Seguici su

Basket

VIRTUS – Finale: Pasta Reggia Caserta vs Virtus Granarolo 65 a 57 – 16 Dic

Pubblicato

il


Si ringrazia il sito della Virtus e Marco Tarozzi per i tabellini e il commento al match.

PASTA REGGIA CASERTA-VIRTUS GRANAROLO BOLOGNA 65-57
(19-17; 34-31; 50-40)

PASTA REGGIA: Hannah 2, Roberts 15, Mordente 6, Brooks 13, Moore 20, Michelori, Vitali 2, Marzaioli, Marini, Tommasini 7, Salzillo, Scott. All. Molin
GRANAROLO: Ware 7, Hardy 13, Walsh 14, Motum, Jordan 8, Gaddefors 11, King 4, Benetti, Negri, Gazzotti, Bianconi, Landi. All. Bechi.

NOTE: t2 Ce 21/39 Bo 16/36; t3 Cs 2/18 Bo 6/26. Rimb. Ce 40 (11 off) Bo 37 (15 off)

Arbitri: Lamonica, Paglialunga, Calbucci

 

La Virtus si batte, combatte, corre in salita credendoci fino in fondo. Ma cade a Caserta, condannata dalle difficoltà nel tiro da tre, che non entra (6 su 26) e non funziona soprattutto nel finale accesissimo in cui un po’ di precisione e di fortuna avrebbero permesso di scrivere una storia diversa, e probabilmente vincente. Così, le ottime cose fatte a rimbalzo, soprattutto in attacco (15 palloni conquistati) e i momenti di lucidità difensiva che nel secondo tempo annacqua i primi sontuosi minuti di Brooks, sono vanificati al minuto quaranta dalle motivazioni e dalla grinta della truppa di Lele Molin. E’ una Virtus più corta, e si sente, che torna a casa con la sensazione di aver perso un’occasione, soprattutto a causa delle amnesie di un terzo quarto che ha complicato maledettamente le cose. Nota di merito per i 29 Forever Boys presenti al PalaMaggiò per seguire la squadra in questa trasferta lontana da casa.

In partenza la Virtus ricade nel mal di trasferta prendendosi un parziale di 12-2, subendo contropiede e intensità dei padroni di casa, ispirati da Roberts per quattro lunghi minuti. Hardy e Jordan imbastiscono la prima reazione, costruendo un 5-0 che rimette in corsa Bologna. Poi Bechi appronta una zona che mette in difficoltà Caserta, e Walsh trova fiammate, pur forzando, e a tre minuti dal primo stop è riaperta (16-14). Ci sono King e Jordan insieme in campo, ad alzare l’intensità difensiva e costruire il rientro della Granarolo in partita. Dopo dieci minuti molto intensi, Caserta ha la testa avanti di un niente: 19-17.
Arriva da Gaddefors, la prima parità della partita all’inizio del secondo quarto (19-19), ed è sempre lo svedese a infilare la tripla del sorpasso (19-22), mentre Jordan alza il muro e mette in confusione la truppa di Lele Molin. A preoccupare Bechi, a metà del secondo quarto, sono i due falli a testa collezionati da Ware e King, cardini di una Virtus meno profonda del solito, viste le assenze di Imbrò e Fontecchio. Bologna è viva, presente e solida, ma il problema sono ancora le palle perse, già dodici a metà gara. In compenso, i tanti rimbalzi in attacco permettono secondi tiri che la tengono in gara. Caserta riparte poco alla volta, sottotraccia, fa soffrire (30-24 a due dalla pausa), ma Walsh si prende al solito i palloni più scottanti, la Virtus risale con l’ennesima tripla (30-27) e il rientro in campo di King si fa sentire. Virtus a meno uno (32-31) all’ultimo timeout chiesto da Molin. Indovinato, perché Hannah trova l’assist per la schiacciata di Roberts che vale il +3 alla pausa lunga (34-31).

Il rientro in campo è ancora in salita, un 5-0 di Caserta riporta la V nera a -8 (39-31) in un niente, e c’è di nuovo da ricostruire. Jordan si accende, attacca Moore e prova a contenerlo in difesa, riportando in partita Bologna (41-37). E’ una gara a strappi, ma Caserta resta in fuga coi guizzi di talento di Brooks. Ware, buona difesa ma ancora virgola alla voce “punti”, spende il terzo fallo e la faccenda (con Imbrò fuori roster) si complica. La Granarolo non riesce a trovare l’intensità da trasferta, e Pasta Reggia si mantiene a lungo a +7 (44-37). Così fin oltre metà del terzo quarto, quando in campo c’è di nuovo Gaddefors, che a tratti porta pure palla. Hannah innesca Roberts per un alley-oop di rara bellezza, e Caserta scappa via (46-37), con Bechi che prova a parlarne ai suoi. La Virtus fa bene ai rimbalzi offensivi, ma ci prova soltanto da tre e purtroppo non sembra serata. Con Caserta che vola oltre quota 10, serve una chiave per aprire l’area avversaria: i primi liberi, di King e Gaddefors, arrivano proprio sul finire del quarto, dopo quasi mezz’ora di gioco. Alla mezz’ora, con gli errori al tiro che si susseguono da entrambe le parti, è 50-40. Serve un finale come quello contro Brindisi.

E la Virtus ci prova, con Caserta che sbaglia tanto in conclusione. Ma Hardy non trova le magìe che potrebbero riportare Bologna in partita, e di là Mordente e Michelori ci mettono esperienza. Ware trova l’incantesimo dopo 33 minuti, tripla per il 52-45 che chiama a raccolta la truppa. Ma la fatica in attacco è notevole, e la Pasta Reggia prova a tenersi quel tanto di vantaggio che potrebbe bastare (54-47 a 6’30” dalla fine). Ma non la chiude, e Ware finalmente accende la fiamma della speranza. Casper vede la luce, e in due giri di lancette la Virtus con un 6-0 torna sotto (56-55). E’ Moore a tirare fuori Caserta dall’angolo, e l’ultimo minuto si apre sul +3 per i padroni di casa (58-55). Ware sale in cattedra, ma tre triple bianconere sbagliate nel finale (alla fine saranno 6 su 26) non permettono il miracolo. Caserta riparte, per prendersi quel tanto di vantaggio che le basta per tenersi stretti due punti pesantissimi

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

adv
adv

Facebook

adv