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Rimonta non riuscita al Paladozza: la Fortitudo perde contro Mantova 73-77

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FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA – STAFF MANTOVA 73-77 (16-23; 12-25; 21-14; 24-15)

 

Statistiche:

Fortitudo: Biordi ne, Bonfiglioli ne, Thornton 7, Aradori 20, Natalini ne, Barbante 7, Panni 2, Fantinelli 14, Niang ne, Italiano 7, Cucci 12, Davis 4. All.Dalmonte

Mantova: Miles ne, Criconia 6, Iannuzzi 10, Veronesi 11, Janelidze 4, Cortese 23, Vukobrat ne, Ross 12, Calzavara 7, Morgillo 4. All.Zanco

 

Tiri liberi BO 14/28 MA 17/21

Tiri da 2 BO 19/37 MA 18/35

Tiri da 3 BO 7/23 MA 8/31

Rimbalzi BO 34 MA 47

Falli BO 23 MA 28

 

Arbitri: Lucotti, Capurro, Bertuccioli

 

Quintetti iniziali:

Fortitudo: Fantinelli, Thornton, Aradori, Davis, Barbante.

Mantova: Cortese, Calzavara, Veronesi, Ross, Iannuzzi.

 

La storia di una rimonta inseguita ma mai acciuffata sintetizza bene l’andamento di una gara segnata fin dal prima quarto, dilagata nel secondo, parzialmente riaperta nel terzo ma non ribaltata. L’approccio combattivo di Mantova, priva di Miles, mette subito alle strette la Fortitudo fino al durissimo -20 dell’intervallo. La fisicità biancoblu è considerata proibita dagli arbitri che concedono alla formazione mantovana numerosi viaggi dalla lunetta, fondamentali alla riuscita del colpo esterno. La grinta di Cucci e Fantinelli, come le triple di Aradori non bastano ad arginare la precisione dai 6,75 metri di Cortese e Ross.

 

Pre-partita particolarmente emotivo tra la dedica di un seggiolino in Fossa a ricordo del piccolo Lorenzo Bastelli, scomparso prematuramente lo scorso autunno e la coreografia a tinte biancoblu ad accompagnare la presentazione della Effe. Spazio lasciato al gioco ma non al cinismo dei suoi interpreti, poco lucidi su entrambi i lati del campo in avvio. Ravvivano il punteggio Cortese e Aradori da tre, dando coraggio anche ai compagni, maggiormente propositivi nell’attaccare il ferro: 7-11 a metà primo quarto. Nonostante la grinta, continua a mancare precisione; la Fortitudo getta al vento occasioni propizie, mentre la formazione ospite fa salire il conto delle palle perse con ingenuità. Italiano bagna il suo ingresso con 5 punti che in poco più di un minuto consegna il vantaggio ai biancoblu. Preludio ad un cambio di atteggiamento generale: l’arrembaggio iniziale si trasforma in nervosismo che Mantova sfrutta a proprio favore ritornando avanti dalla lunetta. Dalla tensione ne esce vittima Cucci, autore di due falli e forzatamente “panchinato” da Dalmonte. Momento appannato per la Flats Service, capace di reagire solo a cronometro fermo .Non basta perché la forbice si allarga prima della sirena grazie a Calvazara dal perimetro: 16-23 dopo i primi 10′. 

 

Un atteggiamento certo più aggressivo è necessario per riportare sui binari giusti la partita. Quello di Fantinelli risponde ai requisiti ma secondo la terna è sopra le righe; tra i fischi del Paladozza si becca un fallo tecnico. Fischi che scrosciano copiosi anche in seguito ad un altro fallo contro Barbante. Intanto la Staff risponde presente dalla lunetta e libero dopo libero sale a +11 (18-29) dopo appena 90”. Scarto che non accenna a diminuire, anzi, lievita fino al +16 (18-34) un paio di possessi dopo. Biancoblu inchiodati in attacco e morbidi in difesa, serve un appoggio di Italiano a per muovere il punteggio anche se è privo di seguito immediato. Il seguito lo trovano Veronesi, Cortese &co., mantenendo la distanza di sicurezza necessaria per osare dall’arco, forti anche di un reparto lunghi efficace a rimbalzo. Il confronto rimane sbilanciato dalla parte dei lombardi che prima dell’intervallo toccano il +21 (27-48) confermandosi superiori sotto ogni aspetto. Impietoso 28-48 a metà gara. 

Serve un cambio di passo completo per riscrivere una storia già scritta. La tripla di Thornton pronti via fa sperare anche se la risposta con la stessa moneta di Cortese gela il Palazzo. L’atteggiamento della Fortitudo è comunque diverso da come lo avevamo lasciato al 20°esimo; Fantinelli guida la carica e qualche punto sugli avversari viene rosicchato, grazie anche alla pressione difensiva che inibisce la squadra di coach Zanco sotto le plance. 39-51 dopo 3’30” nella ripresa. La precisione dalla distanza permette a Mantova di mantenere un margine di vantaggio rassicurante ma la Effe ora mette sul parquet un carattere decisamente più convincente. Lo testimoniano le palle rubate, le ripartenze veloci e la schiacciata di Davis a posterizzare l’avversario: 44-56 a 3′ dalla fine del periodo.  Per riaprire davvero l’incontro serve però qualcosa in più, un’attenzione che non può permettersi cali ed un ritmo migliore. Caratteristiche che emergono ma senza la continuità adatta al momento fino all’ultimo giro di lancette. Tripla di Cucci ed incursione di Panni valide per il 5-0 che riporta a -10 (49-59) la Effe aprendo ad un finale molto più vivo di quanto prevedibile a fine primo tempo. C’è però ancora tensione prima della sirena: cartacce lanciate dagli spalti all’indirizzo degli arbitri e altro tecnico fischiato ai danni di Panni. Punteggio ritoccato nei secondi finali: 49-62 a 10′ dal termine. 

Decibel sempre più alti a spingere i biancoblu alla rimonta: missione complicata ma che con il passare del tempo sembra avvicinarsi. Meno 7 (57-64) a 7′ dalla fine; Fantinelli e Cucci lottano su ogni palla al limite (e a volte anche oltre) del consentito,  le ali fanno il resto. Altri punti per galvanizzare ogni singolo spettatore e portarsi fino ad un -2 (62-64) costruito con una grinta straordinaria che non viene meno anche quando Mantova riesce a mettere nuovamente tre possessi di differenza tra sé e la Effe. Questi possessi, però, fanno propendere la sfida ancora dalla parte ospite a 4′ dal 40°esimo (62-70) e la spinta si affievolisce fino alla tripla di Thronton che avvia gli ultimi due minuti di partita e porta la Flats Service sul -5. Si gioca sulle spine, se un tocco di troppo manda ancora una volta in lunetta gli Stings, la tripla di Aradori vale il -1 a 45” dalla fine, bissata anche successivamente tra il delirio di incitamenti e fischi. Sul più bello è per l’ennesima volta la fisicità giudicata fallosa a fermare i biancoblu e concedere ai lombardi i tiri liberi necessari per mettere in sicurezza il punteggio e vincere una gara guidata, in fin dei conti, dall’inizio alla fine. Al Paladozza Mantova batte Fortitudo 73-77. 

 

 

 

 

 

 

 

 

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