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Virtus Bologna, tra le mani di Luca Banchi

Luca Banchi potrà quest’anno plasmare la sua Virtus dal primo giorno e lo ha fatto già con il mercato

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Virtus Bologna Banchi
Luca Banchi (©Virtus Pallacanestro)

Per coach Luca Banchi è iniziata la seconda stagione al comando della Virtus Segafredo Bologna. Le differenze con l’annata passata sono però tante ma la fiducia in uno dei tecnici di spicco della nostra pallacanestro rimane immutata.

Differenze e possibilità

La prima differenza è palese, un anno fa ad oggi, al comando delle V Nere sedeva Sergio Scariolo. Sia Banchi che l’ex coach bianconero erano impegnati con le proprie nazionali ai mondiali, competizione in cui il coach della Lettonia è stato eletto come miglior tecnico. Ora Banchi sta guidando le operazioni fin dal primo giorno e ha avuto la possibilità di modellare il roster secondo la sua idea di pallacanestro. A confermarlo è stato Luca Baraldi in conferenza stampa: «La squadra è stata fatta giorno dopo giorno da Paolo Ronci e Luca Banchi. Abbiamo raggiunto quasi tutti gli obiettivi».

Oltre a poter modellare fin da subito le idee di gioco, Banchi avrà a disposizione ragazzi che ha ritenuto adatti a poter sviluppare la propria visione. Profili come Morgan, Tucker ma anche lo stesso Clyburn ne sono la dimostrazione.

La Virtus che verrà

Tra le mani di Luca Banchi ha deciso di mettersi anche la società, che sempre tramite Baraldi ha confermato la propria fiducia nel suo coach: «E’ una squadra nuova, abbiamo un gruppo di giocatori molto motivato, l’allenatore è stracarico, abbiamo grande fiducia in Luca Banchi». 

La stagione conclusasi con la finale scudetto e il play-in di Eurolega è stata entusiasmante nella prima metà e sotto tono sul finale. Il ringiovanimento del roster, punta a gestire meglio quei cali energetici che inevitabilmente arrivano nel corso di una stagione. Per questo Banchi avrà bisogno di rivedere anche il suo modo di ruotare i giocatori. Ma non solo, la Virtus ha giocato nella scorsa annata una pallacanestro atipica, che inizialmente ha dato i suoi frutti, ma con l’aumentare dell’intensità ha presentato il conto. Giocatori come Clyburn, Morgan e Tucker sono profili capaci di spaccare il gioco, portando quello che prima poteva fare solo Lundberg. Come detto dallo stesso Banchi i principi saranno simili: «Abbiamo delle modalità di gioco già radicate che dovremo inculcare anche ai nuovi arrivati», ma le possibilità di creare nuove situazioni di gioco saranno fondamentali per fare un’ulteriore passo in avanti.

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