Sotto i riflettori: Matteo Fantinelli

“E’ stata una scelta molto difficile, ma non vedo l’ora di cominciare: sono molto carico”. Poche ma significative parole quelle scelte da Matteo Fantinelli per presentarsi al popolo biancoblù. Arrivato sotto le due Torri dopo quattro anni alla corte di Treviso, l’ex capitano della De’ Longhi ha da subito fatto intendere che, oltre alla grinta, c’era molto di più.

FORTITUDO.

Grandi aspettative hanno accompagnato l’arrivo del nativo di Faenza all’Aquila, scelto come perno centrale di una corazzata con tutti i connotati per dominare. Playmaker atipico di 193 centimetri per 95 chili, la grande fisicità abbinata ad una mano più che educata, gli fornisce molteplici soluzioni sia offensivamente che difensivamente, rendendolo una minaccia su entrambi i lati del campo. Dotato di grande dinamismo, la rapidità in fase di penetrazione gli permette di raggiungere agilmente il ferro, consentendogli di concludere a canestro o di attirare su di sé le attenzioni degli avversari al fine di liberare i compagni al tiro. Giocatore mid-range, nel tempo ha sviluppato una buona familiarità con il tiro dalla lunga distanza, sebbene non ne prediliga l’utilizzo. In difesa il suo grande atletismo lo rende un incubo costante degli attaccanti, facendo delle sue lunghe leve un problema sulle conclusioni a canestro e sulle linee di passaggio avversarie.

STATISTICHE.

Nonostante le grandi pressioni della scorsa stagione e l’etichetta di “squadra da battere”, Fantinelli si è comportato più che bene alla sua prima stagione in biancoblù. Nell’annata 2018/2019 sono stati 9,5 i punti di media dell’ex Treviso, conditi da 5,9 rimbalzi, 4,4 assist, 1,1 palle recuperate e 18 di valutazione. Dopo aver guadagnato la promozione nella massima serie, nelle file di una neopromossa il playmaker faentino ha ben figurato, mettendo insieme alla prima stagione in A1 6 punti a partita, uniti a 3,5 rimbalzi e 3,4 assist, che gli sono valsi durante l’arco della stagione da poco conclusa una valutazione media di 9,6.

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