Basket
Sconfitta a Belgrado per la Virtus Segafredo: vince il Partizan 90-62
PARTIZAN BELGRADO – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 90 – 62 (27-11; 31-38; 69-47)
Partizan Belgrado: Vukcevic 8, Leday 4, Koprivica 4, Punter 10, Papapetrou 2, Exum 3, Nunnally 20, Glas n.e, Lessort 14, Trifunovic 0, Andjusic 14, Madar 11. All: Obradovic
Virtus Segafredo: Cordinier 3, Mannion 4, Belinelli 3, Pajola 5, Bako 11, Jaiteh 6, Lundberg 4, Hackett 5, Mickey 5, Weems 10, Ojeleye 6, Teodosic 0. All. Scariolo
Arbitri: Garcia, Pastusiak, Boubert
Tiri liberi: PAR 9/15; BOL 20/24
Falli: PAR 24; BOL 21
Rimbalzi: PAR 40; BOL 29
Tiri da 2: PAR 24/35; BOL 12/28
Tiri da 3: PAR 11/30; BOL 6/27
Sconfitta pesante quella rimediata dalla Virtus Segafredo che torna da Belgrado con il secondo k.o consecutivo, il terzo nelle prime quattro uscite in Eurolega. Contrariamente a quanto visto a Kaunas due giorni fa, la formazione allenata da coach Scariolo è stata in difficoltà fin dall’inizio e non è mai riuscita a pareggiare l’intensità e la fisicità messe in campo dal Partizan, bravo a punire ogni errore dell’avversario.
La partenza della Virtus Segafredo non è affatto semplice. Le Vu Nere, finite subito sotto 7-0 dopo i canestri di Madar e Nunnaly, faticano e non poco a contenere la fisicità dell’avversario. Le cose, però, non funzionano neanche in attacco dove la Segafredo, complice una difesa aggressiva, non riesce a costruire tiri semplici. Dopo appena tre minuti di gioco, sul 13-4 per la squadra di Belgrado, coach Scariolo decide di chiamare time out. Il break chiamato dal coach bianconero, però, non cambia l’andamento del match perché, i troppi errori al tiro della Virtus accompagnati dalle palle perse, danno modo al Partizan di restare in pieno controllo. Il tiro sbagliato da Exum chiude la prima frazione che termina con la formazione di casa in vantaggio 27-11.
Nel secondo quarto si abbassano le percentuali al tiro del Partizan e la Virtus ne approfitta subito. Tra i principali protagonisti ci sono Bako, molto presente sotto canestro, Weems e Mickey che contribuiscono nel 10-2 di parziale che riporta Bologna a meno otto. Tornare definitivamente in partita, però, non è facile perché la squadra di coach Obradovic, dopo una breve fase di sbandamento, riprende a segnare dall’arco dei 6.75. I canestri del Partizan, uniti ai troppi errori della Virtus sia in attacco che in difesa, fanno sprofondare la Virtus che, subendo un parziale di 15-4, va negli spogliatoi con ben diciannove punti da recuperare.
Al rientro in campo non c’è l’attesa reazione della Virtus che, se nella metà campo difensiva riesce a mettere un minimo in difficoltà l’attacco avversario mettendosi a zona, in attacco continua a faticare da tre punti. Gli unici punti, infatti, arrivano con tiri da due punti che non preoccupano più di tanto il Partizan, in pieno controllo alla fine del terzo quarto visti i ventidue punti di vantaggio.
L’ultimo quarto potrebbe servire alla Segafredo per rendere meno amara la sconfitta ma, purtroppo, l’inizio non è dei migliori. Le Vu Nere, infatti, non segnano più in attacco mentre la squadra di casa viaggia sul velluto. Al trentaduesimo minuto lo scarto parla chiaro, 75-47 per il Partizan e coach Scariolo manda in campo anche Nico Mannion, lasciato in panchina fino a quel momento. Durante quello che può essere definito come “garbage time” succede ben poco. Il match, terminato da diversi minuti, rimane in controllo dei padroni di casa che, al suono della sirena finale, possono esultare per la prima vittoria in Eurolega.
Partita assolutamente da dimenticare, invece, per Belinelli e compagni che devono subito resettare provando a ripartire dalla prossima sfida. Le Vu Nere, prima di affrontare la terza trasferta europea consecutiva sul campo del Real Madrid scenderanno in campo domenica, al PalaDozza alle 20, contro Treviso.
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