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VIRTUS – Condizione precaria e mira imprecisa limitano Bologna. Brindisi si impone per 81-54 – 11 Ott

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ENEL BR: Banks 13, Reynolds 4, Scott 9, Cournooh 5, Harris 13, Cardillo, Milosevic 7, Pacifico n.e., Gagic 4, Zerini 9, Marzaioli n.e., Kadji 17. All. Bucchi.

OBIETTIVO LAVORO BO: Pittman 12, Fabiani n.e., Vitali, Cuccarolo, Gaddy 3, Williams 18, Fontecchio 6, Mazzola 2, Oxilia, Odom 13, Ray n.e. All. Valli.

 

La Obiettivo Lavoro, a seguito del bel successo casalingo di una settimana fa, sbarca in quel di Brindisi per tentare di replicare prestazione e risultato. Le condizioni, però, sono sfavorevoli ai bianconeri che si presentano con l’intera squadra acciaccata e con capitan Ray seduto in panchina solo per onore di firma. Bende e cerotti resistono infatti per poco più di tre quarti, lasciando poi sanguinare le ferite della Valli band incapace di reggere l’onda d’urto pugliese degli ultimi minuti. Parziale pesante ma bugiardo allo stesso tempo, poiché nasconde ciò che di buono era comunque emerso tra le fila bianconere nella prima parte di gara. Match che vede sin dall’inizio lo stesso leitmotiv della partita con Venezia: palla a Pittman. Il gigante texano dimostra di avere ancora la mano calda, producendo punti in sequenza sotto le plance. I padroni di casa sono però bravi a ribattere colpo su colpo evitando la fuga ospite. Nonostante la mira un po’ annebbiata, la Virtus, guidata da un ottimo Williams, trova buone giocate su ambo i lati del campo, ma è Brindisi a chiudere la prima frazione in vantaggio di sole 3 lunghezze (16-13).  Bologna continua a macinare gioco difendendo con efficacia, trovando in Odom la bocca da fuoco principale. Gaddy impatta dalla linea della carità, e grazie anche Williams (nettamente il migliore tra le fila ospiti), le V nere chiudono in vantaggio (27-34) un quarto di eccellente fattura in ambo le fasi di gioco.

Al rientro in campo la Enel accende la propria luce grazie a Kadji. L’ex Sassari ne realizza ben 13 in 4’, creando non pochi problemi alla retroguardia bolognese. Il timeout di Valli è d’obbligo e aiuta i suoi a riordinare le idee dopo la poderosa bimane del camerunense di casa. La prodezza di Scott sulla sirena di fine terzo periodo regala il massimo vantaggio agli uomini di coach Bucchi, ma la Obiettivo Lavoro rimane in partita grazie alla precisione dalla lunetta. Pittman non converte l’addizionale che avrebbe sancito un importante gioco da 3 punti in apertura dell’ultima frazione, mentre sul lato opposto Harris dimostra con forza il perché lo scorso anno fosse il secondo miglior marcatore in terra greca. A 6’ dalla fine la Valli band si trova sotto di 11 lunghezze (63-52), un gap destinato ad aumentare. Troppe le perse così come i buchi in difesa, che aprono al fuoco pugliese in grado di incenerire le barricate del forte bianconero, costretto ad alzare bandiera bianca prima del tempo. Finale: Brindisi batte Bologna 81-54.

2/18 da oltre l’arco è il dato che salta all’occhio a termine della gara, oltre alla differenza a rimbalzo. Le basse percentuali al tiro e i troppi acciacchi hanno pesato sulla gara e sul passivo finale, che non rende così onore ad una prestazione di carattere e sostanza evidente nei primi 20’.

Queste le parole di coach Valli in conferenza post match:  “I falli ci hanno un po’ condizionati, soprattutto in una situazione resa più difficile dal fatto che avevamo un esterno in meno, e non uno qualsiasi ma del valore di Allan Ray. Abbiamo pagato anche questo, ma non voglio leggerla come una resa”.

Ora testa alla prossima gara, che vedrà la Virtus ricevere Capo d’Orlando tra le mura amiche. Domenica 18/10/15, ore 18:15.

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