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Virtus con la pancia piena da Eurolega: cade a Tortona 89-81

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BERTRAM YACHTS TORTONA – SEGAFREDO VIRTUS BOLOGNA 89-81 (29-22; 19-11; 20-26; 21-22)

 

Statistiche:

Tortona: Christon 13, Mortellaro ne, Candi 9, Tavernelli, Filloy 8, Severini 7, Harper 7, Daum 10, Cain 7, Radosevic 6, Macura 22, Filoni ne. All. Ramondino

Virtus: Faldini ne, Belinelli 24, Pajola 10, Bako 6, Jaiteh 4, Lundberg 17, Martini ne, Shengelia 4, Hackett 5, Mickey 7, Camara ne, Weems 4. All.Scariolo

Tiri Liberi TO 11/11 BO 10/11

Tiri da 2 TO 21/35 BO 25/49

Tiri da 3 TO 12/ 26 BO 7/22

Rimbalzi TO 35  BO 32

Falli TO 18 BO 18 

 

Arbitri: Paternicò, Bongiorni, Nicolini

Quintetti iniziali:

Tortona: Christon, Harper, Macura, Daum, Cain.

Virtus: Pajola,Lundberg, Weems, Shengelia, Jaiteh.

 

Se in Eurolega la Virtus firma due successi prestigiosissimi nell’ultima settimana, il cammino in LBA è ancora fermo nel 2023. Dopo la sconfitta con Milano ecco il bis in negativo sul campo di Tortona. Con Teodosic e Ojeleye a riposo, oltre a Mannion e Cordinier ai box, la Segafredo non riesce a tenere il passo di una Derthona arrembante, in grado di indirizzare la partita già nel primo tempo, reggere la reazione virtussina nel secondo e legittimare in definitiva sia la terza piazza in classifica sia il primato dall’arco. Macura e Christon vincono il confronto offensivo contro Belinelli e Lundberg. 

Partenza col turbo per i padroni di casa, capaci di entrare subito in ritmo facendo girare il proprio attacco efficacemente. Dall’altra parte del campo Lundberg è il primo e unico a tenere il ritmo avversario nei possessi iniziali. Serve qualche minuto in più a Pajola, il quale non appena si sblocca mette due triple che consentono il momentaneo sorpasso e certificano l’ingresso in partita della Virtus. Sciolte le briglie, il punteggio corre da ambo i lati, 14-12 a metà primo periodo. Dalla squadra che tira meglio dall’arco è lecito aspettarsi fuochi d’artificio che non vengono disattesi; dopo Macura anche Daum si iscrive alla sfida e lancia il break Tortona, completato dallo stesso numero 55 della Bertram Yachts fino al +9 (23-14) dopo 7′. L’ingresso sul parquet di Hackett, Belinelli e Mickey contrasta l’energia degli uomini di Ramondino rallentando parzialmente il loro gioco senza tuttavia stringere gli spazi in difesa; 29-22 al termine dei primi 10′.

La letalità dai 6,75 metri non sembra voler abbandonare Tortona, in avvio di secondo quarto è Filloy ad illuminare i compagni di squadra e sfondare il muro della doppia cifra di vantaggio (35-25). Non riesce a rispondere con la stessa moneta né capitan Belinelli né nessun altro giocatore della Segafredo che preferisce cambiare strategia e giocare più vicina al ferro affidandosi alla verticalità di Bako. Cambia anche l’atteggiamento difensivo delle Vnere, decisamente più attento ma non in grado di invertire l’inerzia della sfida che dopo un paio di minuti torna a pendere dalla parte dei padroni di casa: 41-29 a 4′ dall’intervallo. Nuova linfa virtussina conseguente al ritorno in campo di Lundberg, bravo ad accorciare le distanze poco prima della pausa ea sopperire alle imprecisioni sotto canestro e dalla media di Shengelia e Weems, appannati nel trovare punti di riferimento. Il pallino della gara rimane però ad appannaggio di Derthona; si va negli spogliatoi sul 48-33. 

Ad inizio ripresa, Christon prende per mano la Bertram a mantenere inalterato un gap che la Virtus proprio non riesce a ridurre in maniera significativa. Piangono le statistiche bianconere dalla distanza e non se la passano bene nemmeno quelle dalla media. Qualche guizzo di Jaiteh sotto le plance evita la debacle completa, spronando anche il resto del roster al tentativo di reazione. Belinelli sale in doppia cifra ma il problema rimane la precisione di Macura &co. al tiro: +16 (63-47) Tortona dopo 6’30” nel terzo quarto. Se il canestro oltre l’arco rimane quasi un tabù per gli uomini di Scariolo, si conferma una formalità per quelli di Ramondino; l’eccezione è l’ultimo minuto e mezzo del terzo periodo, prima Belinelli poi Hackett da tre fanno scendere a 11, poi corretti in 9, i punti di differenza tra le due formazioni. 68-59 a 10′ dalla fine. 

Una sfida non ancora chiusa, aumenta d’intensità con l’inizio dell’ultimo periodo. Filloy pesca il jolly dalla distanza, non è così fortunata la Virtus che perde un po’ di lucidità offensiva aprendo a una nuova fuga tortonese (74-59) a 7′ dal termine. Questa volta si tratta di quella decisiva, sottolineata anche dai possessi successivi. I bianconeri cercano di rimanere aggrappati alla partita con Lundberg prima e il solito Belinelli poi ma è troppo tardi per rimettere tutto in discussione. 89-81 finale, Tortona si certifica come terza forza del campionato, mentre la Vnere lasciano la propria identità sui parquet di europei.

 

 

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