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Natale Bianconero felice in casa Virtus Segafredo: battuta la Grissin Bon 81- 69 in una Unipol Arena praticamente piena.

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VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – GRISSIN BON REGGIO EMILIA 81 – 69    (28-15; 41-40; 57-52)

Virtus Segafredo: Punter 21, Pajola, Taylor19, Baldi Rossi 3, Cappelletti 4, Kravic 13, Venturoli n.e. , Berti n.e., M’Baye 8, Cournooh 7, Qvale 6. All. Sacripanti

Grissin Bon: Mussini, Allen 18, Candi 8, Rivers 14, Aguilar 5, Gaspardo 2, Vigori n.e., Cervi 16, Soviero n.e., Ortner 4, Llompart 8, De Vico 7. All. Cagnardi

Arbitri: Sahin, Weidmann, Capotorto

Tiri liberi: BO 17/25; RE 3/6

Rimbalzi: BO  37; RE 37

Falli: BO 14; RE 21

Tiri da 2: BO 23/44; RE 18/38

Tiri da 3: BO 6/19; RE 10/28

Non è piena piena, l’Unipol Arena, ma quasi, perciò l’esperimento della società di spostarsi a Casalecchio per il Natale Bianconero può dirsi sostanzialmente riuscito. Alla fine sono oltre settemila le presenze, ben oltre ogni possibile capienza del PalaDozza, per cui se si voleva sondare la risposta della città bisogna riconoscere che il risultato è stato positivo.

Sul piano del gioco, vista anche l’assenza di Aradori, la Virtus è chiamata a interpretare la gara con grinta e personalità al di là della questione squisitamente tecnica. Reggio deve invece riscattare la brutta figura rimediata in casa contro Trieste. Insomma, non ci si può aspettare un grandissimo incontro, se non sul piano dell’agonismo

L’avvio infatti dice che la partita dovrebbe essere di quelle toste. Un po’ tutti i giocatori in campo, da una parte e dall’altra, entrano con grande concentrazione, dividendosi bei canestri e intensità difensiva, senonché al quarto minuto la Virtus vive un momento di pura esaltazione che costringe la Grissin Bon al timeout: è 15-7, con ciascun bianconero sul parquet già a bersaglio. Fra i biancorossi è invece Allen a fare la voce grossa in attacco, con 8 punti sui loro primi 10. Dopo di che con la tripla di Aguilar Reggio comincia a riavvicinarsi (19-13). I canestri di Punter, una bella rubata di Baldi Rossi che consente il contropiede di Cappelletti più una sua tripla e un altro contropiede di Cappelletti concluso in schiacciata rigettano tuttavia indietro gli avversari: alla sosta si arriva sul 28-15.

È subito però 0-6 al rientro, con Ortner, De Vico e Gaspardo a segno prima che i bolognesi sembrino essersi accorti di essere tornati in campo. In questi casi i sacri testi spiegano che è dalla difesa che si deve ricominciare per rispondere a certi momenti, ed è quello che accade: si stringono le maglie virtussine dietro anche perché avanti la palla non gira più come prima; per un po’ il gioco riesce e frena gli attacchi di Reggio, ma solo per un po’: dopo sette minuti il parziale è di 7-15, per un 35-30 esplicativo. La tripla di Llompart dice addirittura -2 e solo una stoppatona di M’Baye a Candi in contropiede evita momentaneamente il pareggio, seguita dall’ennesima acrobazia di Kravic: Reggio non molla, tripla ancora di Llompart, prima, canestro di Allen, poi, tra cui si inserisce una bella penetrazione di Taylor, e all’intervallo si va sul 41-40. Bella partita: non è escluso che la panchina decisamente più lunga in casa reggiana alla fine possa fare la differenza. Per ora, la Grissin Bon ha tirato meglio da tre, ed è soprattutto così che si è tenuta in partita: bravi loro, se sono in grado di farlo anche mani in faccia.

Il pareggio sembrerebbe proprio dietro l’angolo, invece nel caos agonistico di questo terzo quarto dopo 5’40” di gioco Cagnardi chiama timeout sul 52-47: precedentemente era stato decisivo per il rientro dei suoi., non è così questa volta, nonostante Sacripanti sia costretto a schierare per un po’ un quintetto decisamente inedito, con Kravic, M’Baye e Baldi Rossi contemporaneamente in campo. All’ultima sosta il punteggio è 57-52, tutto è ancora da decidere.

Un bel assist di Pajola per Kravic apre l’ultimo periodo, ma di là De Vico non è da meno.  Spettacolo, anche Taylor si esibisce in una grande entrata, poi si entra in una bagarre che coinvolge, come troppo spesso accade, anche l’arbitraggio, che diventa abbastanza ballerino modificando il proprio metro con inopinata disinvoltura. Il canestro di Taylor a metà quarto porta la Virtus sopra 67-59; in mezzo è successo di tutto, fuorché un bel basket. Tripla che va di Candi, di Punter invece no. La penetrazione di Rivers riavvicina Reggio, 67-64 a 2’45” dalla fine. Velenoso è sbagliare i liberi come fa Kravic, mortifero tirare da tre come Allen che porta i suoi in parità, 67-67 a 1’54” dalla conclusione. Punter segna da due su rimbalzo in attacco dopo un suo errore, Rivers risponde da par suo; Punter allora mette la tripla, Rivers inaspettatamente invece no. A 33” Punter addirittura si ripete e porta la Virtus avanti di 6, 75-69. Timeout Reggio per il tutto per tutto. Al rientro è Aguilar a sbagliare dalla lunga distanza, e allora comincia la festa sulle tribune. Infatti non ce n’è più per Reggio Emilia, che aggrappata ad una speranza più che vana ottiene quasi solo di portare i bianconeri in lunetta, permettendo loro di allungare ulteriormente, con Punter che supera quota 20. I cori ora sono per Alberto Bucci, l’atmosfera si è pienamente rilassata, un’enorme schiacciata di M’Baye sigilla l’incontro sull’81-69. Vittoria virtussina meritata per la maggior determinazione dimostrata nei momenti più caldi, con la coppia Punter e Taylor che ha fatto la differenza, oltre ai punti, con 20, per Punter, e addirittura 32 di valutazione per il play bianconero. Al contrario, la Grissin Bon non ci ha creduto veramente proprio quando aveva la possibilità di colpire definitivamente, ed è giusto, allora, tornarsene con le pive nel sacco.

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