Basket
Il Corriere di Bologna – Fortitudo: a Brescia e Pesaro per blindare la A. Torna Saunders?
Dopo la grande prova di domenica contro la Virtus, la Effe è chiamata a dare delle risposte importanti in vista dell’importantissimo finale di stagione che la vedrà protagonista.
Il derby è una partita a sé, e questo lo sa bene anche coach Dalmonte che ha parlato così alla fine della partita: “Maggior fiducia dopo questa buona prova? Non lo so, sappiamo che questa non è una partita normale. Adesso abbiamo alcuni scontri diretti su cui riflettere, ed ogni palla a due è un’altra storia”. Servono almeno 2-3 vittorie nelle ultime 6 gare per tirarsi fuori dalle zone a rischio e per portalo a casa non è detto che basti l’orgoglio messo in campo contro la V nera.
Brescia (sabato 3 aprile) e Pesaro (domenica 11) saranno due tappe decisive: con due vittorie non solo si allontanerebbero gli spettri della retrocessione ma, se si vince anche a Cremona, si tornerebbe anche in zona playoff. Ecco spiegato il motivo di non rischiare Wesley Saunders, Todd Whiters e Stefano Mancinelli e presentarsi a giocare in sette, visto che nessuno dei tre era in condizione per giocare.
Le ultime del dopo derby, a parte l’ammenda di 3000 a Dalmonte per scontare la giornata di squalifica, sono che Withers dovrebbe rientrare mentre continua a preoccupare il polso di Saunders, uomo indispensabile in più ruoli di d’attacco e difesa e di cui la Lavoropiù ha tremendamente bisogno, specie il momento da dimenticare di Pietro Aradori. Vedremo se anche Mancinelli potrà dare una mano ai suoi altrimenti la dirigenza della Fortitudo sarà costretta a tornare sul mercato (sul ruolo 3-4).
“Odio perdere ma siamo la Fortitudo e non molliamo. Giocando così si può ancora arrivare ai playoff”, queste le parole di Tommaso Baldasso che ha suonato la carica ai suoi. I 24 punti di domenica, al suo primo derby in carriera, rappresentano il suo nuovo record in A dato che il fallimento di Roma gli ha tolto i 29 messi a segno a ottobre contro Sassari. Anche Adrian Banks ha fatto segnare una speciale statistica: nessuno quest’anno in Serie A aveva giocato 40 minuti filati in una gara senza supplementari. Presentarsi in 7 ha permesso alla squadra di avere la solidità giusta che più volte è mancata nel corso di questa stagione, a dimostrazione che non avere cambi delle volte può anche aiutare.
Il +6 a 9’ dalla fine è l’ennesima prova che se questa squadra sta bene, soprattutto mentalmente, può regalare grandi soddisfazioni ai tifosi.
Fonte – Enrico Schiavina, Il Corriere di Bologna
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