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Kelvin Martin completa il gruppo degli stranieri della Virtus Segafredo

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La Virtus Segafredo completa il pacchetto degli stranieri rendendo ufficiale l’arrivo di un giocatore che conferma la tendenza della società a preferire la concretezza all’apparenza. Kelvin Tyrone Martin, ala americana di 106 cm., visto la passata stagione con la maglia della Vanoli Cremona, non è forse il nome che fa sognare i tifosi ma è probabilmente quanto di meglio, con ragionevoli limiti di budget, la Virtus potesse aggiungere ad un roster ormai ben delineato, basato su fisicità, affidabilità sia in attacco che in difesa, almeno due giocatori intercambiabili per ogni ruolo, valida esperienza senza essere troppo in là con l’età, caratteristiche fondamentali per perseguire il doppio obiettivo di ben figurare in campionato e non sfigurare al ritorno sui palcoscenici europei.

Martin, americano di Adel, Georgia, è nato il 10 settembre 1989. Cresciuto alla Cook Country High School, ha poi frequentato la Charleston Southern University tra il 2008 e il 2012. In quattro stagioni con i Buccaneers ha giocato 115 partite con 12.9 punti, 8.4 rimbalzi e 1.6 assist di media in 30.5 minuti di utilizzo, alzando le medie a 15.4 punti e 9.1 rimbalzi nella stagione da senior. Per due volte (2011 e 2012) è stato eletto Defensive Player of the Year della Big South Conference.

Come professionista ha iniziato la carriera in Olanda, vestendo i colori dei Matrixx Magixx di Wijchen per due stagioni, dal 2012 al 2014, per poi trasferirsi in Germania in ProA (la seconda lega tedesca) al MLP Academics Heidelberg, dove in 33 gare ha viaggiato a 15.1 punti, 6.4 rimbalzi e 2.2 recuperi. Nell’estate del 2015 è approdato in Italia, chiamato in A2 dalla Moncada Agrigento: in 37 gare ha segnato 16.9 punti con 6.3 rimbalzi e 2.2 recuperi. Tornato in Germania nella stagione 2016-2017, questa volta nel massimo campionato, ha giocato a Ludwigsburg, segnando 8.7 punti e catturando 3.1 rimbalzi per gara in Bundesliga (dove la squadra è approdata fino alle semifinali) e 11.0 punti con 4.9 rimbalzi in FIBA Champions League (eliminata solo nei quarti). Nel 2017-2018 è tornato in Italia per debuttare in Serie A con Cremona: con una stagione da 13.2 punti, 5.4 rimbalzi e 1.7 recuperi in 28′ di media, Kelvin è stato un elemento fondamentale per la Vanoli nella qualificazione ai Playoff.

A proposito del suo arrivo, dice Marco Martelli, DS bianconero: “Kelvin Martin chiude il nostro parco stranieri portando in dote la sua fisicità, il suo dinamismo e la sua attitudine difensiva, oltre al potenziale che è stato capace di mostrare in Italia fin dalla prima stagione in A2 ad Agrigento. Per lui si tratta di una tappa importante nella sua carriera; per noi è un tassello ideale ed estremamente funzionale nella squadra che abbiamo fin qui costruito“.

 “Sono felice di essere alla Virtus: mi sento onorato di questa opportunità”, sono invece le prime parole di Kelvin Martin da bianconero raccolte dall’Ufficio stampa virtussino. “ La Virtus è un Club che ha fatto la storia del basket europeo, è rispettato ovunque e sento che fare grandi cose a Bologna significa creare grandi opportunità al Club stesso e a tutti noi che ne facciamo parte. I tifosi sono incredibili. Ho giocato due volte qui nella mia carriera e altrove non ho mai trovato un’arena del genere: pensare che da ora sarà il mio campo di casa è qualcosa di davvero fantastico. Nei colloqui con il management ho percepito che Bologna sta cercando di conquistare qualcosa di grande e di continuare a creare quella cultura di basket che ha sempre avuto nella sua storia: oggi sono estremamente grato che abbiano pensato a me per farne parte. Di sicuro non sarà facile, ma mi aspetto che la nostra squadra giocherà duro e ad armi pari ogni giorno e in ogni partita di questa stagione. Io sono un giocatore versatile, che porta tantissime cose alla squadra, sia in attacco che in difesa. Posso giocare più posizioni, ma la cosa più importante è che in campo porto energia, gioco con il cuore e faccio di tutto per vincere. Sono pronto per questa sfida”.

Ora alla Virtus non resta che completare l’elenco degli italiani iscrivibili a referto, ma la squadra è fatta, ed a coach Sacripanti rimane il compito, a parer nostro stimolante, di amalgamare un gruppo che sulla carta appare costruito con raziocinio e funzionalità.

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