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Virtus Bologna

Virtus batte Pesaro 108-83

Una giornata di gloria, la Virtus batte Pesaro, in una stagione giocata con lo scudetto sul petto ma non felice

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Virtus-Pesaro. Virtus 1984/85: Valenti, Fantini, Bonamico, Villalta, Binelli, Van Breda Kolff, Rolle, Daniele, Lanza, Brunamonti, Messina, Bucci

Stagione 1984-85. La Virtus che nell’annata sportiva precedente aveva dominato in Italia, vincendo il decimo scudetto, quello della stella, e la Coppa Italia, vive un anno infelice. Eliminata nei quarti di finale in Coppa Italia. Ultima nel girone di Coppa dei Campioni. Settima al termine della stagione regolare in campionato e ammessa solo all’ultima giornata ai playoff, nei quali fu poi eliminata nei quarti di finale. Tuttavia qualche giornata di gloria i bianconeri sponsorizzati Granarolo Felsinea la vivono. Come  il 16 dicembre 1984, tredicesima giornata di campionato, avversario di turno Pesaro. Le V nere avevano vinto sei delle prime otto gare di campionato. Si erano qualificate per il girone di Coppa dei Campioni, ma poi erano incappati in quattro sconfitte in campionato, in mezzo alle quali era arrivata anche la batosta di Mosca nel massimo torneo continentale, all’esordio nel girone. Un segno di riscatto era già arrivato tre giorni prima di quel 16 dicembre: in Coppa la Granarolo aveva battuto il Cibona 81-72 nel secondo turno. La Virtus batte Pesaro e fu un successo molto più netto e vistoso.

Virtus batte Pesaro dell’ex Fredrick

Era la Scavolini di Magnifico e Costa, di Gracis e Zampolini, di Sylvester e dell’ex virtussino Fredrick. Non c’è il secondo straniero: l’ex Nba ed ex Brescia Pietkivitz aveva giocato poche partite poi sostituito da Tillis, assente a Bologna. Sostituzioni anche nello staff tecnico. Don Casey, partito malissimo con sei sconfitte in sette gare, è stato presto sostituito da un’altra vecchia conoscenza della Virtus, George Bisacca che aveva iniziato la stagione proprio come consulente e interprete dello stesso Casey. La sconfitta di Bologna segnò il destino anche di Bisacca e ne prese il posto l’allenatore della juniores Giancarlo Sacco, che rivoltò l’annata pesarese. La Scavolini vinse la Coppa Italia. Raggiunse dopo una grande rincorsa i playoff con un canestro all’ultimo secondo (delle quattro squadre a quota 32 la Virtus risultò settima, Pesaro ottava), poi raggiunse addirittura la finale.

Strepitoso Rolle

Quel 16 dicembre in piazza Azzarita un grande Rolle, 28 punti, 11 su 14 al tiro, 6 su 7 ai liberi, 9 rimbalzi; Bonamico segnò 25 punti, 10 su 14 da due, 1 su 2 da tre e 2 su 2 in lunetta. Poi i 15 punti di Van Breda Kolff, i 12 di Villalta e i 4 di Brunamonti, ma gloria anche per Binelli (8), Lanza (7), Fantin (5), Daniele (4). Il solo Valenti rimase senza segnature. Alla fine 108 a 83 per Bologna.

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