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EuroVirtus – Chiudere l’anno nel modo migliore

Il punto settimanale sulla Virtus Segafredo Bologna che chiude l’anno nel modo migliore possibile, portando a casa due vittorie convincenti

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Anno-Migliore
Foto Virtus Segafredo

Il 2024 della Virtus Segafredo Bologna si è chiuso con due vittorie convincenti e la conquista della matematica qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia. Le V Nere, reduci da un inizio di stagione complicato, sotto la guida di Dusko Ivanovic stanno mostrando segni di miglioramento. La precedente gestione, affidata a Luca Banchi, non ha portato i risultati visti nella prima parte della passata stagione, portando così alle dimissioni del coach. Questo cambio in panchina serviva a dare una scossa alla squadra, partita a settembre con grandi aspettative ma apparsa poco coesa ed efficace. Dopo qualche partita di rodaggio, si cominciano a vedere i primi segnali di crescita. Le ultime due sfide, vinte contro Asvel Villeurbanne e Scafati, devono essere un chiaro punto di ripartenza per il 2025.

Foto Virtus Segafredo

DIFESA E CONCENTRAZIONE.

Sono queste le principali caratteristiche viste nella squadra di coach Dusko Ivanovic. Negli ultimi match, seppur sia arrivata qualche sconfitta, si è vista una Segafredo più attenta nella metà campo difensiva. Questo aspetto è sempre stato un marchio di fabbrica delle squadre allenate da Ivanovic. Ora anche in casa bianconera comincia a vedersi l’impronta del coach. Allo stesso tempo, passi in avanti si sono visti anche nella metà campo offensiva, dove tutti sono più coinvolti. Pur mancando ancora una precisione maggiore al tiro da tre punti, la Virtus Bologna mostra un gioco veloce e spavaldo, che spesso coglie di sorpresa le difese avversarie. Il fatto, poi, di avere ad ogni partita protagonisti diversi è sicuramente un plus per la Segafredo, in particolar modo per lo staff tecnico. Quest’ultimo, infatti, sa di poter trovare soluzioni differenti con i vari giocatori che vengono coinvolti di partita in partita.

Tra i più propositivi in questo momento della stagione c’è sicuramente Alessandro Pajola. Il playmaker numero 6, oltre a fare la differenza nella metà campo difensiva, sta crescendo esponenzialmente in attacco. Spesso, infatti, le V Nere si affidano al tiro di Pajo, poco pericoloso in passato, ma apparso decisamente più mortifero. Questa situazione non fa altro che agevolare la Segafredo, che troppo spesso si è affidata alle giocate in isolamento di Cordinier e Clyburn, non sempre precisi nei momenti cruciali di partita.

Foto Virtus Segafredo

MIGLIORAMENTI COSTANTI.

Ad aver avuto un maggiore impatto nell’ultimo periodo sono stati anche Ante Zizic e Andrejs Grazulis. Il primo, fortemente criticato nei primi mesi della stagione, sembra aver finalmente trovato il proprio spazio in Virtus, tanto che viene coinvolto in modo più efficace anche dai compagni di squadra. Il secondo, invece, ha dovuto riprendere uno stato di forma adeguato a giocare dopo una lunga fase di riabilitazione e la tanta fiducia che gli viene data da coach Dusko Ivanovic sta facendo uscire fuori un giocatore che era stato preso in estate proprio per la sua estrema duttilità. Per chiudere, non si può non citare Rayjon Tucker, finito anche sul taccuino delle partenze, che tra alti e bassi continui sta tornando a far vedere sprazzi di un Tucker che con la canotta della Reyer Venezia aveva stupito tutti.

Adesso non resta che festeggiare il Capodanno, per poi tornare in palestra per riprendere il lavoro. Il calendario, infatti, non consente cali di concentrazione. Le V Nere torneranno in campo venerdì 3 gennaio 2025 per giocare la sfida di EuroLega sul campo del Panathinaikos; in campionato, invece, la Segafredo riprenderà il proprio cammino da Reggio Emilia, dove domenica 5 gennaio affronterà la Pallacanestro Reggiana.

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