Virtus Bologna
Brindisi-Virtus 86-97
Il 25 novembre 1981 la Virtus passa a Brindisi. Sulle panchine due grandi personaggi ed è la rivincita di Nikolic contro D’Amico
25 novembre 1981, dodicesima giornata di campionato. Arriva a Brindisi una Virtus che ha vinto sette delle prime undici gare, con le sconfitte equamente divise tra casa e trasferta. La squadra era partita molto bene, con cinque vittorie nelle prime sei gare, L’ultima delle quali nel derby, poi la sconfitta a Milano, al supplementare ha inaugurato una periodo di tre gare perse su quattro, dopodiché è venuta la vittoria sul Bancoroma con 33 punti di Fredrick. Zam contro i romani era tornato oltre quota trenta dopo i 35 punti segnati all’esordio in campionato. In Puglia la Virtus deve affrontare una squadra che ha le sue punte di diamante in Howard, che mette a segno 33 punti. Malagoli ne segna 26 e Cliff Pondexter 14.
I Pondexter
Cliff è fratello del più noto Roscoe. La storia di quest’ultimo, anche lui protagonista in Italia e padre di Quincy, giocatore NBA, è stata raccontata nel libro Vale Tutto da Lorenzo Sani che ha narrato le vicende post basket come guardia carceraria presso la Corcoran State Prison del giocatore americano. Le V nere ebbero quel giorno due cecchini decisivi. Fredrick si confermò sui suoi standard con 34 punti, Bonamico ne mise a segno 28. Ci furono poi i 14 punti di Fantin, gli 8 di Villalta (uscito per cinque falli) e Rolle i 3 di Generali e i 2 di Cantamessi. Alla fine la Virtus prevalse 86-97. L’allenatore vincente fu Asa Nikolic, lo sconfitto Rudy D’Amico, ribaltando quello che era avvenuto otto mesi prima a Strasburgo: l’allenatore americano allora era alla guida del Maccabi che beffò una Sinudyne priva di McMillian e penalizzata dall’arbitraggio in finale di Coppa dei Campioni, sconfiggendola per un solo punto; Aza era sulla panchina bianconera in qualità di direttore tecnico di fianco all’allenatore Ranuzzi.
Goti e Pedretti
Quella partita è legata, però, anche alla storia di due Virtussini. Nella Bartolini segnò due punti Alessandro Goti: nato il 3 febbraio 1961 a Prato dove cominciò a giocare, passò poi alla Virtus dove dalle giovanili arrivò alla prima squadra con la quale vinse lo scudetto del 1979. Sempre appartenente alle V nere era poi partito in prestito e così era giunto a Brindisi. Sarebbe poi tornato alla Virtus nell’annata successiva per disputare un’altra stagione in bianconero, prima di partire per altre destinazioni. Maurizio Pedretti, nato ventiquattro giorni dopo Alessandro, il 27 febbraio 1961, a Bologna, cresciuto nelle giovanili bianconere dove fu compagno di Goti nei cadetti e nella Juniores, poi giocò anche in prima squadra, contribuendo allo scudetto del 1980. In quella gara di Brindisi Maurizio si trovò così ad essere avversario di Alessandro, poi alla fine di quella stagione finì a Rieti nell’operazione che portò Brunamonti a Bologna. Purtroppo le vite di Alessandro e Maurizio che erano iniziate nello stesso mese di febbraio del 1961 e che avevano avuto come denominatore comune la V nera, si fermarono, troppo presto, nel mese di aprile del 2018: Maurizio ci lasciò il venti, Alessandro otto giorni dopo.
Il tabellino di Brindisi-Virtus
Bartolini Brindisi 86: Fischetto 4, Sarra 3, Goti 2, Spinosa 4, Howard 33, C. Pondexter 14, Malagoli 26, Vitali, Cavaliere, Campanaro. All. D’Amico.
Virtus Sinudyne Bologna 97: Fredrick 34, Fantin 14, Cantamessi 2, Pedretti, Ferro, Villalta 8, Rolle 8, Generali 3, Govoni, Bonamico 28.
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