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Virtus Bologna

Virtus-Borolympia 38-29

Virtus-BorOlympia del 5 marzo 1950: i campioni d’Italia battono Milano con un grande secondo tempo

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Virtus-Borolympia. Virtus 1949-50. In piedi: Marinelli, Dino Zucchi, Setti, Ferriani, Rinaldi, Bendandi. Sotto: Rapini, Bersani, Ranuzzi, Carlo Negroni
Virtus 1949-50. In piedi: Marinelli, Dino Zucchi, Setti, Ferriani, Rinaldi, Bendandi. Sotto: Rapini, Bersani, Ranuzzi, Carlo Negroni (Foto Virtuspedia)

I due punti lasciati a Milano nella partita del girone di andata, la Virtus ha ripreso in casa nel corso di una partita che, a grandi linee, ha ricalcato quella di allora. E come in tale circostanza parve, ad un certo momento, nei primi minuti della ripresa, che i bolognesi dovessero ancora una volta fare omaggio agli avversari dell’intera posta. Ma in questa gara Virtus-Borolympia, i “campioni” questa volta avevano in serbo una preziosa arma: l’esperienza del primo incontro e hanno dimostrato di averne fatto tesoro. Hanno giocato tutto il primo tempo a zona, subendo, ma non in forma rilevante, il gioco a uomo imposto dai milanesi, poi nella ripresa, cambiato registro, giocando quindi a uomo, la Virtus è venuta fuori in bellezza, con autorità e con lo stile inconfondibile della sua classe.

Il grande secondo tempo della Virtus

Gli ospiti hanno chiuso il primo tempo in vantaggio di sette punti (14-21) e pensavano nel secondo tempo di poter consolidare il risultato già acquisito e terminare vittoriosi. E tanto appunto parve nei primi tre minuti della ripresa. Senonché dello stesso avviso non erano i bolognesi che centrarono ancor più il tiro e passarono al contrattacco e piano piano risalirono lo svantaggio, pareggiarono il risultato e poi presero decisamente il comando, del punteggio mantenendolo senza tentennamenti fino alla fine. Un incontro quale da tempo in Borsa non era dato vedere.

I protagonisti di Virtus-Borolympia

I protagonisti di questa bella partita meritano tutti il pieno elogio. Nessuno si è astenuto dalla battaglia, nessuno è mancato all’aspettativa. Nelle file milanesi Rubini è stato la solita gagliarda “difesa”, Sforza l’ottimo uomo sui “rimbalzi” e Miliani e Stefanini i pregevoli realizzatori. Ottimo Acerbi e una gradita sorpresa l’italo-americano Pagani; di nuovo in gamba Fornasier. Nota lieta la prestazione dei bolognesi: in primo piano l’ottimo Ranuzzi, travolgente e precisissimo nel tiro; assai bene Rapini, Negroni, Ferriani, particolarmente nel secondo tempo, e Dino Zucchi. Sicuro il gioco di Rinaldi e sempre di grande utilità quello dell’intramontabile Marinelli. E nota positiva anche al “tavolo” dove ci è sembrato vedere tutti d’accordo. Forse anche per la presenza di Vannini; e se è così gli diamo volentieri il benvenuto.

Gli arbitri

L’arbitraggio nella prima parte della gara non ha soddisfatto. Molti errori ha commesso Mosconi, non all’altezza di partite come queste, e qualcuno Pinto, forse travolto dal compagno. Meglio le cose sono andate nella ripresa quando Pinto ha assolto anche il compito del suo “secondo”. E in questa fase il romano ha trovato modo di riabilitarsi comportandosi pari al suo buon nome.

Il tabellino di Virtus-Borolympia

Virtus Bologna: Ferriani (5), Rinaldi, Rapini (7), Ranuzzi (14), Marinelli (4), Bersani, Zucchi Dino (3), Negroni (5), Setti, Bendandi.

Borolympia Milano: Rubini (4), Sforza (4), Miliani (8), Stefanini (8), Acerbi (2), Pagani (2), Pegurri (1), Fornasier, Crivelli, Baruffi.

Arbitri: Pinto (Roma) e Mosconi (Vigevano).

Successione punteggio – Primo tempo: 0-2, 2-2, 2-3, 2-5, 2-6, 4-6, 4-8, 6-8, 6-10 (sosp. Virtus al  7′), 6-12, 8-12, 8-14, 10-14, 12-14, 12-16 (sosp. Borolympia al 15′), 12-18, 13-18, 14-18, 14-19 (sosp. Borolympia al 19′), 14-21.

Secondo tempo: 14-23, 16-23, 18-23, 20-23, 20-25, 22-25, 23-25 (sosp. Borolympia al 10′), 25-25, 26-25, 28-25 (sosp. Virtus al 13′), 29-25, 31-25 (sosp. Virtus al 16′), 32-25, 33-25, 33-26, 35-26, 36-26, 36-28, 36-29, 38-29.

Note: Nella ripresa il Borolympia, per 4 falli personali, perdeva nello spazio di 7′ tre giocatori: Acerbi, Miliani e Rubini. Il giocatore Stefanini, infortunatosi verso la fine del primo tempo nella ripresa veniva utilizzato a sprazzi.

 

 

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