Basket
Un anno di Virtus Bologna: i momenti migliori e quelli più complicati del 2024
Un anno amaro per i bianconeri tra poche gioie e tanti dolori, ma il finale fa ben sperare per un miglior 2025
Nello sport si analizzano le stagioni non gli anni solari, ma di questi ultimi ci sono sempre momenti da ricordare, tra gioie dolori e cambiamenti, paure e nuove certezze: ripercorriamo allora il 2024 della Virtus Bologna.
Capodanno in alta quota
Lo scorso inizio anno per la Virtus è arrivato all’insegna di un grande entusiasmo, chiuso con l’ennesima vittoria sul finale siglata da Lundberg, questa volta a Belgrado, contro il Partizan il 28 dicembre 2023. Al ritorno a Bologna i bianconeri vennero accolti dalla folla festante in quel dell’aeroporto Marconi, in tasca un record di 12-5 e il giro d’andata in Eurolega chiuso al secondo posto.
Il 30 dicembre arrivò anche la vittoria in LBA contro Pesaro ma il nuovo anno venne inaugurato in una Segafredo Arena sold out contro il Bayern Monaco. Risultato? Lo ricordiamo tutti, ennesima vittoria conquistata in Zona Iffe Lundberg con il punteggio di 85-83, nella stessa settimana arrivò anche il successo in casa dell’Alba Berlino e in Europa si volava altissimo.
Le prime battute d’arresto
Al giro di boa del nuovo anno le V Nere sembravano realmente poter sognare in grande, una classifica europea oltre ogni inimmaginabile aspettativa, il confronto a distanza con Milano che vedeva le due compagini a due livelli differenti ma qualcosa iniziava a scricchiolare. Il primo campanello d’allarme arriva al Palabigi dove il 7 gennaio i bianconeri vengono sconfitti per 72-66. Da lì due sconfitte pesanti anche in Eurolega contro Maccabi ed Efes.
Iniziano poi le problematiche fisiche dovute ai tanti minuti giocati da alcuni dei bianconeri di Banchi: come Shengelia che proprio dopo la gara persa ad Istanbul si fermò per alcuni problemi alla schiena.
La vittoria con Asvel e la continuità in campionato
Uno degli ultimi squilli di tromba in Eurolega: il 18 gennaio l’ennesima vittoria interna dei bianconeri che in una gara complicata riescono ad avere la meglio sull’Asvel grazie ad una prestazione a tutto tondo di Daniel Hackett.
Anche in campionato, dopo la sconfitta di Reggio le V Nere mettono in striscia cinque vittorie consecutive, tutte con ampi divari e si presentano così alla Coppa Italia come seria candidata alla vittoria finale.
Coppa Italia e l’imbattibilità interna in EL
Nonostante le prime vere difficoltà in campo europeo Belinelli e compagni raggiungono quota 11 vittorie consecutive in casa, l’ultima quella per 88-84 contro il Partizan. La settimana dopo però, quel record incredibile viene infranto dal Monaco che espugna la Segafredo Arena, inviolata dalla prima giornata (al Paladozza) contro lo Zalgiris.
Alla rassegna Torinese la V Nere arriva comunque carica e vogliosa di riconquistare una Coppa Italia che in bacheca manca ormai da troppi anni. Ai quarti di finale c’è Reggio Emilia, l’ultima squadra in Italia ad aver battuto i bianconeri. Partita che i ragazzi di Banchi sembrano controllare ed avere in pugno, fino all’ultimo quarto quando arriva la batosta sotto i colpi di Galloway. Eliminazione bruciante per i bianconeri, che aprono così al momento peggiore della stagione 23/24.
Discesa a picco per la Virtus Bologna
Al ritorno dalla sosta delle nazionali, l’amaro in bocca è ancora tanto ma ad addolcire arriva la vittoria interna contro il Valencia per 87-74. Quel successo, datato 29 febbraio, sarà però l’ultimo della stagione regolare bianconera in Europa. Da quel momento in poi le V Nere raccolgono sette sconfitte in fila, l’infortunio di Daniel Hackett segna un punto pesante dal quale il 23 farà fatica a ripartire dopo mesi da assoluto protagonista.
Nonostante le tantissime sconfitte però, il bottino messo da parte dalla Virtus Bologna permette la qualificazione ai play-in con la conquista della decima posizione con un record di 17-17.
Il primo posto il LBA e la vittoria ad Istanbul
Ai Play-In le V Nere sfidano al primo turno un Efes in assoluto stato di forma: Larkin, Clyburn e compagni sembrano essere lanciati verso la conquista dei playoff e il primo quarto dell’attuale numero 8 bianconero sembra confermare il tutto. La Virtus però mette in piedi l’ultima grande prestazione della propria stagione Europea, una difesa arcigna porta al solito finale punto a punto in cui il solito Lundberg regala l’ultima gioia stagionale al popolo virtussino. A Vitoria infatti, nel secondo turno decisivo per l’approdo ai playoff hanno la meglio Howard e Moneke che si guadagnano così l’ottavo posto e la sfida contro il Real Madrid nella post-season.
In campionato i bianconeri riescono a raggiungere quel primo posto finale che permette di arrivare ai playoff LBA da testa di serie, davanti ovviamente a Milano contro la quale, in una finale preannunciata, i felsinei conquistano il fattore campo.
La finale scudetto
3-1 contro Tortona e 3-1 contro Venezia per la Virtus Bologna, che raggiunge la solita finale contro Milano. Le certezze però non sono tante in un finale di stagione calante rispetto a quella partenza da big europea. Quel tanto inseguito fattore campo sfugge dalle mani bianconeri già in Gara-1, partita che risulterà decisiva, la seconda e bianconera e al Forum si arriva sull’uno pari.
Gara-3 rappresenta però un punto dolente, il solito, dovuto ad una gestione arbitrale che fa discutere e infiamma la finale scudetto. Sul 2-1 Milano però la serie è indirizzata e i biancorossi sfruttano il primo matchpoint contro una Virtus che in Gara-4 si presenta scarica a livello sia mentale che fisico.
Estate travagliata: tra sponsor l’addio alla femminile e il mercato
Dopo la sconfitta in finale contro Milano arrivano segnali poco rassicuranti in ambito societario. Segafredo annuncia un non rinnovo di sponsorizzazione per le V Nere, situazione poi risollevata dal patron Zanetti ma a con cifre al ribasso rispetto ai contrati precedenti. La decisione che lascia tutti di stucco è però quella di chiudere il progetto della Virtus Femminile, arrivato fino all’Eurolega ma poi abbandonato di punto in bianco per veicolare i fondi tra squadra maschile e giovanili.
Il mercato poi, vive una gestione particolare: vengono salutati giocatori come Lundberg e Abass che avevano dimostrato il loro valore durante l’anno e in entrata tutto sembra tacere. Nascono i dubbi su Banchi ma si decide di proseguire insieme e dopo tanto attendere il roster bianconero viene presentato praticamente al completo con ben sette nuovi arrivi. Tra questi spiccano Clyburn e Tucker, con un Morgan che promette bene.
La nuova stagione
Pronti via e le V Nere si fanno fregare in casa la Supercoppa da Milano, quando già contro Napoli in semifinale rischiano in un secondo tempo da brividi. Banchi sembra non avere il nuovo roster in mano: manca un lungo visto l’infortunio di Cacok, Grazulis approda a Bologna da lungo degente e i nuovi fanno fatica ad inserirsi.
I problemi però arrivano in Eurolega: arrivano subito quattro sconfitte in fila, poi il lampo di Clyburn a Belgrado sembra dare fiato ai bianconeri. Ma è solo un fuoco di paglia: la Virtus di Banchi raccoglie ben 11 sconfitte nei primi 13 turni, ma l’ultima è quella più pesante. Arriva in casa contro l’Alba e mette in ginocchio un Banchi ormai inerme davanti a quelli che non sembrano più i suoi giocatori e decide di farsi da parte.
Dietro però c’è una situazione societaria che non garantisce tranquillità ad un ambiente che proprio contro l’Alba arriva esasperato alla contestazione.
L’arrivo di Dusko Ivanovic
L’ultimo scorcio di 2024 è segnato dall’approdo in Virtus Bologna di Dusko Ivanovic. Con il suo arrivo Clyburn e compagni stanno pian piano ritrovando fiducia e identità difensiva. La vittoria in terra basca in Eurolega e le successive contro Barcellona e Asvel in casa hanno riportato un po’ di entusiasmo così come l’ultima ottenuta contro Scafati in modo autorevole.
La Virtus Bologna si lascia così alle spalle un 2024 difficile, segnato dai zero titoli alzati al cielo e dalle tante sconfitte subite in campo europeo, ora però il nuovo corso è già avviato. Il 2025 inizierà sul campo più difficile d’Europa (OAKA) ma le soddisfazioni da questa squadra possono arrivare e i titoli a disposizione in campo nazionale sono tanti, a partire dalla Coppa Italia.
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