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Virtus, con questa fanno dieci in fila! – 9 Gen

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Virtus: servono ancora i supplementari per aver ragione di una coriacea Piacenza. Il finale è 83-98. (parziali: 13-11; 35-33; 59-56; 79-79)

 

ASSIGECO PC: De Nicolao, Raspino 21, Infante 24, Persico 2, Rossato 4, Dincic 9, Livelli n.e., Gaadoudi n.e., Hasbrouck 21, Borsato 2. All. Andreazza.

SEGAFREDO BO: Spissu 22, Umeh 13, Pajola, Spizzichini 18, Petrovic, Ndoja n.e., Rosselli 10, Michelori 2, Oxilia, Penna 2, Lawson 31. All. Ramagli.

 

A distanza di sole 72 ore dalla vittoria nel derby contro i “cugini” biancoblu, la truppa di coach Ramagli continua la propria marcia inesorabile nella trasferta piacentina che inaugura il girone di ritorno. I padroni di casa, orfani di due importanti pedine come Bobby Jones e Formenti, tentano da subito di approfittare di un avversario che si presenta ai blocchi di partenza non al massimo della forma. L’ex Hasbrouck colpisce immediatamente punendo gli svarioni di una Segafredo in evidente confusione. Umeh risponde con la stessa moneta, dimostrando di essere ancora “on fire” dalla gara precedente. Lawson non trova sbocchi e sul fronte opposto Raspino non perdona riportando in vantaggio i suoi. Qualche passaggio a vuoto di troppo lascia gli ospiti fermi nel punteggio mentre Piacenza tenta la fuga grazie alla conclusione di vincente di Persico. Spizzichini non ci sta ed interrompe il digiuno bianconero con giocate concrete e di pura determinazione. Al 10’ Vu nere all’inseguimento sul 13-11. Hasbrouck riparte da dove aveva cominciato e con canestri importanti guida Piacenza al massimo vantaggio (25-15). Spissu trova finalmente il bersaglio aiutando Lawson a fare lo stesso. L’asse play-centro funziona alla grande e con un contro parziale di 0-11, i bianconeri costringono coach Andreazza all’obbligato timeout. La pausa giova ai padroni di casa che tornano avanti nel punteggio grazie a Rossato. Contro timeout di un imbufalito Ramagli che, nel tentativo di scuotere i suoi ragazzi, manda in mille pezzi la lavagna tattica. Al rientro è nuovamente l’ex di turno a colpire gli ospiti che rispondono immediatamente con il sempre presente Spissu. Spizzichini segna la tripla del vantaggio, ma a fil di sirena Raspino risponde con la stessa moneta. Piacenza avanti alla pausa lunga sul 35-33.

Al rientro in campo ci si attende una reazione bianconera che, però, tarda ad arrivare. Infante ne approfitta esplodendo due bombe in fila valide per il nuovo +8 Assigeco. Lawson si erge a “salvatore della patria” caricandosi letteralmente i compagni in spalla. I punti della Ramagli-band sono tutti suoi: canestri di talento e verve agonistica che, con due missili solo rete da oltre l’arco, riportano la Segafredo al comando delle operazioni. I padroni di casa trovano nuova linfa nel giovane Dincic, bravo ad approfittare dei buchi di una retroguardia bianconera non così solida come d’abitudine. I lunghi piacentini appaiono incontenibili ma il fattore “S” (Spizzichini-Spissu) è l’arma in più per gli ospiti, che chiudono la frazione con un’altra bomba made in Lawson. Bologna ad un solo possesso di svantaggio al 30’ (59-56). Ultima frazione che parte in salita per la Virtus: le occasioni fallite iniziano a pesare, mentre sul fronte opposto Piacenza ne approfitta trovando nuovamente il bersaglio grosso dalla distanza. Il fallo tecnico di Rosselli non aiuta, nonostante lo stesso n°14 si riscatti guadagnando un antisportivo che porta in dote un fondamentale gioco da tre punti. Il tandem Infante-Hasbrouck continua ad essere un mistero privo di soluzione per la retroguardia ospite incapace di trovarvi contromisure efficaci. Nel momento più complicato ecco fare capolino tra le fila bianconere lo spirito del “mai domi”. Lawson affonda la schiacciata del -1, ma il libero del solito Infante dona nuovo ossigeno alla Assigeco. Rosselli segna il layup della momentanea parità prima della bomba di Raspino, colpevolmente lasciato indisturbato nel concludere. Nuovamente Rosselli trova il fondo della retina per il -1 ad un solo giro di lancette dal termine. Peccato che un’evitabile distrazione difensiva consenta ai padroni di casa di riprendere un pieno possesso di vantaggio. Il timeout aiuta gli ospiti a recuperare le energie giuste per sperare ancora. Umeh non conosce il verbo “arrendersi”, segnando la bomba della parità (79-79) con una conclusione di puro talento. Overtime.

Il n°3 pare destarsi dal torpore che sinora ne aveva condizionato la prestazione ed una nuova tripla viene mandata a bersaglio. Il bombardamento non si esaurisce ed in sequenza Lawson, Spissu e Spizzichini trovano i colpi che tramortiscono Piacenza a cui non basta il canestro di Raspino. Montante da KO griffato ancora Lawson, bravo a punire con la quinta realizzazione consecutiva “from downtown”. L’immagine della resa Assigeco è tutta nel forfait di Hasbrouck, costretto ad abbandonare la contesa per crampi. Onore e merito ai padroni di casa, ma la sirena del 45’ decreta la vittoria bianconera per 83-98.

Vittoria importantissima per continuare ad occupare le posizioni che contano in classifica. La decima vittoria consecutiva è frutto di una prestazione tutta cuore e sostanza di un gruppo che ha imparato a non mollare mai, in particolare nei momenti più complicati di una gara. Seconda partita in fila che i bianconeri concludono ai supplementari dimostrando di avere davvero molteplici frecce nella propria faretra, pronte per essere scoccate verso ogni avversario. Tra i migliori ancora Spissu, abile nello sfornare una prestazione simile a quella del derby, e Spizzchini, spesso sottovalutato, il cui contributo ci augura possa continuare ad essere come quello odierno. Se a questi ci aggiungiamo un Lawson da 31 punti ecco che si può guardare al futuro con il sorriso. Tempo va dato ai giovani in evidente calo fisico post bronzo europeo con la nazionale U18. Il riposo è ora obbligatorio, al fine di recuperare tutte le energie psico-fisiche che serviranno tra sei giorni quando alla UnipolArena si presenterà Imola. Palla due ore 18.

 

 

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