Basket
Punto Virtus – Un’altra Coppa Italia da dimenticare
Il Punto in casa Virtus all’indomani dell’uscita ai quarti di finale della Final Eight 2025

E’ finita ancora una volta ai quarti di finale la Coppa Italia della Virtus Bologna, che dura solamente dieci minuti contro Milano per poi arrendersi sul punteggio finale di 77-91. Il pronostico, a differenza dell’anno scorso non era favorevole, ma l’atteggiamento e l’espressione del gioco in campo non sono stati comunque a livello dell’impegno.
Dieci minuti poi il buio
Il primo quarto le V Nere lo chiudono si sotto ma sul 18-20 merito del canestro a fil di sirena firmato da Bolmaro. Fin lì nessuna delle due squadre aveva tentato grandi strappi, e alla prima vera accelerata meneghina i felsinei sono rimasti inermi a guardare la fuga da dietro.

Leandro Bolmaro (©AlessiaDoniselli // CIAMILLO-CASTORIA LBA)
Un atteggiamento arrendevole in campo, ma anche in panchina dove Ivanovic rimedia la prima vera grande bocciatura dal suo arrivo sotto le due torri. L’ostinarsi in determinate situazioni tattiche continua a non pagare eppure niente cambia e Grazulis, ancora schierato da cinque risulta essere dannoso in ogni aspetto del gioco. Colpa del lettone? Anche, ma in minima parte non essendo il suo ruolo ed avendo già dimostrato di non avere le caratteristiche per interpretarlo.
Il buio però non è stato fisico, ne tanto meno legato alla stanchezza, ma più psicologico. Le V Nere si sono dimostrate arrendevoli e quasi disinteressate nei timidi tentativi di rientro.
Una Milano perfetta
Dall’altra parte l’Olimpia ha dimostrato la sua superiorità a livello di talento e qualità totale. Con uno Shields in formato MVP, Leday solito leader e la coppia Dimitrijevic – Bolmaro capace sempre più di incidere nel match. Non c’è stato bisogno neanche del miglior Mirotic, autore di 8 punti in 14 minuti, nei quali però ha accentrato le attenzioni di una difesa bianconera ancora una volta incapace di fare buona guardia sul perimetro. Milano chiude con il 52% da tre punti si per meriti proprio, ma anche per l’incapacità felsinea di gestire i ribaltamenti di fronte sui quali la difesa arriva puntualmente in ritardo.
Voltare pagina e puntare al massimo
«Alla squadra in spogliatoio dopo la partita ho detto che vogliamo vincere lo scudetto, proveremo a vincerlo». Sono queste le parole con cui Dusko Ivanovic ha chiuso la sua conferenza post partita. Toccato il fondo si dovrà ora cercare il modo di darsi un nuovo slancio verso l’alto e se l’Eurolega è ormai compromessa bisognerà fare all-in sullo scudetto.

Ivanovic (©Virtus Bologna)
Dopo il confronto di ieri la sfida sembra impari ma le V Nere ritroveranno Clyburn e Zizic, potrebbero riuscire ad inserire Holiday in maniera più efficace e dovranno trarre dalla delusione la cattiveria giusta per vendicarsi. Come si dice in questi casi l’unica cura sarà quella di ritrovarsi in palestra dopo qualche giorno di pausa e le varie partenze in nazionale, lavorare duro e magari rivedere anche alcune convinzioni tattiche a partire dalla gestione dei lunghi.
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