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Storica Italbasket, vola ai quarti: Nigeria battuta 80-71

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Puntare la sveglia all’alba di sabato 31 luglio, primo giorno di ferie estive per moltissimi italiani? L’occasione deve essere quantomeno storica. L’Italbasket in effetti ha un appuntamento con la storia, con la sua storia olimpica. Ore 6.40 italiane, 13.40 giapponesi, Italia-Nigeria vale il passaggio ai quarti di finale, risultato ottenuto alle Olimpiadi dagli azzurri 17 anni fa l’ultima volta. Dopo la vittoria sulla Germania e l’onorevolissima sconfitta contro l’Australia, la gara con la Nigeria è da vincere (soluzione migliore), o perdere e vedere cosa accade tra boomers e tedeschi. Occorre mettere sul parquet tutta la forza di un gruppo che ha già fatto qualcosa di straordinario e può farlo ancora.

ITALIA – NIGERIA 80-71 (29-17; 11-22; 16-24; 24-8)

Pajola, Tonut, Fontecchio, Melli e Polonara sono i 5 scelti da Sacchetti per partire con la giusta intraprendenza ed aggressività che ha contraddistinto gli azzurri finora. Il 12-5 dei primi 3’30” lo testimonia. Gli azzurri attaccano il canestro e difendono pressando benissimo il loro. Si accende Fontecchio e l’Italia mette il turbo: 17-6 a metà primo quarto. Gli azzurri prendono quello che la Nigeria concede senza eccessive forzature, lo sa anche chi entra dalla panchina: Mannion e Gallinari firmano il momentaneo doppiaggio, 27-12 a 2′ dalla fine del primo periodo prima di una timida reazione di una Nigeria che fatica terribilmente dovunque. 29-17 dopo i primi 10′.

L’intensità resta alta nel secondo quarto anche se inizialmente non si segna. Primo mini blackout Italia, 5-0 nigeriano (29-22). Il timeout chiamato da Sacchetti non ha l’effetto sperato, il canestro rimane stregato e Okafor firma il -2 (29-27) a 6’30” dall’intervallo. La solita, micidiale, penetrazione di Tonut sblocca il punteggio azzurro ma dai 6.75 la Nigeria è precisissima, -1 (31-30) a metà periodo, fortunatamente lo è anche Fontecchio. L’impatto è nell’aria ed infatti non tarda ad arrivare. 34-34 quando mancano 2’30”, il possesso successivo è quello del sorpasso avversario. C’è bisogno di nuovo orgoglio italiano ed arriva da un ottimo Tessitori che fa rimettere la testa avanti all’Italia sul finale di primo tempo. Dopo un grande avvio Italiano è arrivata la risposta degli uomini allenati da Mike Brown che da 3 hanno riaperto la sfida; 40-39 a metà partita.

Sacchetti ripropone il quintetto iniziale per replicare l’ottimo avvio di gara anche ad inizio terzo quarto. Il campo gli restituisce ragione con un 6-0 di parziale e nuovo +7 azzurro (46-39). A quel punto tornano in campo anche i nigeriani che recuperano due palloni in difesa ed agguantano il pareggio: 46-46. Comincia una partita in equilibrio, fatta di sorpassi e controsorpassi, si alzano le percentuali dalla distanza e dalla media. Metu firma la  tripla del +4 che diventa +6 (54-60) nell’azione successiva quando manca 1’20” alla sirena del terzo quarto. La sfrontatezza offensiva di Mannion è un’iniezione di fiducia per l’Italia ma a 10′ dalla fine il punteggio segna 56-63 in favore della Nigeria.

Gli azzurri si affidano ancora a Mannion per i primi possessi dell’ultimo quarto. Gli attributi visti in tutte le altre gare cominciano a riemergere, tripla del -3 di Ricci valido per il 61-64, mentre si abbassano le percentuali stratosferiche della Nigeria. Inerzia italiana, parziale di 9-0 e nuovo vantaggio (65-64) a 6′ dalla fine. Adesso l’Italbasket ci crede, deve trovare un allungo che non arriva fino alla tripla di Polonara per il +6 (70-64) a meno di 3′ dal termine. Dalla distanza rimane temibile, però, la Nigeria che non permette agli uomini di Meo Sacchetti di scavare un gap significativo. Sale in cattedra, anche offensiva, Alessandro Pajola, assist fondamentale per Melli e libero che porta gli azzurri a +6 (73-67) a 1’20” dalla sirena finale. Difesa fondamentale di Fontecchio e tripla di Mannion per il +7 quando mancano 20 secondi sul cronometro. E’ fatta, dopo l’impresa di Belgrado ecco quella di Saitama, 80-71 è il punteggio finale. L’Italia si qualifica ai quarti di finale, in giornata scoprirà l’avversaria. La certezza è quella di essere un gruppo straordinario, cazzuto, capace di soffrire ed andare oltre i propri limiti.

Il sogno olimpico azzurro continua. Puntare la sveglia all’alba è stata un’ottima idea.

 

Tabellino:

Italia: Spissu ne, Mannion 14, Tonut 10, Gallinari 3, Melli 15, Fontecchio 12, Tessitori 3, Ricci 6, Moraschini, Polonara 13, Vitali, Pajola 4. All.Sacchetti

Nigeria: Okpala 2, Agada, Udoh ne, Metu 22, Emegano, Oni 3, Okafor 14, Okogie 2, Vincent 3, Nwora 20, Nwamu, Achiuwa 5. All.Brown.

 

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