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In Spagna la prima, vincente Final Four della Virtus

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Le V nere, che hanno appena affrontato il Partizan in Eurocup, si apprestano a disputare la settima Final Four internazionale, a Tenerife, per la Coppa Intercontinentale. La prima partita di questo genere di eventi le V nere la disputarono a Barcellona il 21 aprile 1998 contro il Partizan, per guadagnarsi l’accesso alla finale di Eurolega di due giorni dopo. Le due squadre si erano già incontrate in precampionato e nel girone di Eurolega. Il 31 agosto l’amichevole di Casalecchio fu decisa da una tripla allo scadere di Danilovic, di ritorno dall’esperienza Nba. Nel Girone C europeo la partita casalinga viene controllata dalle V nere fino al 71-56 del 37′, poi i serbi, con una reazione veemente arrivano a meno quattro a otto secondi dalla sirena, ma ormai è troppo tardi e la Kinder vince 77-72. A Belgrado invece nessuna storia, il Partizan fa spinning, pedala ma non procede: il risultato finale è un imperioso 49-74 per una Virtus che chiude il girone al primo posto con nove vittorie e una sconfitta. Portandosi dietro i risultati del primo girone, la Kinder affronta il Girone G, vince le prime quattro poi, a qualificazione ottenuta, perde le ultime due. Superata negli ottavi l’Estudianntes Madrid e, nei quarti, la Fortitudo ecco la Kinder a Barcellona. Semifinale quindi contro il Partizan Belgrado: 9-12 al 7′, poi parte la galoppata Kinder. Danilovic, che gioca con una caviglia gonfia, non segna, ma lavora per la squadra e marca Radosevic; a fare punti ci pensa Savic (Zoran marca Tomasevic e lo annulla, anche se all’inizio Messina aveva pensato di destinarlo a Drobnjak): segna dodici dei primi quattordici punti bolognesi, con anche una tripla. La Kinder piazza un parziale di 13-0 in 4’30”, poi lascia solo cinque cesti ai serbi in 11′. Punteggi eloquenti: 22-13 al 12′. 30-15 al 14′, quando segna il primo cesto Rigaudeau, 37-16 al 16’30” con un puntuale e preciso Nesterovic. Il tempo termina 45-25, con le V nere che hanno quasi il 90% da due punti, 17 su 19, 12 assist e prevalgono anche nel settore rimbalzi, lasciandone uno solo in attacco agli avversari. Ripresa senza storia, con Messina che concede riposo a turno a Danilovic e Rigaudeau. Due giorni dopo finale contro l’Aek Atene degli ex Coldebella e Prelevic: 28-20 il primo tempo, con, solamente, cinque canestri dei greci; a inizio secondo tempo le V nere allungano 33-20, ma l’AEK rosicchia punti fino al 45-41. Un parziale di 13-3 chiude l’incontro e quando Savic infila la tripla del 52-42 la marea bolognese giunta a Barcellona esplode. Il risultato finale è di 58-44, seconda coppa in bacheca dopo la Coppa delle Coppe 1990 e Virtus campione d’Europa per la prima volta. Grandi feste a Barcellona e al ritorno della squadra a Bologna. Poco più di un mese dopo si replicherà con le feste per lo scudetto, vinto in cinque appassionanti finali contro la Fortitudo.

 

Ecco i punteggi Virtus delle due gare

 

Virtus Kinder Bologna – Partizan Belgrado                         83-61

(Morandotti 0, Au. Binelli 7, Frosini 2, Crippa, Abbio 9, Nesterovic 14, Rigaudeau 12, Savic 23, Danilovic 10, Sconochini 6)

 

Virtus Kinder Bologna – Aek Atene                                     58-44

(Morandotti 0, Au. Binelli 2, Frosini, Crippa, Abbio 6, Nesterovic 6, Rigaudeau 14, Savic 7, Danilovic 13, Sconochini 10)

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