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La Virtus Segafredo supera con autorevolezza una Brindisi mai doma: 90-82

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VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – HAPPY CASA BRINDISI 90 – 82 (17-27; 50-35; 72-62)

Virtus Segafredo: Tessitori 10, Pajola 6, Alibegovic, Hervey 20, Ruzzier 3, Jaiteh 8, Alexander 3, Ceron n.e., Barbieri n.e., Weems 13, Teodosic 14, Cordinier 13. All. Scariolo

Happy Casa: Carter, Adrian 13, Perkins J. 9, Zanelli 7, De Donno n.e., Visconti 2, Gaspardo 10, Clark Jr. 17, Guido n.e., Chappel 4, Udom 2, Perkins M. 18. All. Vitucci

Arbitri: Sahin, Baldini, Capotorto

Tiri liberi: BO 10/12; BR 7/13

Falli: BO 18; BR 19

Rimbalzi: BO 39; BR 35

Tiri da 2: BO 19/35; BR 18/37

Tiri da 3: BO 14/26; BR 13/35

La Virtus Segafredo oggi è senza Sampson, Belinelli e Mannion, la Happy Casa Brindisi è squadra pericolosissima in tutti i reparti e così la gara serale alla Virtus Segafredo Arena si preannuncia più che interessante. Difatti, sarà combattutissima fino alla fine, anche se si è viaggiato con piccoli strappi dall’una e dall’altra parte che avrebbero anche potuto chiudere prima le cose. Se non è stato così è perché sul parquet si è visto un basket di tutto rispetto da entrambe le parti.

In partenza il quintetto Virtus è con Pajola, Teodosic, Weems, Hervey e Tessitori; quello di Brindisi è Clark, J. Perkins, Gaspardo, Adrian, M. Perkins. Si comincia con una piccola magia di SanTeodosic, ma Clark replica immediatamente con la più classica delle triple. E continua così, indicando la strada ai suoi con una efficacia che premia i pugliesi, sopra 21-7 dopo cinque minuti. Scariolo prova a rimescolare le carte con i primi cambi, e Vitucci lo imita, anche perché Clark ha già due falli commessi per fermare SanTeo. In poco più di un amen Bologna guadagna un 10-3, ma non basta per riequilibrare le sorti dell’incontro, che si ferma la prima volta sul 17-27.

È Cordinier l’ispiratore della rimonta bianconera, che al 12° riporta sotto Bologna 23-27 con in campo, oltre a lui, Ruzzier, Alexander, Hervey e Tessitori, cha adesso stanno soprattutto difendendo con tutt’altra intensità rispetto ai quintetti precedenti. Senza Clark Brindisi invece sta perdendo un po’ di pericolosità; difatti, al 14° arriva il vantaggio Virtus, ancora con Cordinier: 31-29. A questo punto la gara è come fosse ricominciata, sebbene con tutt’altra inerzia, e il rientro di Teodosic consente ai padroni di casa un piccolo strappo colorato di momenti spettacolari, che esaltano fra l’altro la perizia balistica di Hervey e Weems. La Happy Casa è quasi tramortita, con Chappel che si arrabbia per uno sfondamento che gli viene attribuito e prende un tecnico a pochi secondi dall’intervallo, al quale si va sul 50-35.  

Al rientro Clark si ripresenta com’era cominciata, ma ora la diversa serenità che viene dal vantaggio permette ai bolognesi di replicare con maggiore incisività. Brindisi tuttavia non ci sta a cedere le armi, rimane sempre lì, e Scariolo chiama sospensione al 26° (sul 66-54) per provare ad affondare il colpo decisivo. Che non arriva perché Brindisi oltre a Clark mette in evidenza i due Perkins, Adrian e Gaspardo che continuano a rispondere colpo su colpo. All’ultimo intervallino è dunque 72-62, con la partita insomma ancora decisamente da giocare.

Clark oggi è sontuoso, Ruzzier gli risponde con una regia che sorprende solo chi non conosce bene il playmakerino giuliano. Cordinier un po’ disfa ma soprattutto fa, con una prestazione a tratti esaltante e Vitucci a 7’ dalla fine chiama a rapporto i suoi per studiare le possibili contromosse conclusive. Dopo di che, in effetti, un paio di palle rubate con abilità riporta i suoi sotto la doppia cifra di distacco, 79-72 a 5’21” dalla fine. Scariolo allora cerca l’antidoto con un quintetto che provi a garantire efficienza sia in avanti che in difesa, ma il distacco scende a -2 a 1’36” con la tripla di Adrian. Hervey, dalla distanza, riallunga, e subito dopo Pajola ruba palla e vola in contropiede per l’86-79 che a 1’05” chiude presumibilmente la gara. È così, perché l’ultimo minuto serve solo a definire un risultato finale, 90-82, che premia la squadra di casa. Bella partita, insomma, tra due squadre che si confermano ai vertici del basket italiano. Due collettivi che si fanno apprezzare proprio perché sono veramente tali, anche se al loro interno annoverano vere stelle. E questo è uno dei pregi maggiori per una squadra di basket.

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