Basket
Virtus Segafredo battuta a Chiavenna da Cantù nella prima amichevole di stagione: 68 – 84
Virtus Segafredo Bologna – Pallacanestro Cantù 68 – 84 (19-22; 42-40; 57-59)
Al PalaMaloggia di Chiavenna per il primo test agonistico della stagione la Virtus Segafredo incontra la pallacanestro Cantù di Cesare Pancotto. Sulla panchiona dei bolognesi invece è Goran Bjedov, vista l’assenza di coach Djordjevic in Cina con la nazionale serba. Assieme a lui per la Virtus mancano Teodosic, Gamble, Ricci e l’infortunato Nikolic, ospiti Ivan Paunic ed alcuni giovani, compreso Gora Camara che giocherà la stagione in prestito a Casale Monferrato.
Quintetto virtussino con Markovic, Gaines, Weems, Baldi Rossi e Hunter; per Cantù, Pecchia, La Torre, Clark, Collins e Hayes.
Subito in partenza assist di Markovic per il tap in di Hunter, ma in un primo momento Cantù approfitta dei numerosi errori al tiro bolognesi per portarsi in vantaggio di qualche punto (2-7). I giochi virtussini non sono ancora sufficientemente digeriti dai giocatori, tuttavia si arriva presto sul 9 pari, mentre comincia il tourbillon dei cambi e per il momento emerge una certa differenza nella condizione fisica a favore dei canturini, che per l’intensità compiono anche alcuni falli in più. L’equilibrio si rompe giusto nel finale del quarto, 19-22 a favore dei brianzoli.
La partita riprende con un piccolo break bianconero (con Weems in posizione di 4 e Baldi Rossi di 5) per un rapido 30-26. Alcune incertezze, da una parte e dall’altra, sembrano dovute alla preparazione ancora approssimativa. Nel complesso comunque le due formazioni si equivalgono e all’intervallo si va sul 42-40 per i bolognesi, con un Vince Hunter che ha giù evidenziato di appartenere ad una categoria superiore e Hayes che finora pare il migliore dei suoi.
Pare aumentare la pressione difensiva della Virtus alla ripresa (infatti fioriscono anche i falli compiuti) e così cresce il distacco, in doppia cifra complice una rocambolesca tripla di Markovic (54-42). Continua così fin quando gli inevitabili cambi non riportano avanti i lombardi con un laconico 14-1 (55-56) , ed il terzo periodo finisce 57-59.
È il giovane Procida a dare il +4 ai canturini ad inizio ultimo quarto, con un Markovic innervosito che si fa dare un fallo tecnico per proteste su una decisione arbitrale. È un’amichevole, ma nessuno sembra starci a perdere, nonostante le inevitabili rotazioni. Cantù arriva a +8 (59-67) poco prima di metà periodo, Bjedovic chiama timeout. Rientra infatti la Virtus con Markovic, Gaines, Weems, Paunic e Hunter e subito recupera una palla in difesa. Weems però sbaglia un paio di cose (tripla e passaggio) permettendo ai brianzoli di andare sul +11. In verità, non c’è motivo e soprattutto manca la condizione per accelerare più di così, per cui Cantù ora straripa potendo gestire con serenità il vantaggio cospicuo, che tocca i +18 (66-84). La partita finisce 68 – 84 con in campo pressoché tutti i giovani. È stata in ogni caso una sgambata interessante, di quelle che fanno bene nella costruzione della squadra. La Virtus è durata un po’ più di 25 minuti, tenendosi avanti di una dozzina di punti, poi i muscoli appesantiti hanno avuto la meglio. In questo, la squadra di Pancotto è apparsa un briciolo più avanti. Bjedov si dice nella sostanza soddisfatto, speriamo che questo non scateni i primi, stucchevoli lamenti dei tifosi più pessimisti.
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