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Una grande Virtus Segafredo può proseguire l’avventura in Eurocup, piegando a Belgrado il Darussafaka Istanbul 106-96

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DARUSSAFAKA TEKFEN ISTANBUL – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 96 – 106  (14-30; 40-52; 68-79)

Darussafaka Tekfen: Ozmizrak 5, Agva 2, Browne 14, Dora, Demir7, Hamilton 11, Veyseloglu 4, Ozdemiroglu 10, Lamb 14, Jones 5, Guler 10, Colson II 14. All. Ernak

Virtus Segafredo: Gaines 9, Marble 7, Pajola 10, Baldi Rossi 3, Markovic 3, Ricci 17, Delia 6, Cournooh n.e., Hunter 5, Weems 15, Teodosic 21, Gamble 10. All. Djordjevic

Arbitri: Perez, Foufis, Udyanskyy

Tiri liberi: IS  16/17; BO 21/25

Falli: IS 26; BO 20

Rimbalzi: IS  20; BO 30 

Tiri da 2: IS  22/40; BO 20/34

Tiri da 3: IS 12/25; BO 15/25

Finalmente il momento della gara è arrivato. Giocato alla Stark Arena di Belgrado, questo Virtus Segafredo-Darussafaka giunge dopo una pazzesca sequela di proclami, editti, fatti di cronaca che hanno dell’incredibile, se rapportati ad un evento sportivo; il quale, peraltro, potrebbe valere quasi una stagione per le contendenti, visto che si tratta in sostanza di uno spareggio per proseguire l’avventura europea. La squadra di Djordjevic si presenta per la prima volta quest’anno con un roster finalmente completo, ma pure da tre settimane di inattività agonistica; il Darussafaka invece ha giocato tanto, e ultimamente anche perso, dopo un esaltante avvio di Coppa di Turchia vincente con l’Efes Pilsen. Impossibile il pronostico, sinceramente: peserà di più il lungo stop oppure la diatriba dirigenziale, l’assenza dei tifosi o la tensione da “finale”?

In quintetto sono Browne, Guler, Jones, Colson, Hamilton per Istanbul, Markovic, Marble, Weems, Ricci e Gamble per Bologna, con Teodosic inizialmente in panchina. L’avvio è fulminante per i turchi, con schiacciata poderoso di Hamilton dopo pochi secondi. Il clima è surreale, così a spalti vuoti. Pronta la risposta di Marble, Ricci e anche Gamble. Ma i verdi di Ernak per ora ci sono, neanche le tripla di Weems e Markovic li stende; poi Djordjevic ne cambia tre in una volta, e arriva uno scambio Teo-Delia-Pajola da antologia. Quando entra anche Baldi Rossi il vantaggio è saldamente in doppia cifra da un po’, e quando segna Delia è l’ottavo bolognese a referto. Al suo primo tiro anche Gaines realizza un 3+1 spettacolare, come è un po’ tutto il gioco virtussino. Il periodo termina 14-30, il Darussafaka è al momento come tramortito, ma mai fidarsi di un gruppo che fa della grinta il proprio marchio di fabbrica.

Al rientro il film parrebbe non mutare, con l’inconveniente di un infortunio a Hunter che va a sbattere contro un tabellone pubblicitario in contropiede. La Segafredo sta giocando benissimo, eccezion fatta per alcune – solite – palle perse, con una gran circolazione della palla. Però il Darussafaka resta lì, nel parziale, perché ora, dopo un +21, le maglie difensive bianconere si sono leggermente allentate, mentre i turchi sembrano aver stretto le loro, riuscendo a tornare a -11. Bologna è aiutata a respingerli da un fallo tecnico quasi preteso da Ernak, che tuttavia costa, come sovente accade, alla Virtus una serie di successivi fischi arbitrali di una pretestuosità quasi ridicola: un fallo inesistente di Baldi Rossi e un’infrazione di tre secondi di Delia che gridano vendetta, visto che i lunghi stanno nel pitturato anche cinque o sei secondi pressoché ogni azione. Comunque alla sosta lunga il divario è +12 (40-52), assolutamente non rassicurante contro il Darussafaka, come dimostrato già all’andata al PalaDozza. 

Guler riporta i suoi a -10 ad avvio di ripresa. La decima palla persa virtussina costa una tripla di Browne per il -8, quindi arriva il -6 rintuzzato da tre liberi di Weems. Calano le medie bolognesi al tiro, un po’ come all’andata, Guler è adesso indiavolato, segna, difende, serve assist. Tutta un’altra partita. Gaines e Santeodosic provano a respingere gli avversari che trovano per due volte il -4. A 3’41” Djordjevic così grida time out. Dopo di chi Guler è costretto all’antisportivo su Pajola in contropiede. Il “cinno” realizza i liberi, sulla continuazione dell’attacco Delia pure, per il nuovo +8, tutto ossigeno per i bianconeri. Rientra anche Hunter, bella notizia, ma ormai la Virtus è mandata quasi sempre in lunetta dai turchi che difendono allo spasimo. Il terzo periodo finisce 68-79, neanche male, dopo il momento di panico a metà quarto.

Hunter è un grillo, ma insolitamente impreciso sotto canestro, Ricci invece riprende a siglare da lontano. Un bel contributo arriva pure da Pajola, il cui ottavo punto dà un +17 che detta il time out di Ernak ad inizio 33° minuto. Santeodosic delizia, tanto per cambiare, con le sue giocate di cui beneficia particolarmente Ricci. Nuovo time out Istanbul a 5’41” dalla fine, sul 73-94. Lamb è per un po’ il solo tra i suoi a segnare, i bolognesi continuano a distribuirsi i punti. Tuttavia Guler proprio non ci sta e riaccende il Darussafaka, che ritrova il -9 a 2’09”. Sono pazzeschi i parziali che le due squadre si rifilano reciprocamente. Magnifico peraltro Pajola che segna il punto 100, nuovo +11. Termina così senza patemi una delle partite più sofferte che si ricordino a Bologna da parecchio tempo a questa parte. La Virtus Segafredo proseguirà il percorso in 7DAYS Eurocup, i turchi si fermano qui. I play off così conquistati hanno dell’incredibile, se si pensa che la Segafredo ha segnato 106 punti, a 96, contro una difesa che ne aveva subiti solo 35 da Brescia. Teodosic mvp, ma bellissima partita di tutta la squadra, e grande merito va a una preparazione tecnica fantastica di questo incontro, che la Virtus ha giocato con una forza mentale di tutto rispetto.

 

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