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Tiri Ignoranti: il punto su Basketcity -18 Mag-

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VIRTUS: PARTE IL NUOVO CORSO 

Ieri nella storica sede della Virtus Tennis, in via Galimberti, è stata presentato il nuovo assetto dirigenziale. Il nuovo CDA è composto da: Renato Villalta (presidente), Claudio Albertini (vicepresidente), Piergiorgio Bottai (ad), Alberto Marchesini e Gustavo Bertolini (consiglieri). Cambia anchela FondazioneVirtus, con Claudio Sabatini che è stato eletto presidente al posto di Bertolini.

Il nuovo consiglio di indirizzo sarà composto da Sabatini, Daniele Cabuli, Luigi Marchesini, Alberto Montanari, Adriano Turrini, Francesco Bertolini e Gianluca Pagliuca. Alla presentazione, in cui sono intervenuti presidente e vicepresidente, a rappresentare la squadra c’erano coach Bechi e capitan Poeta.

Villalta ha ringraziato tutti e 14 soci che l’hanno eletto all’unanimità come aveva chiesto e si è detto speranzoso che il numero dei soci possa aumentare a vista d’occhio facendo diventarela Fondazionesempre più forte, modello Varese (che di soci, per il momento, ne ha 72). Dopo aver ringraziato Sabatini per i suoi 10 anni di gestione e gli sponsor, ha precisato che d’ora in avanti le decisioni saranno comuni e non di un solo padrone, col CDA che si riunirà ogni settimana per fare un summit.

Il nuovo presidente ha ribadito che il CDA lavorerà in autonomia, cercando di trovare il budget e al più presto il DS, ruolo per il quale il favorito rimane Arrigoni. Le due persone operative saranno l’AD, per la parte finanziaria, e il DS, per la parte tecnica. Villalta ha anche reso onore al presidentissimo Avvocato Porelli, a cui la nuova società vorrebbe dedicare un Memorial.

Parlando di palazzetto, il presidente ha bocciato l’idea PalaDozza perché non semplice da raggiungere e perché troppo caratterizzato dal biancoblu, dicendo anche che sarebbe troppo piccolo per il pubblico più numeroso d’Italia. Per quel che riguarda FuturVirtus, il settore giovanile, la società è intenzionata a fare il Virtus College all’Arcoveggio, prendendo spunto da una vecchia idea dell’Avvocato. Proprio FuturVirtus farà parte di Virtus Pallacanestro per una cifra di circa 80mila euro.

I ruoli societari dunque, sono ben definiti. Al presidente spetterà la comunicazione,

ruolo nel quale sarà coadiuvato dal nuovo addetto-stampa Tarozzi, e la supervisione sull’aspetto tecnico/sportivo, del quale ho parlato sopra. Ma come detto in precedenza, si riunirà settimanalmente e riferirà a tutti i soci le proprie decisioni.

L’obiettivo numero uno in questo momento per la società, sarà quello di convincere il numero più alto possibile di tifosi a fare l’abbonamento. Da segnalare che i Forever Boys, elogiati ieri da Villalta, hanno deciso di “abbonarsi a prescindere”, facendo partire già da oggi, presso il Bar Stefy di Zola Predosa, la loro personale campagna abbonamenti. I tifosi e l’unità adesso, le Coppe e la seconda stella in futuro. Questo è l’auspicio di Villalta, che pensa già in grande.

Albertini invece, ha detto chela Fondazione controlla il lavoro del CDA, ma che queste due parti pur avendo gli stessi obiettivi, non sono la stessa cosa. Il vicepresidente spera che il budget possa essere lo stesso dell’anno scorso, gestito meglio, con il reintegro del settore giovanile a cui la società tiene molto. Poi, ha dichiarato che in rispetto del budget, la società cercherà di fare una squadra competitiva e divertente, ribadendo che per ora nessuno è in grado di fare promesse.

Con queste dichiarazioni, dopo 10 anni di “Sabatinianesimo”, da ieri la Vnera ha mostrato la voglia di cambiare marcia.

 

 

NUOVA FORTUTUDO, ANCONETANI PRESIDENTE 

Martedì mattina Marco Calamai, ha presentato il presidente di quella che (forse) sarà la nuova Fortitudo, Dante Anconetani, ex giocatore (playmaker per l’esattezza) della Effe, così come Villalta perla Virtus. Un vecchio fortitudino, come detto da Calamai, non inquinato dalle vicissitudini degli ultimi anni, uno che crei e che abbia fantasia, come l’aveva lui.

Anconetani stesso, ha dichiarato di non poter rispondere alle domande sul passato ma di pensare al futuro, che è ciò che conta per Bologna e perla F.Lasua è stata una scelta di cuore, di passione, perché ha sempre tifato Fortitudo. Anche lui come Calamai ha detto che per arrivare ad un progetto solido serve unione, c’è bisogno di tutti i tifosi e i dirigenti per tornare ai livelli passati, per riavere l’amato derby. Calamai e Anconetani lavoreranno senz’altro sul settore giovanile che in questi anni è stato messo da parte, ma che deve essere base e scuola di vita. I valori dei due, molto impegnati nel sociale, saranno portati nello sport, dove non contano solo i soldi.

Il presidente ha poi precisato di aver parlato fino ad ora solo con Calamai e non con i soci, perché proprio lui sarà il suo referente. Per quanto riguardala FIP, sia Anconetani che Calamai sono consapevoli che l’ipotesi più probabile come categoria adesso èla C, ma sperano in qualcosa di diverso (DNA Silver, ex A Dilettanti). Di sicuro per creare la nuova società vogliono chiarezza, per poter portare a Roma un progetto serio.

Alla conferenza era presente anche Tedeschi, presidente regionale della FIP, che ha detto di dover stare attento a tutte le problematiche che riguardano la creazione di una società importante come la Fortitudo, pur dovendo rispettare tutte le società che già lavorano in modo corretto. Questa società potrà avere delle basi importanti, un nuovo codice o no, ma sicuramente dovrà rispettare l’iter corretto, quindi per il momento, dovrebbe partire dalla prima divisione. Di sicuro da luglio, quando ripartiranno le iscrizioni, verrà rispetta una graduatoria. Per poter richiedere una certa categoria alta come la Silver serve la totale compattezza della società, dai dirigenti ai tifosi.

Calamai ha poi proseguito ribadendo che per poter andare a Roma ed essere convincenti, servono il giusto supporto economico e l’unità societaria, senza più fazioni e idee diverse, ricordando come questo sia l’unico modo per tornare ad esserela Fortitudo.

La montagna da scalare è alta, soprattutto quella dei tifosi, che giustamente chiedono chiarezza e trasparenza, non vogliono essere più illusi. Si sono fatti avanti anche diversi sponsor, cosa che fa capire che la strada intrapresa è quella giusta.

 

Stay tuned e abbiate fiducia, Bologna potrà tornare ad essere Basket City.

 

Fede Ventura

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