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Virtus – Dopo aver toccato il fondo è il momento di rialzarsi

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La Virtus Segafredo Bologna sta vivendo il periodo più difficile degli ultimi due anni. In Eurolega nelle ultime otto partite è arrivata una sola vittoria, contro Berlino il nove marzo, da lì una batosta dietro l’altra tra Monaco, Istanbul, Tel-Aviv e infine anche Valencia. In campionato la tenuta fisica e mentale invece è stata più duratura, Belinelli e compagni si sono guadagnati il primato in classifica battendo prima sia Tortona che Venezia e successivamente anche Milano al Forum durante il suo momento d’oro. Ora però sono arrivate due sconfitte di fila anche in Lba e non di certo contro squadre di primissima fascia, ma con dei roster di grande talento, sopratutto per quanto riguarda Napoli.  

Coach Scariolo nell’ultimo mese e mezzo ha dovuto rinunciare a 5/6 giocatori del suo organico, con Pajola, Cordinier, Teodosic, Abass, e Ojeleye (ora rientrato) che hanno subito infortuni da svariate settimane di stop, e influenze varie che a ruota hanno debilitato diversi componenti della squadra. Attribuire completamente le colpe alla sfortuna degli infortuni, non sarebbe corretto, ma nell’ultimo mese e mezzo le Vu Nere hanno giocato 14 gare potendo ruotare 10 giocatori (più o meno sani) affrontando, oltre alle squadre di livello Eurolega, Tortona, Venezia e Milano in campionato, vincendo contro tutte e tre.

Ora la squadra sta vivendo un momento di calo fisico, che durante una stagione arriva sempre, ma stanno pian piano rientrando dai box giocatori come, prima Ojeleye, ora Pajola e Teodosic, tra una settimana circa Cordinier, mentre per il fondamentale rientro di Abass bisognerà attendere ancora qualche settimana. Ci sarà quindi modo di riprendere in mano un turnover programmato e non imposto dall’infermeria, in più oggi si giocherà l’ultima sfida di Eurolega, proprio contro Milano, e ci si potrà poi immergere completamente nella ripresa fisica e mentale in vista dei playoff. 

Ora che si è toccato il fondo, Scariolo dovrà dare lo slancio a livello mentale per riportare in alto il morale, prima nel gruppo squadra e di conseguenza nell’ambiente, che dopo la sconfitta interna con Napoli ha fatto sentire la sua disapprovazione. In merito a questo aspetto è fondamentale la volontà espressa da parte della società di voler rinnovare il progetto insieme al tecnico Bresciano, ed è ancor più fondamentale che le due parti ne abbiano già parlato a Villorba, con annessa carta bianca, o quasi sulle scelte del prossimo mercato. 

Oggi alla Segafredo Arena arriva l’Olimpia Milano in quella che sarà una sfida senza valore per la classifica, ma che può e deve rappresentare il trampolino di rilancio per le Vu Nere. Come dichiarato da Shengelia: “è una partita che per noi va oltre il contare o meno in classifica, i tifosi meritano una squadra che lotta in campo e prova a vincere in tutti i modi”. Di Toko Shengelia c’è e ci sarà un grande bisogno da qua alla fine dei playoff, dato che Jaiteh e Mickey sono giocatori di un livello potenziale che nel nostro campionato sta due spanne sopra la media, ma in questo momento rendono al di sotto della stessa media dei loro avversari, sopratutto da parte loro sarà necessario un click mentale che arrivi almeno per l’inizio dei playoff. Chi sembra destinato ad uscire completamente dalle rotazioni è Iffe Lundberg che con il rientro dall’infermeria dei suoi compagni e le sue prestazioni che fin qui sono state abbondantemente al di sotto del suo valore, vedrà probabilmente poco campo durante i playoff. Contro Napoli ha tentato solo quattro conclusioni in 23 minuti di gioco, andando a segno solo con un tiro libero, troppo poco per un ex CSKA Mosca, preso in estate per partire nel quintetto iniziale bianconero, questa sera potrebbe arrivare per lui una delle ultime chiamate in cui poter dimostrare di meritarsi un posto anche nel 6+6. 

Da qui all’inizio dei playoff le Vu Nere dovranno quindi ritrovare condizione fisica, ma sopratutto mentale, l’organico nel momento in cui sarà al completo è chiaramente in linea con l’obiettivo di riprendersi il tricolore e dipenderà solamente dalle motivazioni che i giocatori riusciranno a portare sul parquet. Già da stasera sarà necessario vedere una reazione negli occhi e nelle gambe di chi scenderà in campo, con un mago Milos in più e un mastino come Pajola pronti a riprendersi il loro posto. 

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