Virtus Bologna
Virtus-Biella 68-47
Virtus-Biella: le V nere battono una Libertas agguerrita. Lombardi, un pilastro delle V nere.

Un pubblico molto numeroso, assai più di quanto non meritasse la partita Virtus-Biella, si è dato convegno al Palazzo dello Sport per vedere all’opera l’unica squadra cestistica cittadina rimasta sul palcoscenico della Prima Serie. La ragione di tale insolita affluenza era data dalla prima comparsa della Virtus sul proprio campo nel campionato 1961-1962, cominciato la domenica precedente. E per la squadra bolognese era anche necessario ottenere una bella vittoria soprattutto per cancellare nell’animo dei sostenitori la brutta impressione lasciata dalla sconfitta subita a Pesaro nella prima uscita ufficiale. Alla prova di fatti gli spettatori hanno fatto bene ad accorrere per salutare il primo successo virtussino. La società è tornata a chiamarsi soltanto Virtus, è tornata semplicemente la vecchia e gloriosa Virtus.
Il rientro di Calebotta
Già si sapeva che l’allenatore non avrebbe potuto disporre di Alesini, ancora a riposo per l’ultimo infortunio, ma in compenso si è rivisto il soddisfacente rientro di Calebotta, reduce dalla indisposizione che lo aveva colpito prima dell’inizio del Campionato. Il “pivot” ha dimostrato di essere già abbastanza rodato. Non aveva contro dei fuoriclasse, ma è tuttavia apparso chiaro che la sua condizione atletica sta per divenire ormai perfetta.
Gli altri singoli
Tutti gli altri hanno confermato la loro ottima preparazione dando un sostanziale contributo alla vittoria a seconda delle proprie doti particolari. In Virtus-Biella combattivi come al solito Pellanera e Canna. Sempre tenace Conti, il cui tiro piazzato anche ieri ha centrato il bersaglio più e più volte. Lombardi al solito è stato un pilastro della squadra. Paoletti ha giocato poco ma bene. In quanto a Magnoni, non è stato praticamente utilizzato: le ragioni sono soltanto nella mente imperscrutabile dell’allenatore spagnolo e, anche se le ignoriamo, per questa volta vogliamo ritenerle valide. Infine un cenno particolare per il “pulcino” della compagnia, il giovane Zuccheri. Ha segnato nove punti, il che costituisce già un dato positivo, ma, quel che conta, ha mostrato una “grinta” utilissima in una formazione dai nervi solitamente fragili come la Virtus, ponendo in risalto anche la nessuna soggezione degli avversari, bravi o mediocri, grandi o piccoli. Ancora qualche partita per accumulare una maggiore necessaria esperienza e poi il ragazzino potrà diventare una delle pedine fisse della squadra.
La cronaca di Virtus-Biella
La partita, ovviamente, non ha offerto eccessive emozioni. Dopo una prima fase d’assestamento delle posizioni, la Virtus ha ingranato la marcia superiore ed è arrivata in porto senza difficoltà e tra gli applausi. Per dare un’idea esatta dell’andamento dell’incontro ecco i punteggi ogni cinque minuti: 6-6 al 5′, 17.12 al 10′, 23-21 al 15′, 32-22 alla fine del primo tempo. Ripresa: 43-30 al 5′, 49-35 al 10′, 59-43 al 15′, 68-47 risultato finale.
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