Virtus Bologna
Virtus-Udine e quelle storiche vittorie negli anni Settanta
Negli anni Settanta tante significative vittorie della Virtus Bologna contro la Snaidero Udine, alcune portarono anche trofei
Stagione 1970-71. La Virtus, sull’orlo del baratro, riprende fiato vincendo a Udine alla penultima giornata, vittoria che permette alle V nere di agganciare Biella e Livorno a 10 punti. Le tre squadre perdono l’ultima gara e la Virtus si salva agli spareggi di Cantù per classifica avulsa.
Virtus-Udine nel 1973/74 in campionato
Stagione 1973/74. La Snaidero, in lotta per non retrocedere, fa visita ai bianconeri sul neutro di Reggio Emilia, dove la Virtus è costretta ad emigrare, per la squalifica del campo di casa dopo un’aggressione all’arbitro Burcovich da parte di un’esagitato al termine della sfida contro Varese. Si tratta di un vero e proprio esodo, da Bologna partono tanti tifosi, palasport stipato fino a ridosso del campo.
Peterson annuncia la difesa a zona, ma poi opta per la solita uomo, mentre i friulani si schierano a zona 2-3. Subito Snaidero avanti, ma la Virtus regge grazie a un grande Serafini e a Fultz, che sbaglia tanto, ma tanto anche segna. Al 4′ 6-10, al 7′ 10-14, Albonico pareggia al 9′, 18-18. Gigi e John rispondono colpo su colpo a Sanders e Malagoli, al 14’50” terzo fallo di Serafini, che esce lasciando il posto a Benelli, ma i bianconeri non sembrano risentirne e chiudono il tempo avanti 35-34. A inizio ripresa 3 canestri di Sanders e uno di Malagoli, a cui rispondono Serafini, Gergati e Fultz.
Decide Benelli
Quando, però, a 1’30” dalla sirena Sanders segna il canestro del 69-72 sembra notte fonda per Bologna, ma Fultz con un canestro e Serafini con un libero portano il punteggio sul 72-72, poi Giomo sbaglia costringendo le squadre al supplementare. Segna Serafini, poi pareggia Melilla con due liberi, più 2 Virtus con Fultz, Melilla mette un solo libero, ma poi Malagoli sorpassa.
Arriva per prima a 81 la Snaidero con Melilla, poi pareggia Fultz, altro supplementare. A 1’36” dalla fine 86-86, segna Serafini, pareggia Malagoli, avanti Udine con 2 liberi di Melilla, nuova parità con Fultz, 90-90. Negli ultimi secondi tiene palla Bologna e allo scadere Melilla frana su Benelli, non c’è più tempo, ma ci sono due liberi per Loris che fa centro, mentre alcuni giocatori friulani dopo vibrate proteste si dirigono già negli spogliatoi, e regala il successo alla Virtus, 92-90.
Virtus-Udine nel 1973/74 in Coppa Italia
Al termine del campionato si va a Vicenza per la finale a quattro della Coppa Italia. In semifinale Bologna batte il Saclà Asti 79-73 e si guadagna l’accesso alla finale dell’indomani, contro la Snaidero Udine, che di lì a due settimane ha in programma gli spareggi salvezza contro Napoli e Fortitudo. I friulani hanno sconfitto in semifinale, a sorpresa, di un punto i campioni d’Italia dell’Ignis Varese, che partivano favoriti anche se privi di Meneghin.
Sanders imperversa nel primo tempo, ma Peterson ha organizzato raddoppi per limitare Malagoli e così il primo tempo viaggia sull’equilibrio e termina 40-40. Nella ripresa la Snaidero passa a zona, ma la Sinudyne funziona come un orologio, con un super Fultz e tutti i compagni a coadiuvarlo, Benelli un gradino sopra gli altri. Al 38′, sul più 20 c’è spazio anche per Ranuzzi, Natali e Valenti, che si prende anche il lusso di segnare un bel canestro dall’angolo. Vince la Virtus 90-74, conquistando la sua prima Coppa Italia e l’accesso alla Coppa delle Coppe dell’anno successivo. Le V nere, dopo 18 anni dallo scudetto del 1956, tornano finalmente a primeggiare in una competizione.
1975/76
Stagione 1975-76. Subito vittoria all’esordio contro la Snaidero Udine 103-92, anche se quella contro Siena è a tavolino: la vittoria della Virtus sul campo è vanificata dal lancio di una moneta che colpisce il giocatore senese Ceccherini. Nelle successive sedici partite la Virtus vince 14 volte. Al termine della regular season i bianconeri sono saldamente al terzo posto, ma avendo perso i quattro confronti con le squadre che guidano la classifica, la Mobilgirgi Varese, e la Forst Cantù.
La Virtus vince le prime tredici gare. L’undicesima vittoria è a Varese contro i neo campioni d’Europa della Mobilgirgi Varese e assicura praticamente lo scudetto alla Virtus. Per la matematica certezza occorre, però, battere Udine. Pronti via e 10-0 Virtus firmato da un contropiede di Caglieris. I friulani inizialmente rimontano, ma poi per gli uomini di Peterson è una cavalcata vincente, fino al 94-68 con tutti i dieci bianconeri a segno. Il settimo scudetto è vinto in un tripudio di applausi, cori e brindisi.
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