Varese-Virtus 44-47

La Virtus ha strappato con le unghie e con i denti al Varese, sul palo di arrivo, la palma della vittoria in un finale magnifico e incandescente dopo la lenta, metodica e sistematica rimonta realizzata dai bianchi felsinei. Prima che la partita fosse vinta dai bolognesi in campo l’ha vinta l’allenatore della squadra bolognese Strong dalla panchina.

L’americano ha fatto nella ripresa un capolavoro d’organizzazione tattica. Ha giostrato intelligentemente con le sospensioni e alla fine ha avuto ragione della squadra varesina. Grande la gioia degli uomini di Bersani alla fine della partita, nonché dei bolognesi che li avevano seguiti in trasferta fino a Varese.

La cronaca di Varese-Virtus in sintesi

I petroniani si sono meritati la vittoria che a pochi minuti dalla fine sembrava ancora impossibile. Solo la forza di volontà e la classe di uomini ferrati a tutte le astuzie e a tutte le lotte ha potuto avere ragione della giovinezza dei biancorossi. Il Varese ha giocato una bella partita ed è stato in vantaggio quasi fino alla fine, raggiungendo una punta massima sul 32-21 a otto minuti dalla fine.

Nel finale non ha saputo tenere la palla come sarebbe stato necessario e perso Tracuzzi, per i cinque falli regolamentari, si è disunito lasciando ai bolognesi la vittoria. Tracuzzi, regista e attore, ha dato il meglio delle sue forze, forse ha giudicato pacifici gli undici punti di vantaggio. Si è invece fatto battere tatticamente da Strong. Era presente il C.T. delle nazionali maschili Marinelli. Il  primo tempo era terminato con Varese in vantaggio per 19 a 15.

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