Basket
Sotto i riflettori: Stefan Markovic
“Ho scelto Bologna per tre motivi: la presenza di coach Djordjevic, la storia di questo club e il fatto di poter giocare con Teodosic; sono cresciuto guardando la generazione di Djordjevic e di Danilovic. Spero di togliermi qualche soddisfazione con questa maglia”. Con queste parole Stefan Markovic si presentò nell’agosto 2019 ai tifosi ed alla stampa di Bologna. Arrivato sotto le Due Torri per fare il vice di Teodosic, visto l’infortunio del connazionale durante la fase di preparazione per il Mondiale cinese, Markovic ha potuto prendersi inizialmente il palcoscenico incantando con le sue magie il numeroso pubblico bianconero che, nel corso della stagione ha riempito sia il PalaDozza che la Virtus Segafredo Arena. Il suo approdo a Bologna è stato fortemente voluto da coach Sasha Djordjevic che, già in passato allenando la nazionale serba, aveva avuto l’occasione di vedere il talento di Markovic; va detto, infatti, che il nativo di Belgrado classe 1988 è stato uno dei grandi protagonisti della Virtus capolista in Campionato e uno dei migliori in EuroCup.
ASSIST MAN. Il giocatore, pur non eccellendo in fase difensiva, si è dimostrato un discreto tiratore ma, la dote che più lo caratterizza, è quella relativa agli assist. Guardando le statistiche, infatti, salta subito all’occhio il fatto che Markovic sia primo per numero di passaggi vincenti a partita con 6.7 di media. Analizzando in dettaglio le prestazioni del serbo, si può notare il fatto che sia stato in grado, in ben quattro occasioni -contro Venezia, Pistoia, Fortitudo Bologna e Milano-, di superare la doppia cifra. Il massimo stagionale di assist forniti ai propri compagni di squadra Markovic lo ha realizzato alla seconda giornata di campionato quando la Virtus vinse 88-78 contro l’Oriora Pistoia e il talento serbo mise a segno quattordici passaggi vincenti. Positivo è stato anche il suo apporto in EuroCup dove Markovic ha viaggiato con la media di 5.7 passaggi riusciti in Regular Season e di 6 nelle Top16.
GRINTA DA VENDERE. Un altro aspetto che ha reso Markovic un giocatore fondamentale per gli equilibri della squadra è la sua leadership. Pur avendo in squadra giocatori del calibro di Teodosic, il playmaker numero 9 della Segafredo ha dimostrato di essere un leader e di poter, di conseguenza, prendersi la responsabilità nei momenti cruciali delle partite. Basta pensare al fatto che, anche con il ritorno in campo di Teodosic, Markovic non è quasi mai sceso in panchina ma anzi ha continuato a giocare da play dimostrando tra le altre cose di avere un’ottima intesa con il Milos che non ha mai esitato a farsi trovare pronto, in uscita dai blocchi, per punire con una tripla la difesa avversaria.
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