Basket
Ramagli: “Attacchiamoci alle energie fisiche di chi ne ha spese meno” – 8 gen
Dopo la vittoria nel derby, la Virtus tornerà in campo domani. Ad attendere i bianconeri c’è Piacenza, squadra che probabilmente dovrà fare a meno di Bobby Jones. E proprio degli avversari delle V nere parla Ramagli. “È la prima gara del girone di ritorno” dice il coach della Virtus. “Ma loro sono una squadra diversa rispetto all’andata. Lo sono anche perché, probabilmente, dovranno rinunciare a Jones per un problema al polso. Senza di lui dovranno cambiare la fisionomia in maniera importante e dovranno anche cercare risorse dal punto di vista mentale. Piacenza è una squadra in salute e lo dimostra il fatto che abbia vinto quattro delle ultime cinque partite. Stanno facendo un buon campionato e sono nella parte alta della classifica. Ora inseguono un obiettivo che, forse, ad inizio stagione era stato solo sussurrato. Ma la profondità e la qualità del roster giustificano quell’obiettivo”. Nel roster di Piacenza c’è anche Kenny Hasbrouck. L’ex di turno si va ad aggiungere a giocatori del calibro di De Nicolao e Raspino, con quest’ultimo che è stato anche allenato da Ramagli ai tempi di Biella. Senza Bobby Jones le soluzioni tattiche sono due: “O si affideranno a Dincic, serbo classe ’98 che conosce bene Petrovic. Oppure abbasseranno il quintetto, spostando Raspino da 4. Ma c’è anche l’opzione che prevede Persico e Infante contemporaneamente. È la prima partita che giocheranno senza Jones e per questo possiamo solo fare ipotesi”. Queste le considerazioni di Ramagli, prima di spostare l’attenzione sulla sua squadra. “Le ultime due partite ci hanno detto qualcosa di importante. Ci hanno fatto capire che, non allenandoci insieme per molto tempo, abbiamo peso qualcosa a livello di dettagli. E questi dobbiamo ritrovarli. La squadra ha bisogno di tornare a lavorare insieme in modo specifico e dettagliato”. Prima della sfida di Roseto, infatti, la Virtus era stata ferma a lungo. Una pausa dettata dagli Europei Under 18. “Dopo gli Europei abbiamo vinto due gare più con l’anima che con la tecnica” ammette il coach bianconero. “Domani sarà una partita molto difficile. Nel derby abbiamo speso molte energie fisiche e mentali. Non ci fermiamo dal 31 dicembre e ci siamo allenati tutti i giorni sempre. Da nove giorni non mettiamo il naso fuori dalla palestra. Dovremo essere bravi ad attaccarci alle energie fisiche di chi ne ha spese meno in queste due gare, ma ne aveva spese tante nei quindici giorni precedenti. È vero che a Roseto e nel derby i ragazzi, reduci dagli Europei, hanno giocato meno, ma avevano disputato sei partite in sette giorni. La gestione delle energie non è da sottovalutare e comporta tanti rischi. Al momento abbiamo una squadra disomogenea, dal punto di vista della condizione fisica. In questa situazione l’allenatore, con il suo staff, deve trovare omogeneità. E questo vuol dire garantire un discreto livello di energie fisiche e un buon livello di energie mentali”.
Ndoja – “Ieri è stato fermo e ha fatto solo terapia. È chiaro che lui sia destinato ad essere accompagnato verso la visita di dopo domani che è più importante anche della gara di domani. Dopo la partita di Roseto non si è mai messo un paio di scarpe fino alla palla a due del derby. Sostituto? Devo aspettare di capire quale sarà l’esito della visita. In base ai tempi decideremo cosa fare”.
Ritorno al derby – “Abbiamo giocato una gara sotto il nostro standard, dal punto di vista tecnico. Spizzichini? Le due difese sono valse il prezzo del biglietto. Il close out in angolo e lo sfondamento su Montano, unite al tap in, sono state tre giocate non da poco”.
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