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Virtus Bologna

Cantù-Virtus 60-64

La prima partita Cantù-Virtus si giocò il primo novembre 1956. Grandi protagonisti furono Rizzi e Calebotta, autori di 23 e 20 punti

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Cantù-Virtus. Virtus 1956/57. In piedi: Lamberti, Andreo, Rizzi, Carlo Negroni, Chaloub. Sotto: Gambini, Calebotta, Borghi, Canna, Alesini
Virtus 1956/57. In piedi: Lamberti, Andreo, Rizzi, Carlo Negroni, Chaloub. Sotto: Gambini, Calebotta, Borghi, Canna, Alesini (Foto Virtuspedia)

Il primo incontro tra la Pallacanestro Cantù e la Virtus Bologna si disputò in terra lombarda il primo novembre 1956. Era la terza giornata del massimo campionato e le V nere erano reduci da due vittorie. Abbastanza agevole quella nel primo turno a Viareggio, 68 a 55, molto più faticoso il secondo successo, ottenuto nel derby contro il Gira. I bianconeri ebbero la meglio per 45 a 42, ma solo dopo un tempo supplementare. Fu la prima gara disputata dalle V nere al Palazzo dello Sport di Piazza Azzarita, inaugurato nel settembre di quello stesso anno. In quell’impianto le squadre bolognesi avevano trovato la loro nuova casa dopo gli anni della Sala Borsa. I campioni d’Italia allenati da Vittorio Tracuzzi si trovarono poi a dover giocare in trasferta contro la neopromossa Oransoda Cantù, vittoriosa all’esordio in casa contro Pavia, poi sconfitta a Roma dalla Stella Azzurra. La Virtus Minganti prevalse quel giorno per 64 a 60. Si mantenne cosìimbattuta al vertice della classifica, in compagnia della Benelli Pesaro, squadra sorpresa di quelle prime giornate.

La gara di Cantù

A Cantù fu una gara combattuta: lo dimostrano le uscite per raggiunto limite di falli di De Mattei e Pozzi nella squadra di casa, mentre tra i bolognesi furono costretti a lasciare anticipatamente il campo Alesini e il capitano Carlo Negroni. Grandi protagonisti della vittoria bianconera furono Rizzi e Calebotta, autori rispettivamente di ventitré e venti punti. In particolare fu la serata di gloria per Franco Rizzi, classe 1930, arrivato nel 1954 dalla concittadina OARE, tre stagioni nelle V nere, con due scudetti vinti, quelli del 1955 e 1956, 65 presenze e 414 punti segnati. Mentre per Nino Calebotta quei venti punti rappresentavano un punteggio ordinario, quel giorno contro l’Oransoda, Rizzi, alla sua terza stagione in bianconero, fece registrare il suo maggiore bottino di punti con la maglia della Virtus. Nella squadra canturina, allenata da Isisdoro Marsan, Curcic riuscì a fare meglio, con venticinque punti a referto, non riuscendo, tuttavia, ad evitare la sconfitta alla propria squadra.

L’esito di quel campionato

Cantù terminò quel campionato in decima posizione, ottenendo così la permanenza nel massimo campionato, che in quegli anni aveva il nome di “Elette”, lasciandosi dietro solo le due retrocesse, Vela Viareggio e Reyer Venezia. La Virtus Minganti concluse al secondo posto, con diciotto successi e quattro sconfitte, ad una sola vittoria dal Simmenthal campione; decisiva la gara persa proprio contro i milanesi alla terzultima giornata, a Milano dopo un tempo supplementare, anche se molti rimpianti rimasero legati alla partita persa a Pavia alla quinta giornata, contro una squadra che in classifica terminò subito davanti ai canturini.

Il tabellino di Cantù-Virtus

Oransoda Cantù: Bernardi 6, Cappelletti 9, Rogato, Luporini 4, De Mattei 9, Sala, Pozzi 7, Ronchetti, Zia, Curcic 25. All. Marsan.

Virtus Minganti Bologna: Alesini 5, Andreo, Borghi, Calebotta 20, Canna 4, Chalhoub 4, Gambini 6, Lamberti, Ca. Negroni 2, Rizzi 23. All. Tracuzzi.

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