Basket
La Virtus Segafredo non cade nella trappola della rissa e batte il Darussafaka Istanbul con scarto in doppia cifra: 83 – 72
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – DARUSSAFAKA TEKFEN ISTANBUL 83 – 72 (20-14; 47-33; 59-52)
Virtus Segafredo: Gaines, Pajola, Baldi Rossi 8, Markovic 7, Ricci 6, Deli , Cournooh 8, Hunter 9, Weems 11, Nikolic n.e., Teodosic 19, Gamble 15. All. Djordjevic
Darussafaka Tekfen: Ozmizrak5 , Agva, Browne Ram 7, Demir, Hamilton 8, Veyseloglu 2, Ozdemiroglu 5, Lamb16 , Jones 3, Sav, Guler 13, Colson II 13. All. Ernak
Arbitri: Boltauzer, Obrknezevic, Lavrukhin
Tiri liberi: BO 25/33; IS 17/22
Falli: BO 22; IS 28
Rimbalzi: BO 47/ IS 42
Tiri da 2: BO 23/37; IS 20/51
Tiri da 3: BO 4/25; IS 5/28
La prima partita in casa della Virtus Segafredo nelle Top16 di Eurocup è subito verifica importantissima. La truppa di Djordjevic arriva da una batosta a Belgrado che deve essere riscattata per poter continuare ad avere obiettivi di un certo rango, e di fronte si pone un ostacolo bello tosto, che ha fatto della intensità difensiva il proprio marchio di fabbrica. Il Darussafaka Tefken viene da una vittoria casalinga con Trento, con quattro uomini in doppia cifra. Squadra senza stelle assolute, fa della propria compattezza un elemento di forza. La Virtus viceversa a questi livelli si è dimostrata fin qui estremamente serbo-dipendente, come avevano ben capito in casa Partizan. Forse una chiave potrebbe essere proprio l’assunzione di maggiori responsabilità da parte del resto del roster, ma in primis fondamentale sarà ancora una volta l’approccio iniziale, perché a questi livelli non ci si può permettere l’abulia di tanti avvii virtussini di quest’anno.
Si parte con Markovic, Teodosic, Weems, Ricci e Gamble per la Virtus, Colson, Browne, Hamilton Ozdemiroglu e Jones per il Darussafaka. Gamble si impone immediatamente con una sonora schiacciata, poi però Teodosic sbaglia una tripla emotivamente importante e la difesa bolognese subisce un costoso rimbalzo in attacco dei turchi. Ricci con un po’ di fortuna e Markovic producono un piccolo allungo (7-2) mentre Colson e Hamilton sbagliano tanto. Si procede nel modo sperato dai bolognesi, con la chicca di un meraviglioso assist di Markovic per Gamble che dà l’11-2 al 5°. Il play replica poco dopo per Weems, mentre sono iniziati i primi cambi. A 4’18” dalla sirena arriva il primo canestro su azione del Darussafaka, complice una scivolata di Teodosic, ma la replica di Hunter costringe Ernak al time out. Clamoroso un gesto di Baldi Rossi per salvare una svirgolata di Teo e servire Hunter che schiaccia, prima della tripla di Lamb. Pure Cournooh, si mette in ritmo con un gran bel 2+1, tuttavia i turchi non muoiono mai, e alla sosta è solo 20-14, solo un +6 incredibile per il gioco visto in campo, con i bianchi di Istanbul che confermano di saperla lunga.
C’è un grande Cournooh ad avvio secondo periodo, con il trend che però resta il medesimo: il Darussafaka resta aggrappato nel punteggio, col distacco sempre più risicato (+4). Per un po’ la Segafredo rimane in attacco con gli avversari che si riempiono di falli, compreso un tecnico alla panchina per proteste. A metà quarto la sospensione chiesta da Ernak arriva sul 37-25. L’inizio della fine? Macché, due minuti dopo è 37-29 e a questo punto è Djordjevic a preoccuparsi un po’. La difesa molto aggressiva dei turchi innervosisce parecchio i bolognesi che riescono peraltro ad arrivare all’intervallo sul +14, 47-33.
Il secondo tempo ripropone sprazzi di nervosismo che potremmo definire “da partita di coppa” e gli ospiti si confermano un po’ più navigati. Un 50-36 diventa in fretta 52-43. Curioso un fallito triplo tentativo di tripla di Markovic con ripetuto rimbalzo in attacco di Cournooh che serve sistematicamente il compagno. La reiterazione dell’errore scalda il pubblico dei “benpensanti”, ripagati da un nuovo mega assist del play per Hunter. La caratteristica del periodo è divenuta l’aggressività dello scontro e questo paga maggiormente gli ospiti, che recuperano fino al 59-52.
Così è quasi un ricominciare da capo, con tanto più acido lattico in corpo. Baldi Rossi infila una tripla di grande coraggio come apertura delle marcature, Lamb risponde subito dalla media. Un paio di belle azioni ridanno il +12 e Ernak chiede time out a 7’12” dalla conclusione. La partita è bella, lo vuole ribadire Gamble che schiaccia servito da Weems . Hamilton risponde con essenziale efficacia. Poi, brutto episodio: Browne commette fallo su Markovic e insiste nell’aggredirlo dopo il fischio. Markovic lo guarda storto, gli arbitri perdono la trebisonda e rifilano una serie di falli all’uno e all’altro che costano l’uscita di entrambi. Il clima si surriscalda, dai liberi che ne derivano si esce sul 70-57 e mancano 5’51”. Uno 0-5 consiglia a Bologna una sospensione, dalla quale esce con un Cournooh formato europeo. Ora il Darussafaka cerca chiaramente di metterla in rissa. Hamilton e Guler proprio non ci stanno a perdere e realizzano con grinta; Santeodosic però che detta la via ai suoi, giusto per ristabilire certe gerarchie. A 58” (79-69) instant replay per decidere una rimessa sotto il canestro turco: ragione a questi ultimi, che non sfruttano l’occasione per accorciare. Ne segue un parapiglia per due stoppate bolognesi giudicate regolari senza che arrivino ulteriori sanzioni arbitrali. Il pubblico frustrato inveisce contro una terna che sta perdendo apparentemente il controllo. La partita è chiusa, di fatto, ma anche la questione differenza canestri diviene importante. Anche in questo ha la meglio Bologna che riesca ad ottenere un discreto +11. Finisce 83-72, la risposta della panchina è arrivata, perché Cournooh e Baldi Rossi hanno fatto un partitone, soprattutto il primo, e insomma la serata è andata per il verso giusto, nonostante i diversi patemi. Importante è stato soprattutto non perdere la testa, e la presenza di Santeodosic è stata come sempre fondamentale. Ora la testa al campionato. Sabato arriva al PalaDozza Pistoia, e non si dovrà perdere la concentrazione.
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