Basket
La Virtus Segafredo liquida Pesaro con una certa nonchalance: 70-51
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO 70 – 51 (12-13; 31-25; 47-38)
Virtus Segafredo: Tessitori 4, Cordinier 4, Mannion 8, Belinelli 7, Pajola 4, Alibegovic 10, Hervey 6, Jaiteh 7, Hackett 6, Sampson 6, Weems 8, Teodosic n.e. All. Scariolo
Carpegna Prosciutto: Mejeris 12, Moretti 7, Tambone 6, Lamb, Camara 1, Zanotti 3, Sanford 7, Demetrio 5, Delfino 2, Jones 8. All. Banchi
Arbitri: Rossi, Martolini, Borgo
Tiri liberi: BO 12/17, PS 6/9
Falli: BO 18; PS 19
Rimbalzi: BO 36; PS 37
Tiri da 2: BO 17/38; PS 15/31
Tiri da 3: BO 8/26; PS 5/24
La Vitus Segafredo oggi è priva di Shengelia e con Teodosic a referto per onore di firma, ma resta troppa per una Carpegna Pesaro che si direbbe arrivata al traguardo della stagione. Pur sottolineando l’ottimo lavoro compiuto da Banchi con questa squadra, non è possibile non cogliere le distanze nette fra la sua e la formazione allenata da Scariolo. Così è spesso al primo turno dei playoff fra prima e ottava, per quanto potesse gravare sulle Vu Nere il peso della finale di Eurocup. Resta, ora, l’incognita della trasferta sulla riva dell’Adriatico, ma il passaggio del turno è chiaramente in cassaforte.
In campo, all’inizio, Hackett, Cordinier, Weems, Hervey e Jaiteh per Bologna, Moretti, Sanford, Delfino, Mejeris e Jones per Pesaro. I primi minuti servono per capire che aria tiri, oggi, con la percezione che le difese possano prevalere su attacchi per ora dalle polveri assai bagnate. E in effetti, il risultato a fine primo periodo è un modestissimo 12-13, roba da vere “minors”. Vero è che le difese si sono dimostrate abbastanza arcigne, ma entrambi i canestri pare quasi che abbiano una membrana di protezione.
La Virtus, per ora, si tiene a galla con qualche tripla alquanto estemporanea; Pesaro, di suo, ce la sta mettendo tutta, ma se con queste Vu Nere così spente non riesce a decollare l’impressione è che alla lunga sia destinata a soccombere. Al 16°, a conclusione di un raro contropiede, Hervey schiaccia il +6 bianconero, 24-18, ma il solco è ancora al di là dell’essere scavato: ogni canestro è festeggiato come un gol, all’intervallo si va sul 31-25, un risultato che è capitato sia stato, in altre partite virtussine, quello del solo primo quarto. Top scorer, fin qui, Mejeris da una parte e Alibegovic dall’altra, entrambi a quota 7, anche questo è un mezzo imprevisto.
Si riparte con un po’ più di energia; Jones prova a fare la voce grossa, ma serve più che altro per lo spettacolo. Come si alzano i ritmi emergono le differenze tecniche fra le due formazioni, francamente notevoli, ribadite al centro marchigiano dal più elegante Jaiteh. Come nella miglior tradizione “minors” Pesaro allora si schiera a zona 2-3, riuscendo a tornare sotto la doppia cifra di svantaggio. A 1’51” dalla fine del quarto tuttavia Jones commette in sequenza il quarto fallo (ubriacato da un “dribbling” di Sampson) e il quinto sanzionato come tecnico. Era 46-36, ma presumibilmente si chiude qui la gara, sebbene il periodo termini 47-38.
È proprio così: sebbene la Segafredo oggi non abbia chiaramente intenzione di strafare, tolto il colosso ai pesaresi su di loro scende la nebbia e Bologna dilaga. +20 a 4’25” dalla fine, che diventa 70-51 alla fine. Si chiude insomma con gli applausi reciproci fra giocatori e tifosi virtussini, per quanto per due tempi si sia anche sofferto. Giovedì, gara 3 a Pesaro. Con la possibilità, per la Segafredo, di chiudere la serie e regalarsi una settimana di “normali allenamenti”.
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