere la “fuga” Virtus in classifica o l’aggancio Baskonia al terzo posto.  

Sabato sera le Vu nere torneranno invece sul parquet della Segafredo Arena dove arriverà la Reyer Venezia, compagine con cui al momento viene condiviso il secondo gradino della classifica insieme a Trento, una gara ancora dall’alto tasso tecnico e fisico quella contro gli orogranata che hanno perso 100-70 in Eurocup sul campo del Paris e vorranno rimettersi in gioco contro una squadra di alto livello come quella di coach Banchi, contro Venezia non ci si potranno concedere cali e sarà ancora una volta fondamentale mantenere il fattore casa, dando un segnale importante come quelli arrivati contro Brescia prima e Tortona poi.

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