Seguici su

Basket

Virtus, abbiamo un problema

Il punto settimanale sulla Virtus Bologna, alle prese con un momento davvero complicato

Pubblicato

il

Un-Problema
Foto Virtus Segafredo

E’ una settimana da dimenticare quanto prima quella vissuta dalla Virtus Segafredo Bologna, che ha collezionato due kappaò in altrettante partite disputate tra Turkish Airlines EuroLeague e Campionato Italiano. Le V Nere, continuando ad avere questi alti e bassi che hanno caratterizzato tutta l’annata fin qui disputata, si sono dovute arrendere al Real Madrid prima ed alla Ge.Vi Napoli poi, e da queste due partite sono emerse criticità piuttosto preoccupanti.

NERVOSISMO E MANCANZA DI IDEE.

Sono queste le principali caratteristiche che il roster bianconero ha mostrato. Sia contro il Real che contro Napoli, infatti, la Segafredo è apparsa nervosa, forse più del dovuto. L’eccessivo nervosismo visto in campo, chiaramente, va a scapito del gioco espresso che, per larga parte, è confusionario. Di tutto ciò il primo “colpevole” è lo staff tecnico; con l’arrivo di Dusko Ivanovic ci si aspettava una reazione dalla squadra, ma questo non si è verificato. Lo spogliatoio sembra aver poco gradito i metodi del capo allenatore montenegrino, che non è riuscito a dare un’identità a questo roster.

La scelta quasi dichiarata di volersi concentrare solo ed esclusivamente sul campionato, vista la classifica di EuroLega che di fatto esclude ogni possibilità di rimonta delle V Nere, può essere capita ma non accettata del tutto. E’ vero che in questo momento, viste anche le condizioni fisiche deficitarie di alcuni giocatori, c’è bisogno di centellinare i minuti in campo ma questo non può essere concepito se consideriamo il fatto che il posto garantito nella massima competizione europea non c’è ancora ed i risultati in LBA, pur vedendo la Virtus nella parte alta della classifica, non sono buoni. Il passo falso di ieri a Napoli ha scatenato la rabbia giustificata dei tifosi, non contenti del gioco espresso. 

Foto Virtus Segafredo

ROTAZIONI E SCHEMI POCO CHIARI.

A far discutere, poi, sono le rotazioni che continuano a destare dubbi sul fatto che Ivanovic abbia davvero in mano la squadra. Come già accaduto in altre partite, nonostante i risultati poco soddisfacenti, in casa Virtus continua ad essere cavalcata la scelta di giocare senza un 5 puro. Diouf e Zizic, infatti, hanno spesso pochi minuti per poter impattare sulla partita, perchè come accadeva nella gestione di Banchi, anche con Ivanovic si predilige un quintetto piccolo. I risultati, però, continuano ad essere deludenti e se si vuole pensare di poter competere fino a fine anno bisogna cercare di coinvolgere maggiormente sia Zizic, che deve ritrovare continuità dopo il rientro difficile che ha avuto dall’infortunio, che Diouf, troppo spesso dimenticato in panchina nonostante le buone cose viste in campo.

A costare caro, vista l’assenza di Clyburn, è il fatto di dover “regalare” uno straniero. Che si tratti di Holiday o Grazulis, lo staff tecnico bianconero si vede costretto a portare in panchina giocatori che, però, non stanno dando il contributo richiesto e questo non fa altro che ridurre quasi a zero i rispettivi minuti di impiego. A questo livello non ti puoi permettere tutto ciò, ma trovare una soluzione al problema ora come ora sembra molto difficile. La speranza è che la squadra trovi maggiore compattezza, provando a reagire nelle prossime due sfide, in programma giovedì a Belgrado contro il Maccabi Tel Aviv e sabato, sempre in trasferta, contro la Pallacanestro Trieste.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *