Basket
Un secondo quarto magistrale porta la Virtus in finale: superata Venezia 64-76
UMANA REYER VENEZIA – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 64 – 76 (20-22; 25-38; 41-56)
Umana Reyer Venezia: Bestagno 6, Carangelo 3, Thornton 5, Anderson 8, Madera 13, Smorto 2, Attura 5, Rescifina ne, Penna 7, Ndour Gueye 15. All. Andrea Mazzon.
Virtus Segafredo Bologna: Sagerer 14, Tassinari, Tava ne, Barberis 3, Laterza ne, Dojkic 16, Battisodo 2, Turner 23, Zandalasini 16, Cinili 2. All. Lino Lardo.
Arbitri: Gabriele Gagno, Emanuela Tommasi, Lorenzo Lupelli.
Tiri liberi: VE 8/10 (80%); BO 10/14 (71%).
Rimbalzi: VE 36; BO 33.
Falli: VE 17; BO 18.
Tiri da 2: VE 13/33 (39%); BO 24/39 (62%).
Tiri da 3: VE 10/24 (42%); BO 6/23 (26%).
QUINTETTI INIZIALI
Umana Reyer Venezia: Carangelo, Attura, Madera, Thornton, Ndour Gueye.
Virtus Segafredo Bologna: Pasa, Dojkic, Zandalasini. Cinili, Turner.
Vola in finale di Coppa Italia la Virtus Bologna, impostasi nettamente nella serata di ieri contro la Reyer Venezia per 64-76. Le chiavi dell’incontro sono state sicuramente la grande prestazione corale (ben quattro giocatrici oltre i dieci punti), ma soprattutto la grande difesa che, nel secondo quarto, ha spaccato la gara, permettendo alle bianconere di portare a casa la vittoria.
Un inizio punto a punto quello che ha caratterizzato la semifinale tra venete ed emiliane, con Madera a condurre le sue dal punto di vista realizzativo, mantenendole a contatto con le ospiti, volitive con 16 punti del duo Zandalasini-Turner.
Il tira e molla del primo periodo, vede la Virtus spuntarla di sole due lunghezze alla prima sirena che, al rientro sul parquet, si incrementano sensibilmente. Il pareggio di Ndour Gueye prima ed il sorpasso di Bestagno poi sembrano l’incipit di un copione già visto, ma otto punti di Sagerer e la tripla di Dojkic fanno scivolare la Reyer sotto di dieci lunghezze. A tre minuti dalla pausa lunga, le orogranata non riescono a spezzare un digiuno che si protrae da oltre duecentoquaranta secondi, incassando altri tre punti con Turner che fissa il punteggio all’intervallo sul 25-38.
Costretta ad inseguire, al rientro dalla pausa la Reyer mette in piedi una reazione di carattere con i centri di Ndour Gueye, Madera e Anderson, vanificata da otto punti di Zandalasini. Puro ossigeno i canestri dell’esterna ex Schio per Bologna, che le permettono di rimanere in controllo della gara, ampliando la propria leadership con gli apporti fondamentali di Cinili, Sagerer e Turner.
Quindici i punti di vantaggio per le bianconere agli albori dell’ultimo periodo dell’incontro, oggetto di interesse per le tiratrici di Venezia Madera e Attura che tentano di eroderli con le loro conclusioni. Costrette agli affondi dalla lunga distanza, alle orogranata non bastano le stoccate dalla linea dei 6,75, rese vane dalla prova corale bolognese condotta da Dojkic (sette punti per lei nell’ultimo quarto). Le ragazze di Mazzon cercano di bruciare le resistenze ospiti con la fiammata da tre punti di Bestagno, Ndour Gueye e Penna, ma il divario è troppo ampio e, a due minuti dalla fine, Sagerer dalla media e la guardia croata numero 18 dalla lunetta chiudono l’incontro.
Finisce così a San Martino di Lupari: Bologna batte Venezia 76-64.
Conquista il passaggio del turno la Segafredo, trascinata da una solida prestazione di Sagerer, Dojkic e Zandalasini (autrici di 13, 16 e 16 punti) e condotta dalla stella statunitense Turner, ancora a referto con una doppia doppia da 23 punti e 13 rimbalzi.
Non sono bastate invece alla Reyer la doppia doppia di Ndour Gueye (15 punti e 10 rimbalzi) ed i 13 punti di Madera (uniche giocatrici in doppia cifra) che, combinate alla prolificità offensiva (solo una cestista orogranata non a segno su undici totali, non hanno permesso a Venezia di vincere.
Sarà dunque Schio contro Bologna la sfida conclusiva di questa Coppa Italia, con le Orange impostesi nettamente in semifinale contro Lucca, trascinate dalla doppia doppia di Jasmine Keys e da 18 punti di Mestdagh, due delle sette giocatrici al servizio di Dikaioulakos in doppia cifra. Per completare questo capolavoro, alla Virtus servirà un’altra serata importante in difesa contro l’ottimo giropalla scledense (ben 30 gli assist del Famila), oltre ad una forte presenza sotto i tabelloni (48 rimbalzi nella vittoria di ieri per le avversarie). Grande attesa dunque per la sfida delle 18 di oggi pomeriggio tra Schio e Bologna, impegno probante ma che potrebbe regalare alle emiliane la prima gioia del nuovo corso targato Lino Lardo.
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