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Supercoppa, la Fortitudo piega Cremona. E ora il doppio derby

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Sacchetti contro il suo passato: la seconda giornata del gruppo B di Supercoppa, dopo l’incrocio tra la Fortitudo Bologna e Antimo Martino coach di Reggio Emilia, propone un altro scontro del cuore, stavolta per il neo tecnico delle Aquile. Di fronte la Vanoli Cremona, guidata per due anni da Sacchetti e portata al successo in Coppa Italia nel 2019, prima di lasciarla in estate proprio per la Fortitudo. Per entrambe le compagini uno scontro già vitale: i lombardi devono riscattare il -21 contro la Virtus, la Effe deve riprendersi dalla beffa del suo ex allenatore, vittorioso con 5 punti di scarto sulla squadra che portò in serie A.

Se il filo dell’equilibrio aveva contrassegnato l’esordio della Fortitudo nella manifestazione, c’è da sudare anche contro i cremonesi. L’avvio del primo quarto, e l’intera frazione del resto, avrà un protagonista su tutti: Jarvis Williams, terzo miglior realizzatore della Eredivise nella passata stagione e approdato a Cremona a far la voce grossa. Nei primi dieci minuti saranno 11 i punti totali con 5/5 da due, seppur la Fortitudo chiuda avanti 23-25 con trame d’attacco sontuose condotte e finalizzate in particolare da Aradori. 

Nel secondo quarto, ritmi più lenti, comprensibili a inizio stagione. Sacchetti fa ruotare i giovani Palumbo e Dellosto, il pezzo pregiato Happ, Withers e Fletcher, ma è ancora Cremona a partire meglio e a dire il vero la Fortitudo non conclude altro che con tiri liberi, incapace di costruire ciò che aveva fatto in avvio, e collezionando un 2/9 da tre alla fine del quarto, che vede Banks già a tre falli. Per la Vanoli, è Mian a brillare: due bombe da tre, soprattutto la seconda da distanza siderale, che porta sul 37-31 i suoi. Sono Fantinelli, instancabile, e Withers a tenere su i loro, fin quando il tempo si chiude con una tripla di Aradori che consente l’allungo all’intervallo per 48-42, con 6 punti a 2 dalla panchina e ben 14/15 nei liberi. Williams chiude a 16 punti, contro i 14 di Aradori, i due alfieri in grande spolvero.

Al via del terzo quarto Cremona firma un parziale di 4-0, prima che la tripla di Banks riporti tutto in equilibrio. Poi la Fortitudo prende il largo, e a tre dal termine è avanti di dieci, che diventano 13 quando il solito Aradori azzecca la terza tripla su sei, a dimostrazione di quanto sia cresciuto il tiro da tre degli uomini di Sacchetti, dimostrato anche da una nuova tripla di Fletcher sulla sirena dell’azione che porta la Effe sul 73-65, tentando il bis nel finale di quarto, fermato stavolta però dal ferro. Aradori con 17 punti, Banks con 14 e Withers con 13, sono i tre fortitudini in doppia cifra prima dell’ultimo quarto. Diventano 14-9 i punti dalla panchina in favore dei bolognesi, ma è pur vero che la squadra di coach Galbiati ricorre a molte seconde linee under, in attesa dei tre americani fermi ai box.

L’avvio dell’ultimo parziale ha un solo protagonista ed è ancora Pietro Aradori, che ricaccia Cremona a 10 e i punti personali diventano 24 contro i 20 di Williams. A metà quarto i punti dalla panchina si ribaltano: 17-15 per Cremona (saranno comunque 26-17 per Bologna al termine), segno che i giovanissimi di Galbiati non scherzano. Dalla parte opposta, giovani sì, con Palumbo in evidenza a giustificare il suo quadriennale firmato con la Fortitudo, ma è Withers a tre dal termine a mettere forse il punto esclamativo sul match per l’87-75. E mentre Cremona con Lazar Trunic si incaponisce con i tiri da tre, ancora Fletcher trova altri due punti dalla parte opposta, andando a chiudere di nuovo poco dopo sigillando i suoi diciotto punti personali in bacheca. Finisce 96-77 e la Fortitudo torna nei fatti a vincere una partita ufficiale dopo 7 mesi e tutto ciò che ne è derivato. E ora via ai derby: prima alla Unipol, poi al Pala Dozza. In tempi di Covid, non sarà la stessa cosa, ma è pur sempre Basket City. 

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