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Raddoppio su: Milos Teodosic

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A poco più di 48 ore dalla palla a due del derby 112 (numero che si alza contando anche quelli apocrifi) la Fortitudo si prepara a riaccogliere in un Paladozza sold out la stracittadina per eccellenza; gara che potrebbe rivelarsi meno scontata del previsto. Condizionale d’obbligo considerando il divario tra i due roster ma il derby di basket city è per definizione sempre il derby di basket city e gli ultimi si sono risolti nei minuti finali. Inoltre, la vittoria di Treviso ha fatto sorridere nuovamente i biancoblu, che possono approcciarsi alla gara con una fiducia ritrovata e sanno che potranno contare sul calore della Fossa, solita arma in più per la effe. 

Premesso il talento complessivo dei Campioni d’Italia, chissà se condito dall’esordio di Shengelia, chi non può non essere raddoppiato?

Quello di Milos Teodosic è forse il nome più banale da citare quando va indicato un probabile giocatore chiave. Non per questo, però, bisogna ricercare forzatamente un’alternativa ad uno dei migliori se non il migliore talento del campionato italiano. 

Ben note a tutte le capacità del serbo, come sta andando la sua stagione, cosa raccontano le statistiche?

Innanzitutto raccontano di un Teodosic non largamente utilizzato da Scariolo, sapientemente dosato fino a questo momento, fino al momento in cui la stagione della Virtus entrerà nella fasce più calda. Ci Ormai ci siamo ed infatti il numero 44, lasciatosi alle spalle l’infortunio che ha fatto tremare il mondo virtussino un paio di mesi fa, sta scaldando i motori. 24 minuti di media in campo a gara (in linea con gli scorsi anni), un filo meno incisivo non tanto per demeriti quanto per il non avere bisogno da parte delle Vnere di chiamarlo in causa. Milos, però, viaggia a quota quasi 7 assist e 11 punti a partita a legittimare il primato della squadra per numero di passaggi vincenti del campionato, oltre che di punti e rimbalzi; numeri che non dipendono esclusivamente da lui ma beneficiano del suo contributo.

La sua prestazione da MVP in Eurocup contro Venezia mercoledì sera portano a pensare che il “mago” abbia preso in mano la bacchetta e non voglia posarla questa domenica, lui che sa reggere con freddezza la pressione delle gare caratterizzate da un clima incandescente, anzi, ne trae una carica particolare, camuffata dal solito sguardo falsamente disinteressato.

Martino è ovviamente conscio (e chi non lo è?) di questo e sa anche che un talento del genere, se in palla, difficilmente lo limiti. All’andata la difesa ha funzionato bene, è possibile bissare? Certo ma è complicatissimo, le risorse dei cugini sono infinite e se riesci a tagliare fuori Teo, ecco che subentra Weems e se riesci a bloccare anche Weems ci sono Hervey, Hackett, Jaiteh, etc… (Out Pajola e Belinelli).

Buone notizie arrivano dall’infermeria: Feldeine è recuperato e scenderà in campo, Aradori ci proverà. News che non invertono il pronostico ma mettono la Fortitudo in grado di allungare a 9 effettivi le rotazioni e contro la profondità avversaria rappresentano una disponibilità indispensabile. Quali sono i confronti di ruolo interessanti dove la lotta può essere più aperta? Tra chi partirà in quintetto Groselle può dire la sua se accoppiato con Sampson e Durham avere la meglio su Mannion (se tra i bianconeri cominceranno loro la partita) mentre tra i backup, sempre che siano confermate queste gerarchie, Charalampopoulos se la gioca con Alibegovic. 

E’ bene ragionare su questi confronti prima di ripetere, infine, la più banale delle attenzioni: occhio al Milos Teodosic entrato in forma “finale di stagione”. 

 

 

 

 

 

 

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