Basket
Fortitudo: Best and Worst
Dopo la vittoria ottenuta la settimana scorsa contro Brescia, la Fortitudo ospita Pesaro all’Unipol Arena per il 26esimo turno di campionato. Una Effe che, ancora in piena emergenza e con rotazioni ridotte, dovendo rinunciare oltre a Saunders fuori tutta la stagione anche all’altro americano Withers per tonsillite, esce sconfitta col punteggio di 77-79. La Fortitudo rimane quindi a quota 18 punti in classifica, mantenendo invariato il distacco di 4 punti dall’ultimo posto occupato da Cantù, ma allontanandosi dall’ottavo posto, ultimo utile per poter accedere ai playoff.
Best
Totè. Il lungo italiano, contro la sua ex squadra, si è reso protagonista della migliore partita da quando indossa la maglia biancoblu: Leonardo, la cui media stagionale fino al match di ieri si assestava intorno ai 7.5 punti di media a partita in 18 minuti di utilizzo, ha chiuso il match con 21 punti e 30 di valutazione in 35 minuti sul parquet. Il classe ‘97, partito in quintetto nel ruolo di 4 e costretto agli straordinari visto l’assenza di Withers e le non ancora perfette condizioni di Mancinelli, ha tirato col 77,8% da 2 (7/9), il 33% da 3 (1/3) e il 66,7% dalla lunetta (4/6), aggiungendoci 8 rimbalzi e 3 assist. In una partita difensivamente pessima nei primi due quarti di gioco (56 punti concessi, con 12 triple in 20’), la sua assenza dal parquet nei primi minuti del secondo quarto è combaciata con il pesante parziale realizzato dalla Vuelle, che ha poi obbligato la Effe a inseguire per tutto l’arco dell’incontro, facendola arrivare nei possessi finali stanca e con poca lucidità. Totè, che già all’andata con Pesaro fu il migliore in campo, ha realizzato con 21 punti il suo high stagionale. Il lungo biancoblu, aiutato anche da un’ottima prova di Hunt (16 punti, 4 rimbalzi, 6 assist e 24 di valutazione), è stato il giocatore più continuo nell’arco di tutto l’incontro e l’artefice del recupero nei secondi 20’ di gioco. Fisicità, intimidazione e rimbalzi difensivi (5 degli 8 complessivi nel secondo tempo), oltre alle buone percentuali da dentro l’area e la possibilità di allargare il campo a livello offensivo data la sua pericolosità dietro l’arco dei tre punti, sono stati elementi importanti per il positivo parziale di 36-23 realizzato dalla Effe negli ultimi due quarti.
Worst
Approccio difensivo. Nonostante gli errori nella gestione dei possessi finali di Banks e Baldasso, e le difficoltà di Cusin nel dare un contributo sostanziale, il vero problema nel match con Pesaro è stato l’approccio difensivo fornito da tutta la squadra nei primi due quarti di gioco. I 56 punti concessi con pochissima pressione sulle conclusioni dall’arco dei tre punti, hanno permesso a Pesaro di chiudere con un irreale percentuale del 60% all’intervallo (12/20 da 3), scavando il solco e costringendo la Effe a un notevole sforzo per recuperare i 15 punti di scarto dell’intervallo e riequilibrare il match. I biancoblu, con rotazioni ridotte praticamente a 6 uomini, sono così arrivati nei momenti decisivi del match a corto di fiato e con poca lucidità, gestendo male gli ultimi possessi punto a punto e perdendo un match che, dato il momento negativo di Pesaro e i soli 23 punti concessi negli ultimi due quarti di gioco, era tranquillamente alla portata nonostante l’emergenza.
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