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Teo Alibegovic: «Concentrazione e continuità per arrivare in fondo»

Il vicepresidente Teo Alibegovic traccia una linea della Fortitudo ’24-’25. Nuovi arrivi e conferme, chiavi per un campionato da protagonisti

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Teo Alibegovic e Pietro Aradori - Fortitudo Flats Service Bologna
Teo Alibegovic e Pietro Aradori (©Valentino Orsini)

La Fortitudo che verrà sembra essere vicina alla sua forma definitiva. Arrivi, saluti, conferme in biancoblù per costruire una stagione esaltante quanto quella precedente. A raccontare per colonne del Corriere dello Sport – Più Stadio quelle che sono le sensazioni alla vigilia della preparazione, mentre si attende ancora un arrivo sotto al canestro, è il vicepresidente Teo Alibegovic.

Le parole di Teo Alibegovic

Un commento su questo anno appena passato, il primo in qualità di vicepresidente?
«É stato un anno importante per orientarmi e devo dire che è andato tutto nel migliore dei modi: quando ci sono 8 soci, l’intesa è fondamentale. Il mio è stato un ruolo di coordinamento tra tutti: staff tecnico, proprietà, tifosi e media, il tutto in linea con le mie aspettative originali, quando ho deciso di tornare qui. Stiamo valorizzando quelle che sono le nostre risorse interne e possiamo contare su una dirigenza che si occupa di diverse cose: parte sportiva, parte tecnica, parte strategica, il tutto trovando soluzioni condivise».

Il programma stilato all’insediamento della nuova proprietà al momento è rispettato?
«Per arrivare alla promozione sarebbe servito un periodo di transizione. A oggi il programma è rispettato, anzi, è più avanzato di quanto ci aspettassimo. Per questo è necessario dire grazie alla nuova proprietà ma anche alla vecchia, che sta avendo un atteggiamento di collaborazione e ci sta dando una mano».

Cosa si intende in relazione a nuove deleghe e maggiori poteri che le spetteranno?
«Ho le stesse deleghe che avevo l’anno scorso, con l’unica differenza che sta nella richiesta del presidente Tedeschi di una maggiore condivisione a livello di decisioni e lavoro. Il presidente lo scorso anno ha corso per tutti e ha curato ogni cosa nel dettaglio. É la nostra guida e ha ovviamente il potere decisionale. Io sarò più presente perché abbiamo dovuto rifondare diversi nuovi settori, come quello del marketing».

Per quanto riguarda la raccolta di sponsor per la prossima stagione, come sta procedendo?
«Il reparto marketing va ricostruito, quindi siamo nella fase di scelta di nuovo personale. Stiamo cercando soluzioni che rendano ancora più soddisfatti i nostri sponsor. Alcune aziende hanno interesse a essere sponsor di maglia».

La squadra: la visione di Teo Alibegovic

Cosa pensa del roster della Fortitudo?

«Abbiamo una squadra interessante e intrigante. Adesso il livello della serie A2 è molto alto, ci sono tante squadre che ambiscono alla promozione e tutte si stanno rinforzando col mercato. La nuova formula farà sì che tutte le gare siano decisive. Serviranno concentrazione e continuità molto più dello scorso anno per arrivare in fondo».

Quali sono i giocatori che danno più certezze in questo momento?
«Credo Fantinelli e Sabatini, vere certezze di questa squadra. Sicuramente molto dipenderà anche da quanto ci metterà Aradori a tornare in forma: lui è il nostro riferimento in attacco e bomber della squadra. In questa squadra ognuno avrà un ruolo importante e tutti dovranno dare il massimo».

L’anno prossimo giocherà qui Gabriel, che proviene da una categoria superiore.

«É importante, ogni volta che arriva un giocatore dalla serie A, capire se ha il livello di motivazioni giuste per contribuire alla causa. A Gabriel sono state spiegate bene le nostre motivazioni e quelle che hanno i nostri tifosi, che amano e capiscono la pallacanestro. D’altronde, qui siamo a Basket City. Quello che mi aspetto di vedere da Gabriel è grinta e leadership. Noi vigliamo vincere, arrivando fino in fondo. Per questo ci serviranno forma fisica e chimica di squadra in vista dei playoff».

Parlando di playoff, esclude la possibile promozione diretta?
«Non penso che qualcuno riuscirà a fare il vuoto dietro di sé. Il primo posto sarà deciso all’ultimo, forse nelle ultime 10 gare, un vero e proprio rush finale».

I nuovi arrivi

Cagnardi: il coach giusto per la Fortitudo?
«Abbiamo parlato a lungo e stiamo iniziando a conoscerci anche personalmente. Ha grinta e motivazioni, questo è fondamentale. L’anno scorso, come noi, è arrivato in finale, anche se con Cantù. Non abbiamo nulla da temere, abbiamo tutti voglia di fare bene e meglio dello scorso anno. Per quanto riguarda il mercato ci siamo mossi nella maniera giusta, ma non bisogna mai dimenticarsi che ci sono anche gli avversari. Ci terrei a sottolineare anche un’altra cosa».

Che cosa?
«Abbiamo mostrato continuità confermando diversi elementi della squadra che ha disputato con noi la scorsa stagione. I giocatori che ci hanno raggiunto quest’anno hanno tutti contratti annuali. Penso che sia importante conoscersi reciprocamente e fare in seguito le rispettive valutazioni».

Battistini potrebbe essere una vera e propria rivelazione per questa Fortitudo.
«Personalmente lo seguo da tempo e me lo ricordo bene quando ha giocato a Cividale. Come ala forte ha un fisico un po’ sotto taglia, ma è un grande combattente e ha sempre dimostrato di maturare anno dopo anno. A mio avviso, è un giocatore da scoprire» conclude Teo Alibegovic.

Fonte: Damiano Montanari – Corriere dello Sport, Più Stadio

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