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Successo Fortitudo all’ultima chiamata: Forlì battuta 72-70 e sesto posto assicurato

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FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA – UNIEURO FORLI’ 72-70 (20-12; 24-23; 13-9; 15-26)

 

Statistiche:

Fortitudo: Mingotti ne, Thornton 7, Aradori 16, Natalini ne, Barbante 8, Panni 10, Vasl 3, Candussi 15, Fantinelli ne, Niang ne, Italiano 2, Cucci 11. All.Dalmonte

Forlì: Sanford 13, Cinciarini ne, Gazzotti, Valentini 14, Adrian 24, Pollone 2, Ndour ne, Radonjic 5, Penna 5, Benvenuti 7, Zilio ne, Borcu ne. All.Martino

 

Tiri liberi BO 10/19 FO 9/12

Tiri da 2 BO 19/33 FO 14/32

Tiri da 3 BO 8/24 FO 11/31

Rimbalzi BO 41 FO 33

Falli BO 20 FO 21

 

Arbitri: Dori, Chersicla, Grappasonno

 

Quintetti iniziali:

Fortitudo: Panni, Thornton, Aradori, Cucci, Candussi. 

Forlì: Valentini, Sanford, Pollone, Adrian, Gazzotti.

 

Non dovevano esserci alibi e non ci sono stati. Messa alle strette anche dall’assenza di Fantinelli, all’ultima chiamata utile, la Fortitudo vince contro la prima della classe, già forse propiettata al futuro, e si assscura la sesta piazza al termine della regular season senza dover dipendere dai risutlati altrui. Il buon approccio iniziale riesce a mantenersi tale anche nei quarti successivi creando la forbice che permette di reggere all’assalto finale di Forlì in grado a più riprese di riaprire la sfida e renderla incerta fino ai secondi finali. Candussi fondamentale sia sotto che lontano dal canestro nel fronteggiare a distanza un Adrian sugli scudi; Cucci e Panni ci mettono la solita grinta, Aradori i tiri della sicurezza.

Le vecchie rivalità tra formazioni cominciano ben prima della palla a due sugli spalti per poi tradursi in nervosismo sul parquet già in avvio. L’attenzione degli ospiti è tuttavia maggiore di quella della Effe che riesce a mettersi in moto  dalla lunetta solo dopo l’iniziale 0-5. Basta poco, infatti, alla Fortitudo per ritrovarsi, anche difensivamente, e scaldare la retina: Cucci e Panni guidano l’offensiva, impreziosita anche dalla tripla di Candussi, fondamentale in risposta a quelle di Adrian. 11-8 dopo i primi 5′, intensi come la sfida richiede. Esordisce in biancoblu Vasl (in dubbio fino alla vigilia) e porta in dote la rotazione di palla necessaria ai comagni per aggredire il ferro con i lunghi e firmare il +6 (18-12) a 1′ dalla fine del primo quarto. Forbice che con la stessa formula si allarga ulteriormente senza che Forlì trovi lucidità per tornare a muovere il proprio tabellino; 20-12 al termine dei primi 10′ di gioco. 

L’inerzia non sembra intenzionata a cambiare: 5-0 in appena due azioni e +13 Flats Service (25-12) che fissa un break sostanzioso in favore di Bologna. Penna dall’arco ferma l’assolo avversario e si fa carico del tentativo di rimonta efficace solo parzialmente dal momento che la prontezza di reazione fortitudina si rivela straordinaria. Altri due palloni recuperati in difesa ed altro parizale di 5-0 concluso da tre, questa volta da Thornton. 32-19 a meno di 7′ dalla pausa e timeout forzato da Martino. Il pallino del gioco, rimane, però, dalla parte dei padroni di casa bravi a gestire il vantaggio costringendo soluzioni tutt’altro che semplici. Un’ulteriore testimonianza di presenza focalizzata al risultato è data dal finale in crescendo per i biancoblu sebbene le ali forlivesi impediscano la fuga nell’ultimo minuto. Punteggio di 44-35 a metà partita. 

L’incognita sul Fortitudo che scenderà in campo nella ripresa, considerando le ultime uscite, è il più grande punto interrogativo dell’incontro. La risposta non è decifrabile dai primi possessi, inconcludenti da entrambe le parti. Anche quando la sfida si rianima anche in attacco, il ritmo è bi-univoco tanto che lo scarto rimane lo stesso con cui si è andati a riposo dopo i primi 4′ del quarto: 47-38. L’entusiasmo della Effe si riaccende dopo la tripla di Aradori che concede prima il bis e poi il tris galvanizzando giocatori e tifosi. Anche l’intensità difensiva degli uomini di Dalmonte è decisiva alla causa contribuendo al +17 (55-38) a 3′ dalla fine del terzo periodo. Incapace di scuotersi, Forlì annichilisce il proprio gioco costellato di tantissimi errori, palle perse, disattenzioni e solo 9 punti (quasi tutti di Valentini) nella terza frazione di gara. 57-44 a 10′ dalla fine. 

Il timido riavvicinamento ospite prima della sirena del terzo quarto obbliga i biancoblu a tenere altissima la propria attenzione. La sfida si fa dura sul piano fisico: Vasl e Thornton subiscono il pressing di Penna, attivo anche nel riportare lo svantaggio in singola cifra (57-48) nei primi 2′. Candussi mette fine al digiuno biancoblu proprio quando la rimonta poteva farsi più concreta, anche se la missione è ancora lontana dal dirsi compiuta con ancora 5′ sul cronometro. Tra il cinismo vacillante dei due attacchi, la tripla di Sanford vale il -7 (59-52) evidenza infatti l’incertezza sull’esito della partita. Nemmeno la bomba di Cucci con annessa corsa sotto la Fossa può dissipare i dubbi; la risposta avversaria con la stessa moneta è immediata e reiterata fino al -3 (66-63) con cui cominciano gli ultimi 2′ di gioco. A questo punto ogni possesso è una conquista, ogni rimbalzo una lotta. Candussi si rende ancora protagonista offensivo così come Adrian che pare non sentire la pressione del Paladozza. I secondi scorrono mentre il +3 biancoblu viene conservato e sfruttato per subire fallo e tirare i liberi che mettono in sicurezza, pur con qualche brivido dato dalle imprecisioni, non solo la gara ma anche il sesto posto in classifica della squadra al termine della stagione regolare: 72-70 finale. Ora tocca all’orologio.

 

 

 

 

 

 

 

 

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