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Scariolo: “Bisogna pensare partita per partita, Brindisi ha tanto talento”

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La Virtus Segafredo Bologna scalda i motori in vista delle Final Eight di Coppa Italia, in programma a Pesaro da stasera fino al 20 febbraio. Le Vu Nere scenderanno in campo giovedì sera, palla a due alle ore 20.45, per affrontare l’Happy Casa Brindisi. Di seguito le parole di coach Scariolo alla vigilia della partenza per Pesaro.

Coach, la Virtus negli ultimi anni non ha mai avuto un buon impatto con la Coppa Italia.

“E’ un dato significativo che credo che, più che creare pressione, serva molto per fare concentrare l’attenzione e le energie dei giocatori sulla prima partita. Non ho giocato tante Coppe Italia ma diverse Cope del Rey e devo dire che, per quanto possa sembrare una frase fatta, bisogna pensare alla prima partita. C’è una evidente tradizione negativa che deve far riflettere, affronteremo un avversario con una tradizione recente molto buona in Coppa Italia e con tanto talento”.

La squadra che affronterete giovedì è diversa da quella che avete affrontato in campionato.

“Brindisi ha rinforzato fisicamente il roster, hanno giocatori con un impatto fisico importante e con molto potenziale. Sono tra le migliori squadre a rimbalzo di attacco e questa sarà la prima questione di cui occuparsi, hanno Nick Perkins che è circondato da ottimi giocatori e, come detto prima, hanno un’ottima tradizione in questa Coppa Italia. Nelle partite secche i valori si assottigliano e questo aspetto va tenuto in considerazione, le ragione per stare allerta ci sono tutte. In campionato non abbiamo mai vinto in maniera semplice contro di loro, ci sono sempre stati momenti di grande difficoltà come il primo quarto a Bologna o il quarto periodo a Brindisi. Abbiamo vinto in entrambe le occasioni ma mai in maniera semplice”.

Come stanno Hervey e Teodosic?

“Hervey e Teodosic non si può dire che stiano bene. La situazione non è la stessa per diversi motivi, se fosse una partita di regular season Teo non giocherebbe. E’ una competizione particolare, ha tanta voglia di giocare ma dobbiamo essere capaci di guardare con una visione di lungo periodo. Ha un’autonomia limitata e dobbiamo fare delle scelte. Belinelli e Sampson hanno avuto una settimana in più per prepararsi, a Valencia li ho dovuti tenere in campo un po’ di più e sono arrivati stanchi nell’ultimo quarto. Bisogna trovare un giusto equilibrio tra condizione reale e andamento della partita. Sia Teodosic che Hervey devono darci le loro vere sensazioni e ne parleremo dopo l’allenamento di oggi. La condizione è molto lontana dall’essere accettabile, in un’altra situazione, soprattutto Teodosic, non avrebbe giocato. Se tutto va bene, tra un po’ potremmo arrivare all’avere la squadra realmente al completo a livello fisico. Da quel momento in poi dovremmo ristrutturare i ruoli e questa sarà una fase delicatissima”.

Puoi raccontare come si è arrivati alla risoluzione consensuale con Alexander?

“E’ arrivata una richiesta da parte di una società seria che ha avuto un problema con l’organico. La società aveva delle finestre ben precise che prevedevano un’uscita dal contratto. Ty-Shon ci ha dato una grossa mano in questi mesi ma, nel momento in cui sembra che l’organico sembra tornare al completo, i minuti a sua disposizione sarebbero scesi ancora. E’ stata una buona scelta per lui perché metterà in campo quanto ha appreso in questi primi mesi di impatto con il basket europeo, lo seguiremo con affetto. Ci ha dato una mano importante nei momenti in cui eravamo devastati, penso sia stato determinante per vincere almeno tre partite. E’ stata un’operazione intelligente anche da parte della società. Vedremo dopo la Coppa Italia come completare il nuovo organico”.

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