Basket
Tutti vogliono la Virtus, ma Gherardi ha la precedenza
Tiene banco in casa Virtus la questione legata alla proprietà in vista di una possibile uscita di Massimo Zanetti
Con il mercato della Virtus Segafredo Bologna, aperto e poi praticamente chiuso nel giro di un solo comunicato, a tenere banco è ora la questione legata alla proprietà del club di Massimo Zanetti (55%) e Carlo Gherardi (45%).
Gherardi chiude agli investimenti esteri
Carlo Gherardi, che in Virtus ha acquisito il 40% delle quote nel giugno del 2023 ed è salito al 45% nel giugno 24 con un aumento di capitale da 1,2 milioni di euro, sembra essere il successore “diretto” di Massimo Zanetti. L’attuale patron di Virtus Segafredo sta infatti preparandosi all’uscita di scena dopo aver prelevato le V Nere in A2 e averle riportate ai vertici della pallacanestro europea.
L’ingresso in società di CRIBIS, avvenuto nello scorso giugno, aveva già nello sfondo la volontà di far avvicinare ulteriormente Gherardi al mondo Virtus, per dare così una possibilità di futuro solido alla società felsinea anche nel momento in cui Zanetti sarebbe uscito di scena. Il momento è ora sempre più vicino, e l’imprenditore bolognese classe ’55 lo ha dimostrato con la smentita, da lui voluta, sulle voci arrivate da Israele riguardo la trattativa tra Virtus e il gruppo di Ori Allon.
La trattativa c’è stata
A quanto pare però, la trattativa c’è stata. Le due parti coinvolte sarebbero: gli uomini di Zanetti e quelli appunto di Ori Allon, che circa un mese fa avrebbero iniziato a discutere la possibilità di un passaggio del 55% delle quote dell’attuale patron di Virtus Segafredo.
Gherardi d’altro canto sta lavorando per portare con se nuovi soci del territorio, che possano diventare ciò che lui è stato per Zanetti in un suo passaggio a socio di maggioranza. Questo passaggio potrebbe avvenire con un ulteriore aumento di capitale da parte di Mr.Crif, un nuovo CdA potrebbe esserci dopo Ferragosto e in quel momento si potrebbero ribaltare gli assetti societari del club.
La strada agli investitori esteri non è quindi definitivamente sbarrata, visto anche la loro forte volontà, ma al momento le V Nere sembrano più vicine a rimanere tra le mani bolognesi.
Fonte: Luca Aquino – Corriere di Bologna
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