Seguici su

Virtus Bologna

Quando la Virtus divenne Minganti

Nella stagione 1953/54 le V nere della Pallacanestro divennero Virtus Minganti, un periodo felice, con due scudetti

Pubblicato

il

Virtus Minganti: La Signora Gilberta Gabrielli Minganti, Presidente Onorario, taglia la torta per il festeggiamento dello scudetto del 1955/56 assieme al dirigente Agostino Mezzetti
Virtus Minganti: La Signora Gilberta Gabrielli Minganti, Presidente Onorario, taglia la torta per il festeggiamento dello scudetto del 1955/56 assieme al dirigente Agostino Mezzetti (Foto Virtuspedia)

L’espansione del basket era in pieno atto, la sua popolarità in continuo aumento. Ormai il fervore e l’organizzazione dilettantistica delle società tradizionali non bastavano più ad appagare le crescenti ambizioni delle masse tifose il cui frenetico appoggio elevava continuamente il livello competitivo. Per avere squadre sempre più forti ed attrezzate, da alcuni anni era cominciata da parte dei clubs maggiori la caccia al campione di fuori. Anche per ovviare al fatto che i vivai sociali non garantivano più una produzione di ricambio commisurata alle nuove necessità. Si pescava dunque in casa d’altri mentre all’interno le esigenze crescevano oltre le possibilità dei bilanci. Anche nella pallacanestro l’era del mecenatismo volgeva al tramonto. Si cercavano nuove fonti di finanziamento che il basket, a somiglianza di altri sports, finì per trovare nell’appoggio dell’industria. Ecco dunque gli abbinamenti, una formula sempre più estesa che in cambio della pubblicità sui manifesti, sui giornali e sulle maglie offriva alle società nuovi mezzi di sostentamento. Così nacque la Virtus Minganti.

La novità Virtus Minganti

La pallacanestro virtussina, tra le prime ad imboccare la nuova strada, mediante un abbinamento di tipo casalingo e potremmo anzi dire familiare, dati i vincoli preesistenti con i titolari delle Officine Minganti: la signora Gilberta e i nipoti Franco Gabrielli e Lello Zambonelli, quest’ultimo poi cestista militante nella Virtus d’anteguerra. Abbinamento a parte, fu un anno straordinariamente importante, questo 1953-54, per le profonde trasformazioni ll’interno della squadra con l’ingresso dei tre nuovi acqusti. Achille Canna, proveniente dalla’Itala Gradisca, Antonio (Nino) Calebotta, dal Cus Milano e Umberto Borghi dalla Virtus Imola. Tre longilinei di preziosissimo innesto, particolarmente Canna, giocatore di elevata classe già affermatosi in nazionale, mentre incalcolabili si preannunciavano le risorse di Calebotta che con i 2,04 è la “cima” più alta del campionato italiano. Arrivaro gli scudetti del 1955/56 e la Minganti rimase abbinata alla Virtus Pallacanestro fino al 1958. Divenne poi, una decina d’anni dopo, dal 1966 al 1969, sponsor della Virtus Pallavolo.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *